Non è facile per Andrea Stramaccioni lavorare serenamente in questo momento. Probabilmente il giovane tecnico romano vive una realtà che supera la sua attuale preparazione tecnica: nell’ultimo periodo si è vista una squadra anarchica senza un’idea di gioco, e solo sprazzi dell’antico carattere nerazzurro. Non a caso il presidente Moratti ha per la prima volta messo in dubbio il futuro dell’allenatore sulla panchina nerazzurra. Come sempre, per ogni panchina che si riscalda emergono nomi di possibili sostututi: per l’Inter dell’anno prossimo si è fatto anche quello di Mircea Lucescu, artefice della favola Shakthar Donetsk già a Milano nel 1998-1999, in una breve parentesi non particolarmente fortunata (risultati altalenanti, esonero in corsa). Tra i papabili anche Laurent Blanc e Sinisa Mihajlovic, che a loro modo hanno lasciato un buon ricordo nell’Inter. Per parlare del futuro di Stramaccioni e dei tre allentori sopracitati, abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net, Benoit Cauet, ex centrocampista dell’Inter, attualmente allenatore dei Giovanissimi Nazionali della squadra nerazzurra.



Per la prima volta Moratti ha mandato segnali di rottura a Stramaccioni. Ha fatto bene il presidente? Secondo me non erano segnali di rottura, il presidente è ovviamente rammaricato per gli ultimi risultati e ha voluto dare una scossa all’ambiente. Parlare ora di un possibile divorzio da Stramaccioni è molto prematuro.



Stramaccioni quante colpe ha per questo momento negativo? Secondo me lui sta facendo bene ma bisogna anche valutare il suo lavoro alla luce degli infortuni. Soprattutto quello di Milito è davvero duro da digerire visto che è un grande giocatore, decisivo per il gioco dell’Inter.

I nomi per il possibile sostituto di Stramaccioni circolano. Si parla molto di Lucescu… E’ un allenatore che ha sempre avuto un marchio di fabbrica preciso, che è quello del bel gioco. Ha grande esperienza internazionale, però mi sorprende che il suo nome sia stato nuovamente associato ai nerazzurri.



All’Inter non fece bene, nella stagione 1998-1999 in cui lei giocava…

Quell’anno le cose andarono male per tutti (la famosa stagione dei quattro allenatori cambiati, ndr) ma il recente lavoro di Lucescu allo Shakhtar Donetsk è importante e sotto gli occhi di tutti.

Un altro tecnico che piace molto è Blanc. Sembra adatto a lavorare con i giovani, non è vero? Laurent ha fatto benissimo a Bordeaux, riportando alla vittoria una squadra che non vinceva da tantissimo tempo. Anche in Nazionale ha contribuito a riportare la Francia ad essere un gruppo, e non era facile dopo la fine della gestione Domenech.

Ultimo nome è quello di Sinisa Mihajlovic… Un altro ex grande giocatore che in Italia ha avuto le sue esperienze a Catania, Bologna e Firenze. Ha già una buona esperienza, tra l’altro è stato secondo di Mancini all’Inter perciò conosce sia il mestiere che l’ambiente.

 

(Claudio Ruggieri)