A San Siro ieri sera è successo di tutto. Raramente una partita di calcio racchiude così tante emozioni di segno diverso, ma alla fine per i tifosi interisti resta solo la rabbia. Inter-Atalanta finisce 3-4, e per gli uomini di Stramaccioni la Champions League è ormai una chimera (clicca qui per le pagelle e il tabellino, clicca qui per la sintesi con gol e highlights). Sul banco degli imputati ci sono l’arbitro Gervasoni e la difesa. Il direttore di gara si inventa letteralmente il calcio di rigore per i bergamaschi che riapre la partita: una scelta incomprensibile, che va al di là dell’errore di valutazione per il semplice motivo che nella circostanza non esisteva proprio l’episodio da valutare. Detto questo, bisogna pure ricordare che anche dopo il rigore l’Inter è comunque in vantaggio per 3-2, ed è inammissibile il crollo che esalta German Denis (tripletta per lui) e affossa i padroni di casa. Male Samuel, male Juan Jesus, malissimo Ranocchia sul quale pesa pure lo sciagurato errore al 94′ che impedisce all’Inter di raccogliere quanto meno il pareggio. Un peccato, perché di storie belle ce ne sarebbero state tante da raccontare, a partire dal gol numero 100 in serie A di Tommaso Rocchi, che centra il traguardo dopo più di un anno trascorso fermo a quota 99. L’incubo finisce negli ultimi minuti del primo tempo, quando nessuno può ancora immaginare una ripresa che sarà a dir poco incredibile. C’era già stato l’infortunio ad Antonio Cassano, che completa così il massacro dell’attacco titolare interista, anche se l’ingresso al suo posto di Ricky Alvarez sembrava un colpo di fortuna per i nerazzurri di casa. L’indolente argentino per una sera si trasforma, e la sua doppietta sembra dare all’Inter una vittoria tutto sommato agevole. Soprattutto è da esaltare il suo secondo gol personale, un pezzo di bravura che sembrava perfetta per esultare il giorno dei grandi ritorni, suo e di Rocchi. Invece poi i raptus di Gervasoni e della difesa mandano in copertina Denis e Colantuono, che possono festeggiare di fatto la salvezza, pur con l’indegna rissa finale tra Schelotto e i suoi ex compagni (espulso Raimondi per un pugno all’italo-argentino). E così la bella storia è quella che nasce sulla sponda atalantina, che può dedicare all’ex presidente Ivan Ruggeri una vittoria che rimarrà nella storia. L’indimenticabile patron da lassù avrà certamente sorriso…



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