Al Nereo Rocco di Trieste Cagliari batte Inter per 2-0 grazie a una doppietta di Mauricio Pinilla, che sale a quota 7 gol in campionato. Sardi che salgono a 42 punti, Inter che invece resta a 50 scivolando in settima posizione. 

Partita poco eccitante con un primo tempo discreto ed una ripresa giocata in modo discontinuo da entrambe le squadre. Nella parte finale e sotto di due gol, l’Inter molla la presa e lascia al Cagliari la possibilità di non temere più nulla.



Squadra senza pretese ma che con ordine e concretezza mette in difficoltà quella che era una grande squadra. Nel primo tempo si salva sul palo di Cambiasso e va vicina al vantaggio con Ibarbo; nel secondo, le sue verticalizzazioni creano più di un pericolo per l’Inter. Con l’ingesso di Pinilla i sardi ottengono un rigore generoso che spezza l’equilibrio e ottenongo il gol sicurezza poco dopo ancora con il cileno. Nel finale anche una traversa di Ibarbo. 



Parte già incerottata ma costruisce buone cose nella prima frazione facendo sperare in bene per l’avvio di ripresa. Le aspettative non vengono confermate perchè la squadra di Strama entra troppo molle concendendo spazi pericolosi agli avversari. Tre volte in area i nerazzurri rischiano l’intervento da rigore e alla terza occasione dubbia l’arbitro Celi si fa ingannare dal furbo Pinilla che fa centro. Non c’è la scossa dell’Inter che colpevolmente permette ai rossoblu di chiudere la pratica. Da registrare anche in questa partita altri infortuni importanti: Gargano e Nagatomo; emblematico quest’ultimo che entra ma è costretto (si spera solo per precauzione) a lasciare il campo pochi minuti più tardi.



Concede un rigore troppo generoso al Cagliari che rompe lo stallo della gara. Nel primo tempo non vede un fallo clamoroso su Rocchi al limite. All’Inter viene data ancora la possibilità di lamentarsi.

Cagliari

Determinante la sua parata su Rocchi in avvio di secondo tempo ancora sullo 0-0. Per il resto è sia fortunato sul palo di Cambiasso, sia ha vita facile nell’opporsi alle altre parate dei neroazzurri.

Buona prestazione del terzino cagliaritano classe ’94. Non ha timore dell’avversario e non disdegna in fase d’attacco: suo l’assist per il mancato gol di Ibarbo.

Tiene salda la difesa non permettendo quasi mai all’Inter di penetrare nella propria area. Chiude in molte occasioni concedendo molti angoli.

Come il compagno di reparto non fatica più di tanto contro l’attacco avversario; quanche rischio solo in occasione di due azioni costruite da Rocchi.

Annulla un già pessimo Guarin in fase difensiva. Dà manforte quando si tratta di attaccare alimentando l’azione sul bianrio di Ibarbo.

Non al meglio della condizione, serve più filtro a centrocampo. L’Inter con Kovacic e Alvarez salta spesso la linea mediana creando superiorità, poi non sfruttata.

Molto fuori dal gioco, si limita al compitino. Recupera pochi palloni e si vede poco in appoggio ai compagni in fase offensiva.

Come tutto il reparto concede gioco agli avversari per via del poco pressing. Nel secondo tempo si rende protagonista di una azione personale molto coraggiosa fermata al limite della regolaità dalla difesa interista.

(dal 57′) PINILLA 7: fa secca la sua squadra del cuore con una doppietta. Prima si guadagna astutamente, e trasforma, un rigore molto dubbio, poi conclude a rete una bella azione collettiva mettendo la parola fina alla partita.

Esce dopo pochissimi minuti per infortunio.

Appoggia la manovra offensiva sbagliando poco e creando anche qualche pericolo. In fase di crescita.

È il pericolo numero uno per la retroguardia interista. Le sue progressioni sono determinanti per tutta la squadra perchè creano superiorità numerica e costringono gli avversari all’ammonizione (vedi Pereira). Manca l’appuntamento con il gol in ben due occasioni, una per tempo. Nella ripresa colpisce una clamorosa traversa davanti ad Handanovic.

Fa il ruolo della comparsa per quasi tutta la gara. Conclude poco e non si rende mai pericoloso.

Hanno costruito una bella squadretta e non è un caso che non perdano da 13 gare contando anche quella di oggi. Sqaudra compatta che se ha campo mette in difficoltà chiunque. Anche l’Inter, sebbene incerottata, ne resta vittima.

