Torna al successo l’Inter che batte il Parma per 1-0 e vede un raggio di luce, oltre che una settimana più tranquilla davanti a sè. Decide un guizzo di Tommaso Rocchi a nove minuti dalla fine: tanto basta all’Inter per piegare il Parma in una partita che è rimasta aperta sino alla fine a cambi di scenario. Entrambe le squadre hanno affrontato la partita in maniera propositiva, provando ad attaccare per quasi tutti i novanta minuti di gioco. Ne è nata una sfida equilibrata e mai noiosa, come testimoniano le statistiche. L’Inter ha ottenuto il 51% del possesso palla, contro il 49% del Parma. I nerazzurri, in formazione largamente rimaneggiata per i tanti infortuni, hanno effettuato 9 conclusioni di cui 3 nello specchio della porta di Antonio Mirante, portiere del Parma. Il Parma ha costruito di più, 12 tiri di cui 6 nello specchio, però non è andato oltre una pur magnifica traversa, quella colpita da Jaime Valdes a metà del primo tempo, con un gran destro a giro da fuori area. L’attaccante dell’Inter Tommaso Rocchi è il giocatore che ci ha provato di più: 4 tiri per lui, 3 a testa per i parmensi Yohan Benalouane e Jonathan Biabiany, 2 per Gianluca Sansone. Perfetta parità nei palloni giocati della due squadre: 605 sia per l’Inter che per il Parma. Jaime Valdes si è distinto per precisione, effettuando 82 passaggi riusciti; dietro a lui nella classifica dei passaggi positivi l’interista Mateo Kovacic con 71, poi Alessandro Lucarelli del Parma (56) e il capitano dell’Inter, Javier Zanetti (50). La squadra di Stramaccioni ha attaccato un minuto in più rispetto al Parma, come rileva il dato della supremazia territoriale che misura il tempo trascorso da una squadra nella metacarpo avversaria. Nella fattispecie l’Inter ha totalizzato 12’18”, il Parma 11’05”. 19 palloni recuperati per Benalouane del Parma ed Alvaro Pereira dell’Inter, primatisti in questa graduatoria; alle loro spalle il parmense Andrea Coda con 17 ed il nerazzurro Andrea Ranocchia con 16.
Con questa vittoria l’Inter sale a quota 53 punti, rilanciandosi nella corsa ad un posto nella prossima Europa League. Mancano cinque giornate alla fine e la classifica nelle prime posizioni e ancora corta: i nerazzurri restano in situazione d’emergenza ma intanto ottengono una vittoria vitale, e tutto sommato meritata per l’atteggiamento mostrato in campo. Il Parma dal canto suo resta a quota 39 punti e non può ancora dirsi salvo, ma la prestazione di San Siro non è stata negativa, se consideriamo anche tre-quattro occasioni da gol nitide. Nel prossimo turno i nerazzurri giocheranno a Palermo, i gialloblù invece in casa contro la Lazio.
Il gol partita porta la firma di Tommaso Rocchi, anche se tutto nasce da un’iniziativa del giovane talento croato Kovacic, che apre il gioco sulla destra su Jonathan con un passaggio che taglia trasversalmente il campo, offendo al terzino brasiliano la possibilità di mettere in mezzo un cross rasoterra per Rocchi che, dall’altezza del dischetto, non perdona Mirante e insacca col piattone il gol che vale tre punti.
Il giovane allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni, al termine della sofferta vittoria contro il Parma ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Vittoria molto importante in un periodo di grande emergenza. I ragazzi hanno dato tutto. Moratti era venuto a caricarci e adesso anche i nostri tifosi hanno capito che ce la mettiamo tutta. Primo tempo ben giocato, anche con qualità e con continuità sugli esterni. Sapevamo che nella ripresa avremmo pagato un pochino la coppa, visto che solo Pereira non aveva giocato con la Roma. Ma grazie anche ad Handanovic siamo riusciti a mantenere inviolata la porta”. Dopo la sconfitta di San Siro, l’allenatore del Parma Roberto Donadoni ha dichiarato: “In questo momento non c’è quella voglia e determinazione feroce di fare la differenza e spostare l’ago della bilancia a nostro favore. E questo si ripercuote anche sugli episodi. È un momento difficile e complicato in cui dobbiamo lavorare su noi stessi per migliorare e uscire. Oggi abbiamo giocato alla pari con l’Inter e ci è mancata solo la convizione necessaria per cercare il gol e la vittoria, ci è mancato il coraggio di provarci. Il campionato non è finito e se ci accontentiamo rischiamo di finire in affanno e arrivare alle ultime gare con l’acqua alla gola. Dobbiamo solo fare mea culpa e fare di più, ce la stiamo mettendo tutta per uscire da questo periodo, ma a quanto pare dobbiamo fare ancora di più per tornare a giocare con la determinazione mostrata nel girone d’andata”.