L’Inter ha deciso di pescare nuovamente dal campionato argentino. I nerazzurri infatti sono vicini all’acquisto di Ruben Botta, trequartista argentino del Tigre classe 1990, che dovrebbe arrivare in Italia a luglio e a parametro zero, visto il contratto in scadenza con il club sudamericano. I dirigenti dell’Inter dimostrano di essere molto attenti ai talenti provenienti dal Sudamerica, Botta è seguito anche da Juventus, Roma e Tottenham. Ovviamente Branca e soci sperano che il giocatore potrà integrarsi meglio di Ricardo Alvarez, altro argentino prelevato due estati fa, che però non ha ancora mostrato appieno il proprio talento. L’Inter spera che il gol contro il Catania possa aiutare Alvarez a trovare un rendimento più continuo. Anche perché l’Inter a gennaio ha preferito cedere Coutinho, giovane talento brasiliano classe ’92 che a Liverpool sta già facendo molto bene. Una scelta che ha attirato qualche altra polemica sulla dirigenza dell’Inter, che già non è ben vista dai tifosi per alcune operazioni di mercato ritenute sconvenienti. L’Inter vorrà continuare a puntare sul rinnovamento della squadra, ma bisognerà anche aspettare che i giovani si integrino in un top team come quello nerazzurro. Per parlare di Botta e di altri talenti nerazzurri, abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net, Stefano Borghi, telecronista di Sportitalia e massimo esperto di calcio sudamericano.



L’Inter è vicina all’acquisto di Ruben Botta. Sorpreso? Devo dire che un po’ sono sorpreso perché pensavo che Botta poteva essere un giocatore importante per una società di medio livello, invece per lui c’è subito la grande occasione di poter giocare nell’Inter.

Non è all’altezza dei nerazzurri? No, non dico questo, solo che pensavo a una tappa intermedia. E’ un ottimo talento che è maturato molto, ha fatto il proprio percorso e poi arriverebbe a parametro zero e quindi è un potenziale affare. L’importante è che San Siro sia paziente con lui.



Tecnicamente e tatticamente che tipo di giocatore è Botta? Lui è un trequartista che parte da sinistra nel tridente d’attacco e può giocare anche a destra. Ha un cambio di passo notevole, ha tecnica, punta l’uomo. 

Dove deve migliorare? Deve controllare il suo carattere focoso, a volte eccede come successo qualche settimana fa contro il River Plate, quando rimediò il cartellino rosso pur non avendo fatto un gesto gravissimo.

L’Inter continua a puntare sui giovani calciatori…

Sì ed è sicuramente una notizia importante. Però bisognerebbe anche puntare sui giovani che si hanno in rosa.



A chi ti riferisci? L’Inter aveva Coutinho che è stato venduto per logiche di mercato. Ma Coutinho si formerà e diventerà un grande giocatore, nell’Inter non ha quasi mai giocato nel suo ruolo naturale, ovvero il trequartista. Infatti a Liverpool sta già facendo bene nel suo ruolo.

Kovacic per ora non sta giocando… E’ un ragazzo di 18 anni, andiamoci piano. Detto questo io spero che Kovacic venga schierato nel suo ruolo. Per me è un centrocampista centrale, per ora ha giocato pochissimo in quella posizione, solo contro il Cluj.

 

(Claudio Ruggieri)