Del momento difficile dell’Inter ha parlato anche Cristian Chivu, dopo le parole del capitano Javier Zanetti. Il rumeno ci ha tenuto subito, a Sky Sport 24, a sgombrare il campo da eventuali responsabilità che i senatori dovrebbero affrontare più di altri: “Qui non siamo in parlamento, siamo all’Inter. Non si tratta di senatori, ma di quello che rappresenta questa squadra. Non è facile ripartire da zero, nemmeno per noi che siamo qui da tanto”. E nemmeno per Juan Jesus, autore dell’errore decisivo contro il Bologna: “E’ vero, ha sbagliato; ma poi ha sempre avuto la forza di ripartire. Non è mai giusto dare la colpa a un singolo, soprattutto se è giovane e ha ancora tanta strada davanti. Se sbaglia, significa che non riceve aiuto dal resto del gruppo”. Parole di un leader vero, che ha anche risposto alle dure dichiarazioni del presidente Moratti: “E’ giusto che sia arrabbiato, e lo siamo anche noi. Preoccupa il gioco che non c’è, ed è su questo che si lavora. Stiamo pagando tutti i problemi che abbiamo, anche perchè ad agosto abbiamo cambiato tanto. Dobbiamo migliorare, cioè fare meglio quello che abbiamo fatto finora”. Le ultime parole sono per gli obiettivi rimasti: “In Europa League abbiamo un piede fuori, non uno e mezzo. Ce la giocheremo sapendo che sarà dura e che non abbiamo niente da perdere. Il terzo posto? E’ possibile, ma ogni volta che le cose non vanno bene diventa una tragedia. Quando succede ad altre squadre non accade, questo perchè sono protette mentre noi no. E a proposito: i momenti difficili ci sono anche quando vinci, solo che sei galvanizzato e hai le ali, perciò affronti tutto più serenamente, e magari che c’è qualcosa che non va non viene nemmeno fuori”.