, portiere di ventuno anni, e Nicola Bellomo, attaccante di ventidue. L’uno nel Novara, ma in prestito dallInter, l’altro nel Bari in comproprietà con il Chievo. Due nomi di mercato per l’Inter del futuro, ma quanto prossimo? Di entrambi si parla già da diverso tempo: Bardi è considerato uno dei candidati all’eredità di Buffon in Italia, Bellomo è stato molto chiacchierato nell’ultimo mercato di gennaio. Inter e Roma lo seguono da tempo, e sembra che la società giallorossa sia stata anche vicina al suo acquisto. A luglio tutto sarà più chiaro, intanto, per valutare le prospettive di questi due calciatori, ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Attilio Tesser, che conosce bene la serie B e che ha allenato Bardi al Novara.



L’Inter attualmente è più che coperta con Handanovic: Bardi ha la personalità per tornare alla base in un futuro? Sì, Francesco è uno dei migliori prospetti del panorama nazionale e livello di portieri. Non dimentichiamo che è titolare nell’Under 21, e questo ha già aumentato il suo bagaglio d’esperienza.



Crede che potrebbe tornare all’Inter già l’anno prossimo, magari come secondo? Secondo me per Bardi potrebbe essere meglio un altro anno in prestito, non necessariamente in serie B ma in una squadra in cui possa giocare. Il suo ruolo è estremamente delicato, ci vuole un minimo di esperienza in più per una squadra come l’Inter.

Qual è la caratteristica migliore di Francesco Bardi? Direi la reattività tra i pali, la capacità nel colpo di reni.

Nicola Bellomo ha vissuto un grande girone d’andata, ed ora sembra vivere una fase di flessione. Manca ancora di continuità per aspirare al salto di categoria? Io credo che se un giovane mostra di essere bravo merita fiducia. Il fatto stesso che alcune grandi squadre abbiano cercato Bellomo garantisce per lui, significa che ha mezzi importanti.



Per ruolo e caratteristiche fisiche crede che possa ripercorrere le orme di Insigne in serie A?

Dipende anche dalla squadra in cui si potrà trasferire. Mi sembra che per lui l’importante sia avere continuità di impiego, per raggiungere quella di rendimento. In questo senso potrebbe fargli bene arrivare in A un momento dopo, e spendere un anno in più in B.

Qual è la migliore collocazione tattica di Bellomo, fantasista dietro due punte o esterno nel tridente? Mi sembra che sia un giocatore duttile, in grado di giocare in entrambe le posizioni e volendo anche da interno a centrocampo. Lo dicono le sue qualità, che sono quelle dell’ultimo passaggio e del tiro.

 

 

(Carlo Necchi)