2-0 per l’Inter a Marassi: Palacio risente odor di derby e si scatena, punendo i blucerchiati con una doppietta che lo porta a quota 12 in classifica marcatori. Nerazzurri che salgono a quota 50 (quinto posto, pari con la Lazio, meno 7 dal Milan terzo) e si preparano al week-end in cui riceveranno l’Atalanta. La Samp resta invece a 36, a 10 punti dal terzultimo posto: il margine resta rassicurante anche se sono 3 le gare consecutive senza vittoria. Domenica i blucerchiati ospiteranno il Palermo.



I giocatori si sono impegnati ma la partita si è rivelata molto chiusa in entrambe le aree, e gli spunti tecnici sono stati faticosi e sporadici. Il primo tempo si è sviluppato a ritmi blandi, più intensa la ripresa ma caratterizzata da una certa secchezza di gioco. Sono comunque arrivati due gol e qualche azione interessante, ma nel complesso non è stata una partita divertente. 



Disposta in campo nel solito 3-5-2, la Samp ha puntato sui movimenti dei due attaccanti, Sansone ed Icardi, ad aprire la difesa dell’Inter per gli inserimenti di centrocampisti interni ed esterni. Missione compiuta a metà, perché l’Inter ha tappato bene i propri primi metri ribattendo più o meno puntualmente l’azione doriana, spesso terminata in passaggi filtranti senza destinatario o in mischie al limite, se non in conclusioni da fuori. Resta l’impegno da parte di tutti ma anche un attacco che ha bisogno di maggiore peso, per penetrare il fortino avversario: sarà importante in questo senso recuperare Maxi Lopez a tempo pieno. 



Salvata dalle prodezze di Palacio, del resto è a questo che servono i giocatori migliori: a fare la differenza in situazioni asfittiche. L’Inter ha iniziato bene nei primi minuti, patendo poi la Samp da metà primo tempo sino all’intervallo, e non riuscendo a collegarsi agli attaccanti per l’arretramento di Guarin (ordine di scuderia o decisione autonoma?) sulla linea di centrocampo. Nella ripresa i nerazzurri hanno impostato l’assetto difensivo, riuscendo a non soffrire più di tanto anche per le difficoltà della Samp. Alla fine è una vittoria più importante che meritata, ma certamente non rubata.

Non ha commesso gravi errori, nè la partita ha presentato casi da moviola clamorosi. Giuste le ammonizioni, ne manca forse una a Ranocchia.

Sampdoria

La zuccata di Palacio gli piega la mano, poi però lo aspetta sulla riga di porta: poteva uscire.

Preferito a Rossini soffre molto le trame incrociate di Palacio, pur mostrando applicazione.

Puntuale ed essenziale in fase di impostazione, deciso nei contrasti.

Distante da Palacio in occasione del primo gol e saltato nel secondo, offre la solita grinta.

Percorre più volte la fascia destra ma perde il confronto con Pereira, pur se ai punti.

POLI 6,5 (il migliore) Corre su tutta la linea di mezzo, smistando più palloni di tutti (55) ed arrivando spesso al limite per il tiro o il passaggio filtrante.

Gioca un bel primo tempo, sostenendo l’azione con continuità e sfiorando il golazo da fuori. In netto calo fisico nella ripresa dal 41’st MUNARI s.v.

Entra in diverse azioni ma risulta più impreciso del solito, sbagliando qualche passaggio di troppo.

Cala e perde efficacia progressivamente, dopo un buon inizio che lo vede proporsi più volte a sinistra dal 32’st S.POULSEN 6 Con una buona incursione guadagna una punizione pericolosa.

Gioca un pò troppo lontano dall’area, ed anche se arriva al tiro tre volte tende a mancare negli ultimi metri dal 14’st MAXI LOPEZ 6 Difende qualche pallone e offre qualche sponda, quanto a pericoli però non va oltre una punizione, potente ma centrale.

Pericoloso di testa nel primo tempo, poi non sporca il suo score se non con giocate di contorno e qualche palla persa.

All.D.ROSSI 5,5 Schiera un attacco un pò “fumoso”: del resto Maxi sta ancora recuperando. I suoi macchinano ma non realizzano.

Inter

Una sicurezza, sembra avere l’attack sui guanti. Una gran parata per tempo, su Krsticic prima e Obiang poi.

Rischia scivolando da solo in area, ma nel complesso non demerita: duella con Estigarribia e sale ogni tanto dal 13’st SILVESTRE 6,5 Entra bene in partita: due-tre chiusure essenziali.

Un paio d’interventi scomposti (meriterebbe il giallo per fallo su Icardi) e una marcatura attenta su Icardi e Lopez.

 Emerge con una ripresa quasi sontuosa, in cui non perde un contrasto e rilancia l’azione.

Finalmente un bell’assist, per il primo gol: corona una prova tonicae con meno sbavature. 

Assiste ogni azione e tampona in fase difensiva, il tutto senza alti nè bassi.

Gioca molto basso e cerca sempre di usare il cervello, anche al limite della sua area (uno-due rischi): spesso risulta utile nel fraseggio. 

Spende molto e azzecca 48 passaggi anche se pecca di lucidità: qualche errore di troppo.

Qualche buon pezzo individuale non nasconde una prova un pò anarchica, che lo porta troppo lontano dalle punite con cui dovrebbe dialogare. Fallisce sottoporta nelle ripresa.

Roger Rabbit nell’orto dei cavoli. Fa razzie tagliando la trequarti, sfiora il gol poi ne fa due: sono 22 stagionali.

Generoso nei movimenti arretrati ma poco efficace, a parte un paio d’assist dei suoi dal 22’st KUZMANOVIC 6 Aiuta a rialzare la squadra in una fase di apnea.

All.STRAMACCIONI 6,5 Vince, per il gioco aspettiamo l’Atalanta.

 

Il tabellino

Marcatori: 43’pt Palacio, 48’st Palacio

Sampdoria (3-5-2): Romero; Mustafi, Palombo, Gastaldello; De Silvestri, Poli, Krsticic (41’st Krsticic), Obiang, Estigarribia (32’st S.Poulsen); G.Sansone (14’st Maxi Lopez), Icardi (Da Costa, Berni, Rossini, Berardi, M.Rodriguez, Castellini, Maresca, Renan, Soriano). All.D.Rossi.

Inter (4-3-1-2): Handanovic; Jonathan (13’st Silvestre), Ranocchia, Juan Jesus, A.Pereira; Zanetti, Kovacic, Gargano; Guarin; Palacio, Cassano (22’st Kuzmanovic) (Carrizo, Belec, Samuel, Pasa, Benassi, Schelotto, R.Alvarez, Rocchi). All.Stramaccioni.

Arbitro: Banti

Ammoniti: Poli (S) per simulazione, Krsticic (S), Gargano (I) e Kovacic (I) per gioco scorretto.

 

(Carlo Necchi)