L’altra faccia della Coppa Italia vede l’Inter uscire a testa dritta dal prato di San Siro. L’eliminazione ad opera della Roma non è arrivata inaspettata, anche nell’intervallo i nerazzurri erano qualificati. Sfuma così anche la coppa nazionale, e la possibilità di salire sul treno Europa League dal finestrino. Che ne sarà dell’Inter? Fino al 30 giugno la parola al campionato, poi Moratti farà le sue scelte. A partire dalla figura dell’allenatore: Andrea Stramaccioni ha i suoi alibi ma anche più di un’ombra alle sue spalle. Tra queste si è fatto anche il nome di Tite, nome completo Adenor Leonardo Bacchi, allenatore di 51 anni del Coritnhians. La squadra che ha vinto l’ultimo Mondiale per Club e in cui gioca il centrocampista Paulinho, che l’Inter segue da mesi. Altri candidati sono Laurent Blanc, che è anche nella lista della Roma, e Sinisa Mihajlovic, allenatore della nazionale serba. Moratti valuterà queste ed altre piste, prima di prendere una decisione che sarà molto importante, forse decisiva per il futuro prossimo della squadra. Ne abbiamo parlato con l’agente FIFA Nicola Giuliani, nell’intervista esclusiva sul mercato dell’Inter.



La sconfitta in Coppa Italia ha segnato la fine di Stramaccioni da allenatore dell’Inter? Premessa: i soldi sono di Moratti e quindi può fare ciò che vuole. Ma la scelta di Stramaccioni è stato un azzardo a costo zero, visto che era già il tecnico della Primavera. Ma l’Inter, aldilà dei tanti infortunati, non ha un gioco. La grande colpa di Stramaccioni è proprio questa. 



Una voce dal Brasile ha parlato di un interessamento di Moratti per Tite, tecnico Campione del Mondo con il Corinthians… Rappresenterebbe un altro azzardo da parte del presidente Moratti. L’Inter ha bisogno di certezze, non di un altro azzardo. Per carità, Tite è un ottimo allenatore in Brasile si gioca in maniera completamente diversa rispetto all’Italia. E questa volta non si tratterebbe di un azzardo gratuito, Tite vorrebbe un ingaggio medio-alto.

Meglio puntare su Mihajlovic? Qui non si tratta più di un azzardo perché il c.t. della Serbia ha esperienza e ha allenato in Italia, conseguendo dei buoni risultati. La situazione sarebbe completamente diversa.



Anche per Blanc vale lo stesso discorso? Certamente, non ha allenato in Italia ma in Europa sì. Ed è stato anche il commissario tecnico della Nazionale francese. Certo, sia lui che Mihajlovic non sono degli allenatori di prima fascia, come Mourinho o Ancelotti. Ma ora come ora nessun grande allenatore arriverebbe all’Inter visto che c’è un club completamente da rifondare.

Spalletti è un top tecnico?

No ma solo per alcune scelte che ha fatto. E’ un allenatore molto preparato, ma non posso giudicarlo come un grande tecnico perché ha scelto di andare in Russia, dove non vive grandi pressioni visto che il suo Zenit è un club molto ricco che in Russia fa da padrone.

Rifondare un club significa anche mandare via i dirigenti… Se si lavora con un metodo meritocratico i dirigenti dell’Inter dovrebbero salutare, visto che il mercato dei nerazzurri è fallimentare da diverse stagioni. Se invese si usa una linea “parentale”, allora potrebbero essere confermati.

 

(Claudio Ruggieri)