La 25esima giornata si chiude col botto, la Fiorentina travolge l’Inter per 4-1, e si avvicina alla zona Champions League andando ad un solo punto proprio dai nerazzurri. Decidono le doppiette di Ljaijc al 13esimo e al 64esimo minuto, e quella di Jovetic al 33esimo minuto e al 55esimo. Il gol della bandiera dell’Inter è stato invece siglato da Cassano al minuto 86. Il primo tempo è uno show della Fiorentina, che parte alla grande prendendo in mano la partita da subito, schiacciando l’Inter nella propria metà campo e facendola ballare con un grandissimo possesso palla e azioni veloci sulle fasce, che mettono in palese difficoltà una difesa degli ospiti tutt’altro che sicura. Il possesso palla è il dato schiacciante, che dimostra la superiorità dei viola che a fine partita registrano il 63% di possesso con 766 palle giocate, contro il 37% degli interisti e le 465 palle toccate dai giocatori in maglia neroblu. Altro dato che va a supporto dei padroni di casa è la supremazia territoriale, che indica il tempo trascorso da una squadra nella metacampo avversaria: 17 minuti e 43 secondi per la Fiorentina contro gli 8 minuti e 33 secondi dell’Inter. Vittoria strameritata dunque per i viola, e Inter in balia completa dei giocatori di Montella. Anche nel secondo tempo la squadra di Stramaccioni non riesce a reagire e l’antifona è sempre la stessa, Fiorentina che fa la partita e Inter che cerca di limitare i danni. Se non fosse stato per Handanovic il passivo avrebbe potuto essere più pesante, coma dimostra la statistica dei tiri in porta. Infatti la Fiorentina ha effettuato 23 conclusioni, di cui ben 11 in porta contro i soli 7 tiri degli ospiti di cui tra i pali di Viviano, ovvero il gol di Cassano. Il giocatore che ha tirato di più è stato Adem Ljaijc con 6 tiri, seguito dai 5 di Alberto Aquilani, che pur non avendo segnato ha avuto modo di rendersi protagonista. Suo infatti il passaggio più bello della partita, nonché uno dei migliori assist della storia del campionato: un colpo di tacco di prima a smarcare Jovetic, che ha dovuto solo schiaffare in rete il pallone del 3-0. E a proposito di passaggi riusciti, è lo spagnolo Borja Valero il giocatore che ne ha realizzati di più, ben 76, seguito proprio da Aquilani con 74 e dal capitano, Manuel Pasqual, con 66. Il difensore dell’Inter, il brasiliano Juan Jesus, risulta invece il giocatore con più palloni recuperati all’attivo, 20; al secondo posto il difensore della Fiorentina Gonzalo Rodriguez (18) e il serbo Nenad Tomovic (18 anche per lui). Partita che può essere uno snodo fondamentale per questo campionato, Firenze torna a sognare perchè la Fiorentina si avvicina al terzo posto a sole due lunghezze da Milan e Lazio, che gioca lunedì nel Monday night, mentre per l’ Inter è notte fonda. Vero è anche che basta poco per cambiare la classifica, magari una vittoria nel derby di Domenica prossima.



Fiorentina in vantaggio già nella prima metà del primo tempo, infatti al minuto , è Ljajic a portarla avanti. Pasqual dalla sinistra pennella un cross sul quale Ranocchia, Jovetic e Juan Jesus non arrivano, ma ci arriva Ljaijc che colpisce di testa in contro tempo per Handanovic, che non può nulla e viene battuto.  Per l’ Inter da segnalare nel primo tempo solo una conclusione, di Kuzmanovic che colpisce di controbalzo una sponda di testa di Guarin, ma colpisce il pallone troppo d’ esterno e la palla va fuori. La Fiorentina concretizza la sua grossa mole di gioco, al minuto : Aquilani anticipa Kovacic sulla tre quarti nerazzurra, serve Jovetic che si mette la palla sul destro, dal limite dell’area, e trafigge Handanovic con un destro a giro che finisce sotto l’incrocio alla sinistra del portiere nerazzurro. Il secondo tempo è ancora a colori viola, al minuto , Pizzarro cerca Cuadrado ma il pallone viene intercettato da Nagatomo che in scivolata libera l’ area, pallone che arriva a Kuzmanovic che non controlla bene, e ne approfitta Aquilani che con un fantastico colpo di tacco trova Jovetic in area da solo: il Montenegrino batte per la terza volta Handanovic tirando quasi un rigore in movimento. Il Poker viola arriva dieci minuti dopo (), siglato da Ljajic che viene servito al limite sinistro dell’area nerazzurra: il giovane calciatore alza la testa e piazza la palla sul secondo palo, alla sinistra del portiere dell’Inter, battendolo con un tiro che si infila nell’ angolino basso. Il gol della bandiera per gli ospiti è siglato dal numero 99 Cassano, che riceve palla dai 25 metri dopo una percussione di Alvarez, e con un tiro di mezzo esterno batte Viviano piazzando un pallone angolassimo, che infatti colpisce il palo interno ed entra in porta.



Uno Stramaccioni deluso si presenta ai microfoni di SkySport, e fa anche un mea culpa: “E’ una sconfitta facile da commentare, non immaginavo che avremmo pagato così tanto le due gare giocate con gli stessi calciatori. E’ innegabile, posso dire di aver visto la mia Inter troppo stanca, eravamo sempre secondi sul pallone. Eravamo partiti per giocare con Guarin su Pizarro, però poi gli interni erano in difficoltà e Guarin è dovuto tornare in difesa. La Fiorentina è partita benissimo, noi eravamo in difficoltà“. Ora però bisogna ripartire: “Non ci sono ricette particolari, venivamo da due prestazioni positive, in un campionato come questo una sconfitta come questa ci sta, anche il Milan ha perso 4-1 o 4-2 con la Roma. Non potevamo essere gli stessi di giovedì sera, abbiamo perso troppe partite dopo l’Europa League. Il derby arriva dopo un’altra partita di coppa, e questa è una cosa da tenere in considerazione. Chi ha giocato se la sentiva, ho risparmiato solo Gargano perché aveva un problemino. Abbiamo giocato 3 partite con gli stessi calciatori, l’abbiamo pagata in maniera molto più pesante di ciò che immaginavo, e la Fiorentina ha fatto una grande partita. Probabilmente è stato un errore di gestione. 8 calciatori di base hanno giocato in maniera positiva ultimamente, giudicare un singolo non è il caso. E’ stata una prestazione sottotono di tutti, abbiamo pagato il doppio impegno visto che anche col Chievo hanno giocato questi calciatori“. Al contrario, un Montella giustamente felice commenta così la partita a Sky: “Non so se è stata la più bella Fiorentina, sicuramente in relazione all’avversario e all’intensità, c’è stata una bella prestazione. Sono un po’ dispiaciuto per il gol finale perché quando giochi così ti dà sempre fastidio prendere gol, anche solo uno, ma abbiamo vissuto una bella serata e sono contento che il presidente Diego Della Valle fosse allo stadio a vederci. Comunque lui ci è sempre vicino, anche telefonicamente, ci dà serenità e ci sprona verso l’obiettivo finale, ci ricorda sempre di giocare divertendoci e questo ci dà quella convinzione giusta. Con Stramaccioni non ho ancora parlato, capisco l’amarezza e quanto si possa star male, ma ha la forza per andare avanti, è ancora in corsa per tutti gli obiettivi, è in fase di costruzione come noi e chi fa calcio sa che ci possono essere alti e bassi“.



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