Una partita per cercare di inseguire ancora un pur difficile terzo posto. Questo potrebbe essere il leitmotiv per l’Inter nel posticipo di stasera alle 20.45 contro l’Atalanta. La formazione di Stramaccioni dovrà però fare a meno dell’attaccante più determinante in questa stagione, Rodrigo Palacio. Una grave assenza per le residue speranze di risalire in classifica, e che renderà più difficile anche l’incontro con l’Atalanta, che verrà a San Siro per disputare una grande partita. Il derby lombardo è sempre stato ostico per i milanesi, anche se il bilancio a Milano è nettamente favorevole ai nerazzurri di casa: 37 vittorie contro le 7 degli orobici e 8 pareggi. L’ultimo successo bergamasco risale al 7 aprile 2002. Per gli uomini di Stefano Colantuono l’obiettivo è quello di fare un importante passo avanti verso una salvezza che è comunque vicina. Per parlare di questo match abbiamo sentito Bortolo Mutti, bergamasco che è stato sia giocatore sia allenatore dell’Atalanta ma che ha pure un passato nel vivaio dell’Inter: un doppio ex nerazzurro, quindi. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.
Inter-Atalanta che partita sarà? Dovrebbe essere una partita combattuta, molto più del previsto. L’Inter infatti come è logico parte favorita, essendo squadra più titolata, ma l’Atalanta a sua volta è formazione ostica, in grado di mettere in difficoltà anche le big del campionato come è successo ad esempio a Napoli.
L’Inter trarrà beneficio dalla fresca vittoria contro la Sampdoria? Questo è un successo che certamente ha dato morale e autostima all’Inter, una vittoria importante anche sul piano tecnico.
Cosa ci sarà da temere dell’Atalanta? L’impostazione di gioco dei bergamaschi, che punterà molto sulle ripartenze e cercherà di effettuare quei contropiedi in grado di mettere in difficoltà la retroguardia interista.
La priorità dell’Inter è trovare la continuità? In effetti la squadra di Stramaccioni spesso non riesce ad esprimersi come tutti si aspetterebbero. E’ una caratteristica di questa squadra non riuscire a trovare una stabilità nei risultati.
L’ assenza di Palacio condizionerà l’Inter? E’ certamente un assenza grave, che si aggiunge a quella di Milito, cioè i due giocatori più forti in fase risolutiva.
Come farebbe giocare l’attacco interista in sua assenza?
Sostituire Palacio non sarà facile e Cassano non potrà portare su di sé tutto il peso del reparto offensivo dell’Inter. Una soluzione sarebbe farlo giocare assieme a Rocchi e Alvarez.
Cosa manca ancora all’Inter? Credo che ai nerazzurri manchi ancora un equilibrio tattico, un’identità precisa. Forse ci sono stati troppi giocatori nuovi che si sono inseriti nell’Inter.
Il terzo posto è ancora possibile? No, non credo. Milan e Napoli sono troppi lontani, l’Inter non riuscirà a raggiungere questo traguardo.
Per l’Atalanta la salvezza è ormai sicura? Il margine di vantaggio sulle ultime tre squadre del campionato è abbastanza rassicurante, ma bisognerà stare attenti fino all’ultimo e fare in fretta quei punti che daranno la salvezza matematica.
I programmi dell’Atalanta quali sono in questi momento? Innanzitutto quello di conquistare la salvezza; fatto questo si potrà poi programmare la squadra per la prossima stagione.
Il suo pronostico per Inter-Atalanta? Inter favorita, ma vedo possibilità per l’Atalanta di portare a casa un pareggio.
(Franco Vittadini)