Lo abbiamo già scritto: i Balcani, in questo momento, sono un terreno fertile per chiunque voglia investire su giovani di talento. Un po’ come il Sudamerica, ma con un’avvertenza: dal primo luglio la Croazia entrerà a far parte dell’Unione Europea, dunque anche i suoi calciatori godranno dello status di comunitari, andando ad aumentare valore in Serie A dove c’è una limitazione ben precisa in tal senso. L’Inter ci ha pensato in anticipo: a gennaio ha acquistato il talentuoso Mateo Kovacic dalla Dinamo Zagabria, e spera di essersi aperta un canale preferenziale per operazioni nel futuro. Una potrebbe riguardare Sime Vrasljko: di questo laterale del 1992 avevamo già parlato tempo fa, rivelando come potesse essere un obiettivo. La novità riguarda il fatto che i nerazzurri pur continuando a tenerlo monitorato si stanno facendo venire qualche dubbio; il giocatore infatti piace per la sua fase di spinta e contributo all’attacco, ma desta perplessità qualche limite (certamente dovuto anche alla giovane età) in difesa. Siamo attualmente in stand-by: la sensazione è che i nerazzurri possano acquistare Vrsaljko anche domani, devono solo decidere. Naturalmente il discorso riguarda anche quei giocatori che fanno parte della rosa ma restano in bilico: Nagatomo e Jonathan su tutti, ma anche Alvaro Pereira. Situazione opposta per Lazar Markovic, talento del 1994, lui però serbo. L’Inter ci ha giocato contro in Europa League, all’epoca lo seguiva già e ne è rimasta affascinata: Moratti e Branca hanno fretta di chiudere ma devono registrare le riflessioni del calciatore, che preferirebbe un’esperienza in Premier League e per questo sta facendo aspettare i nerazzurri, giusto per capire se davvero sia possibile uno sbarco in Inghilterra. Così facendo però la concorrenza non può che aumentare, con il rischio che si arrivi all’apertura di un’asta internazionale che farebbe schizzare alle stelle il prezzo di quello che viene considerato come uno dei migliori talenti della sua età.