Inter batte Parma 1-0 al termine di una partita complicata e si prende tre punti importanti per continuare a sognare un posto in Europa League. Decide il secondo gol in campionato di Tommaso Rocchi, su assist di Jonathan.

Partita a ritmi alterni nel primo tempo, con qualche spunto individuale che l’ha resa piacevole, mentre decisamente noiosa nella ripresa, durante la quale i ritmi crollano e le occasioni da rete si contano sulle dite di una mano. Non ci si stupisca, poi, se in Europa gli avversari corrono il doppio di noi. 



Ottiene la sufficienza per quel poco che ha espresso nel primo e per i tre punti conquistati, pur giocando male e senza meritarseli. Quel che conta è il risultato, è vero: ma se si vuole ricostruire una squadra, qualche cosa deve cambiare, con o senza Stramaccioni.

Gioca meglio dell’Inter sia nel primo che nel secondo tempo, colpisce un incrocio dei pali e sfiora il gol in più riprese. Ha il demerito di non concretizzare, e di farsi colpire nell’unica occasione in cui l’avversario, nella ripresa, ha affondato il colpo.



Partita facile da gestire, solo tre ammoniti, nessun fallo cattivo.

Handanovic 7.5: chiamato in causa in più di un’occasione, risponde sempre presente, con un paio di interventi su tutti, uno in uscita e uno su tiro da fuori, che possono far dormire sonni tranquilli a Moratti se non latro per quanto riguarda l’estremo difensore. 

Jonathan 6.5: spinge molto nel primo tempo, sfondando in più di una ripresa e mettendo dentro cross invitanti. Suo l’assist per il gol partita di Rocchi.

Ranocchia 5: perde decisamente il duello tutto fisico con Amauri, e in più si fa deridere da Sansone nell’uno contro uno in un paio di occasioni. 



Juan Jesus 6: conferma di essere una sicurezza, anche quando il compagno di reparto non è completamente in partita. 

Zanetti 7.5: il migliore in campo, un giocatore infinito, meraviglioso, che alla sua età corre più di tutti i giovani, in ripiegamento come in fase di spinta. E’ un piacere vederlo giocare, anche se desta non poche preoccupazioni il fatto che, sempre più spesso, risulti essere il migliore in campo. 

Schelotto 4: sbaglia un rigore in movimento, si fa murare un tiro a botta sicura da pochi passi, compie un paio di interventi goffi uno in fila all’altro in un momento decisivo della partita. Quel tanto che basta, diciamo, per venire bersagliato di fischi al momento dell’uscita dal campo.

Garritano, dal 31′ s.t., s.v.

Kovacic 6.5: è l’unico che può accendere la luce e creare scompiglio. Finché gioca sulla linea di Ranocchia e Juan Jesus è completamente inutile e l’Inter non gira. Ma basta che alzi di una trentina di metri il baricentro che, guarda caso, la squadra comincia a girare e le occasioni a presentarsi. Sua la giocata che smarca Jonathan in occasione del gol partita di Rocchi.

Kuzmanovic 5: troppi errori in fase di impostazione e di rifinitura, e in più troppo pochi gli inserimenti senza palla, quello che dovrebbe essere il piatto forte della casa.

Pereira 5.5: comincia da esterno basso, poi viene alzato sulla linea dei centrocampisti, nella ripresa fa l’attaccante esterno, per poi tornare nel finale a giocare sulla linea dei difensori. Troppi cambi di posizione che sembra gli abbiano dato alla testa.

R. Alvarez 6: luci e ombre per il talento argentino, che quando vuole fa la differenza, o meglio, quando vuole la fa in positivo. Il problema è quando non vuole…

Rocchi 7: l’uomo del match, se non altro perché l’autore del gol che ha deciso la gara e portata in casa Inter tre punti preziosissimi. Tocca pochi palloni, ma non si è dimenticato come trattarli.

Chivu, dal 40′ s.t., s.v.

Stramaccioni 6.5: fa quel che può con i giocatori che gli sono rimasti. Oggi, è fortunato. 

