Si gioca oggi alle 12:30 l’anticipo domenicale della 33esima giornata di serie A. Inter-Parma vale molto per i nerazzurri, che inseguono un posto in Europa sapendo che la Champions League è ormai un miraggio ma potrebbe sempre esserci l’Europa League ad evitare il fallimento stagionale. Il Parma è relativamente tranquillo: con 39 punti la squadra di Donadoni è sostanzialmente salva, dunque può giocare a mente sgombra e cercare anche il grande risultato, come era stato all’andata (1-0). 



“Non cerco alibi” ha iniziato Andrea Stramaccioni la sua conferenza stampa. “Però io c’ero anche con l’Inter a ridosso delle prime posizioni, i nostri problemi sono iniziati con i primi infortuni, prima eravamo una squadra da vertice. Perse le certezze non abbiamo più mantenuto quel livello, questa è la nostra pecca. E’ difficile porre rimedio, ed è un’analisi onesta”. Poi il tecnico si concentra sul finale di stagione: “Battiamo il Parma e guadagniamoci una settimana tranquilla. Continuo a non rimproverare nulla ai miei ragazzi, anche nelle ultime sconfitte. Cerchiamo di vincere davanti ai nostri tifosi, è importante rimanere nelle coppe europee e se lo faremo non commetteremo gli errori di quest’anno”. La squadra continua a essere decimata e si sono aggiunti altri infortuni in settimana, ma almeno rientra Alvaro Pereira. Si rivede la difesa a tre, con un centrocampo nel quale trovano posto contemporaneamente i giovanissimi Kovacic e Benassi, quest’ultimo un po’ sparito dai radar dopo aver giocato bene contro il Pescara all’inizio del girone di ritorno. Conferma per Jonathan sulla fascia destra, tandem offensivo composto da Rocchi e Ricky Alvarez, che sta vivendo un periodo magico.



Con così tanti giocatori indisponibili costruire una panchina non è semplice, e infatti le alternative di Stramaccioni vengono tutte dalla Primavera, con le sole eccezioni del secondo portiere Carrizo, di Silvestre e Chivu e di Schelotto e Kuzmanovic. Gli altri sono ragazzini, che possono avere la grande opportunità di fare il loro esordio in prima squadra. Tra di loro Forte e Garritano per avere scelte in attacco, ma anche Pasa che da tempo è aggregato ai “grandi”. 

Ce n’è per tutti i gusti: tutto l’attacco è fuori causa, in più Guarin che poteva rappresentare un’alternativa al modulo. Fuori Castellazzi da tempo, centrocampo decimato dalle defezioni di Stankovic, Cambiasso (l’ultimo della lista), Obi, Mudingayi e Gargano, assenti anche Nagatomo (stagione finita) e Mbaye. Un’ecatombe insomma.



Roberto Donadoni è piuttosto tranquillo, ma non per questo vuole vedere cali di concentrazione nei suoi uomini. “Avremo di fronte una squadra che cerca il riscatto”, ha detto, “un grande avversario che ha tante motivazioni. Risultato facile? Sbagliato ragionare così, è da chi non è convinto di cosa può fare. Dobbiamo lavorare sulle nostre qualità, non certo sperare che l’avversario sia più abbordabile per le sue difficoltà. Queste ultime partite per me saranno come le prime: ci sarà la stessa cura, la stessa attenzione da parte di tutti. Voglio giocarmele tutte al massimo, e per i giocatori queste partite saranno utili come indicazione futura”. In particolare per Belfodil, che oggi ritrova una maglia da titolare. “Non so se sarà la sua partita, può esserlo ogni gara; ma soprattutto per gli attaccanti dovrà essere una gara di grande sacrificio, specialmente quando non avremo il pallone”. Nel 4-3-3 disegnato dal tecnico c’è spazio per Amauri e Sansone al fianco dell’attaccante franco-algerino, mentre a centrocampo si rivede Valdes come titolare, con il supporto di Marchionni e Parolo. Rosi e Gobbi sugli esterni si muovono come terzini, ma possono anche avanzare la loro posizione, pur se dovranno proteggere una coppia centrale inedita (c’è Benalouane con Lucarelli).

Le alternative di Donadoni sono tante: per esempio Biabiany, che si riposa dopo aver corso tantissimo, e anche ninis e Morrone, Galloppa che è stato sfortunatissimo con gli infortuni, poi Coda e Mesbah. La speranza è quella di poter vedere all’opera Alberto Cerri: ha 16 anni e, dicono, un futuro assicurato. Con la Primavera di Fausto Pizzi si è già tolto grandi soddisfazioni.

E’ squalificato Gabriel Paletta ed è un’assenza pesante per Donadoni, che per il resto deve fare a meno di Mariga (da quando è tornato a Parma non ha praticamente mai potuto utilizzarlo), Palladino e MacEachen.

 

 

 Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Zanetti, Kovacic, Benassi, Alvaro Pereira; R. Alvarez, Rocchi. All. Stramaccioni

A disp: Belec, Carrizo, Silvestre, Chivu, Pasa, Ferrara, Schelotto, Kuzmanovic, Belloni, Garritano, Forte

Squalificati: –

indisponibili: Castellazzi, Mbaye, Nagatomo, Mudingayi, Gargano, Cambiasso, Stankovic, Obi, Guarin, Cassano, Palacio, Milito

 Mirante; Rosi, Benalouane, A. Lucarelli, Gobbi; Marchionni, Valdes, Parolo; Belfodil, Amauri, N. Sansone. All. Donadoni

A disp: Pavarini, Bajza, Santacroce, Coda, Mesbah, Ampuero, Galloppa, Morrone, Strasser, Ninis, Cerri, Biabiany

Squalificati: Paletta

Indisponibili: MacEachen, Mariga, Palladino

 

Arbitro: Damato