Massimo Moratti ha difeso Andrea Stramaccioni ancora una volta. Era successo dopo la sconfitta contro il Siena, è accaduto anche a seguito del pesante tonfo di Firenze. “Non è tutta colpa dell’allenatore, in campo vanno i giocatori” ha detto il presidente dell’InterStramaccioni però non deve essere così sicuro del posto visto che Moratti sta comunque già pensando al futuro; se non dovesse arrivare il terzo posto in campionato il rapporto tra i nerazzurri e l’ex allenatore della Primavera con tutta probabilità si interromperebbe. Si parla molto dei possibili sostituti, in questi ultimi giorni è spuntato il nome di Diego Simeone, una scelta “alla Milan“: si tratterebbe di un tecnico che ha avuto un passato importante con la maglia dell’Inter, due stagioni molto positive in nerazzurro (con una Coppa UEFA vinta) prima del passaggio alla Lazio. In Italia ha già allenato: ha guidato il Catania alla salvezza nel 2011, subentrando a Marco Giampaolo. Ovviamente Simeone non è l’unico tecnico che piace a Moratti ma il suo passato da ex interista lo mette in pole position per la prossima stagione. In esclusiva a Ilsussidiario.net Mauro Milanese, compagno di squadra di Simeone nell’Inter e oggi direttore sportivo del Varese, ha parlato della possibilità che il Cholo si sieda sulla panchina nerazzurra.



Si parla molto di Simeone come possibile tecnico dell’Inter. Da ex compagno di squadra si aspettava di vedere l’argentino allenatore? Non è una sorpresa per me, anche perché solitamente i centrocampisti di grande livello spesso l’ambizione di diventare allenatori in futuro.

In campo si sentiva già allenatore? E’ sempre stato un grande comunicatore e trascinatore. Simeone tra l’altro non ha mai nascosto la voglia di allenare quando giocava nell’Inter.



Potrebbe fare bene in nerazzurro? Io credo di sì, perché ha la personalità giusta, è bravo tatticamente perché da giocare sapeva bene come proteggere la difesa e dare una mano all’attacco. E poi è un grande motivatore.

Tra l’altro conosce bene il calcio italiano visto che ha già allenato a Catania… E’ sicuramente un vantaggio, anche se a Catania ha fatto meno rispetto a Montella e Maran; ma è sempre positivo quando riesci a mantenere un club in Serie A e lui l’ha fatto.

Un altro suo ex compagno, Zanetti, ha invece dichiarato di non sentirsi allenatore. Ha ragione?



Se è una sua scelta bisogna condividerla. Secondo me comunque ha ragione, perché Zanetti è meno comunicatore di Simeone pur essendo un grande capitano. Una persona decisamente seria che spesso viene preso per introverso, quando non è assolutamente così.

Futuro da dirigente per Zanetti? Non solo, secondo me farebbe benissimo con i giovani visto che è un esempio per tutti.

 

(Claudio Ruggieri)