Mirante 6.5: incolpevole sul gol, autore di un paio di ottimi interventi su Schelotto e Rocchi.

Benalouane 7.5: grande partita sia in fase difensiva che in fase di spinta. Un intervento in ripiegamento prodigioso su Schelotto che salva un gol già fatto appena prima dell’intervallo. 

Coda 6: partita discreta del centrale ducale, che non fa rimpiangere troppo l’assenza di Paletta.

Santacroce, dal 27′ s.t., 5: fa tempo ad entrare e a perdersi in marcatura Rocchi in occasione del gol, dimenticandosi l’attaccante nero-azzurro tutto solo sul dischetto del rigore.

Lucarelli 6: blinda un reparto per la maggior parte della gara, salvo quell’unica occasione in cui però la sua squadra è stata punita. Disattenzione del reparto difensivo ducale costata cara alla squadra.

Gobbi 5: inesistente in fase di spinta, in balia di Jonathan e Alvarez in fase difensiva.

Marchionni 6: non molti gli spunti del talento ducale, salvo però un tiro molto pericoloso da fuori area che si spegne pochi centimetri a lato del palo, a portiere battuto.

Galloppa, dal 41′ s.t., s.v.

Valdes 6.5: è il faro del centrocampo ducale, che illumina soprattutto nel primo tempo, per spegnersi col passare dei minuti nella ripresa. 

Parolo 6: partita di corsa e di sacrificio, con uno spunto a metà primo tempo con un tiro dal limite che costringe Handanovic a un intervento in tuffo per deviare in corner una palla indirizzata all’angolino. 

Belfodil 5: delude il giovane francesino, che si intestardisce troppo spesso nella giocata personale, dimenticandosi dei compagni che lo circondano, senza peraltro avere successo.

Biabiany 5.5: entra e rompe ulteriormente gli equilibri a favore del Parma, ma ha il grande demerito di sbagliare un gol a tu per tu con Handanovic tentando un colpo sotto laddove, probabilmente, un rasoterra di quelli brutti ma efficaci avrebbe ottenuto un successo maggiore. 

Amauri 7.5: il migliore dei suoi, chiamato al lavoro sporco, risponde con una grandissima prestazione, fatta di umiltà e di gioco per la squadra. Innumerevoli palloni difesi spalle alla porta, appoggi all’indietro per i centrocampisti, triangoli con le altre punte per smarcare il compagno. Tanto tanto lavoro. E’ mancato soltanto il gol. 

N. Sansone 6.5: sfiora il gol in almeno un paio di occasioni, fa impazzire Ranocchia ogni volta che lo punta palla al piede, ma per questione di centimetri non riesce a trovare che avrebbe sbloccato la partita a favore dei suoi. 

Donadoni 6.5: schiera un 4-3-3 che in fase difensiva diventa un 4-5-1. Ottimi gli equilibri tattici trovati dai suoi, poco fortuna per il risultato finale.

 

Marcatore: Rocchi al 36’ del s.t.

 Handanovic; Jonathan, Ranocchia, Juan Jesus, A. Pereira; Zanetti, Kovacic, Kuzmanovic, Schelotto (dal ’32’ s.t. Garritano); Alvarez, Rocchi (dal ’39’ s.t. Chivu) (Belec, Carrizo, Silvestre, Benassi, Samuel, Pasa, Forte, Belloni, Ferrara) All. Stramaccioni

 Mirante; Benalouane, Coda (dal ’28’ s.t. Santacroce), Lucarelli, Gobbi; Marchionni (dal ’41’ s.t. Galloppa), Valdes, Parolo; Belfodil (dal ’1’ s.t. Biabiany), Amauri, N. Sansone (Pavarini, Bajaza, Ampuero, Marrone, Mesbah, Strasser, Boniperti, Cerri, Rosi). All. Donadoni.

Arbitro: Damato

Ammoniti: A. Pereira (I), Valdes (P), Amauri (P)