Inter

Subisce due reti sulle quali non ha la minima colpa. Nel complesso della gara esce bene in tutte le situazioni. Non è lui ovviamente il problema della difesa dell’Inter.

Non è il solito capitano sul quale si piò fare cieco affidamento. Partita giocata non al meglio della condizione: alcune sgaloppate infruttuose e qualche pecca in fase di copertura. Dal suo lato arriva l’azione che porta al rigore di Pinilla.

Sfortunato per principio. Si era reso protagonista, senza commettere il fallo da rigore, già a Bergamo nel girone di andata. Anche oggi si riporpone la stessa situazione, toglie la gamba all’ultimo ma Pinilla è più furbo di lui ed inganna la squadra arbitrale. Per tutto il secondo tempo non dà sicurezza.

Traballa come tutto il reparto. Senza un giocatore affidabile al fianco non riesce ad esprimersi al meglio. Commette falli sempliciotti e rischia di farsi espellere troppo presto dopo aver preso il primo giallo. 

Ibarbo lo vede con il binocolo in troppe occasioni. Gioca in maniera pressapochista sbalgiando molto sia in fase di attacco che di difesa.

Sfortunato come tutta la sua squadra in occasione del palo nel primo tempo, è uno dei pochi che regge l’Inter. Esce al posto di Nagatomo al 67′.

(dal 75′) NAGATOMO S.V.: sconcertante la sua prestazione, non perchè giochi male ma in quanto è costretto dopo soli 8′ ad abbandonare il campo. È una stagione maledetta.

Corre, tanto quanto sbaglia. Apprezzabile la sua generosità in mediana ma non è affidabile in fase di costruzione. Esce anche lui per infortunio.

(dal 53′) KUZMANOVIC 4: prova insgnificante. Non fa filtro a centrocampo e aiuta poco la squadra nella manovra offensiva.

Altra partita giocata per causare la nevrosi ai propri tifosi. Schiarato come esterno nel 4-2-3-1 di partenza, gioca ancora fuori ruolo ma con prestazioni decisamente sotto il suo livello, dimostrato in passato. Meriterebbe qualche giornata di stop per rinfrescarsi le idee ma purtroppo l’Inter non può concedersi neanche questo.

Tra i pochi che si salvano in un’altra disastrosa prestazione. Cerca di rendere più pimpante la manovra e mette spesso in difficoltà gli avversari. Oggi da trequartista gli è mancata la continuità di intesa con Rocchi.

Unico giocatore che paradossalmente ha un trend opposto a quello della squadra. In continuità con la prestazione della scorsa settimana, è nel primo tempo che produce le cose milgiori. Salta quasi sempre l’uomo e crea per i compagni. Nella ripresa si sgonfia come tutti i compagni.

In un paio di occasioni vicino alla seconda rete consecutiva. Nel seocndo tempo ha l’opportunità di portare in vantaggio i suoi ma sebbene si costruisca una bellisima azione personale, il suo tiro non impensierisce Agazzi.

Le prende anche questa volta. È l’ultimo dei colpevoli in questa stagione di lacrime e sangue ma se Guarin gioca fuori condizione e posizione e, la difesa traballa davanti a qualsiasi attacco avversario, qualche colpa è anche sua. La sua Inter sembra un volenteroso studente che si impegna fin che può ma a cui mancano alcune certezze elementari.

 

(Giorgio Davico)

Il tabellino

Marcatori: 18’st rig.Pinilla, 31’st Pinilla

Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Murru; Dessena (12’st Pinilla), Conti, Ekdal (41’st Casarini); Cossu (7’pt Cabrera); T.Ribeiro, Ibarbo (Anedda, Ariaudo, Nenè, Sau). All.Pulga-D.Lopez.

Inter (4-3-1-2): Handanovic; Zanetti, Juan Jesus, Silvestre, A.Pereira; Gargano (8’st Kuzmanovic), Kovacic, Cambiasso (22’st Nagatomo); Guarin; R.Alvarez, Rocchi (Carrizo, Belec, Ranocchia, Jonathan, Benassi, Belloni, Forte). All.Stramaccioni.

Arbitro: Celi

Ammoniti: Juan Jesus (I), Conti (C), A.Pereira (I), Murru (C), Pinilla (C) per gioco scorretto.