Genoa-Inter finisce 0-0. Con questo risultato i liguri sono salvi perchè a Firenze il Palermo perde; i nerazzurri invece dicono definitivamente addio all’Europa, anche se già prima della partita l’impresa era impossibile. Ora la squadra di Stramaccioni è nona in classifica, scavalcata anche dal Catania. Vediamo le pagelle con i voti ai protagonisti della partita.
Partita giocata ad intensità variabile. Nel primo tempo capitano le azioni più pricolose, tutte di marca rossoble; nella ripresa la gara si sgonfia definitivamente e il Marassi attende solo dal cronometro e dalle radioline, sintonizzate su Fiorentina – Palermo, la matematica salvezza.
La squadra cerca di andare in vantaggio soprattuto nella prima frazione, Boriello e Bertolacci hanno l’occasione di segnare ma Handanovic dice due volte no alla grandissima. Non è un gioco esaltante nè bello a vedersi; i ragazzi di Ballardini sbagliano tanto sopratutto in fase di costruzione ma poi l’Inter non ne approfitta. Gestendo uno scarno 0-0 il Grifone ottiene comunque il suo risultato più importante: la permanenza in Serie A.
Con un campionato che ha pochissimo da dire Strama cerca di uscire almeno illeso da questa trasferta in terra ligure. I soli sforzi sono di Handanovic che salva il risultato, poi neinte altro sia in fase difensiva che offensiva. L’unico tiro della partita è di Rocchi che dal limite colpisce la traversa, tutto il resto è noia. L’Inter può (e deve) solo pensare al futuro.
Dirige con facilità una gara giocata correttamente da entrambe le sqaudre. Giuste tutte le ammonizioni.
L’unico tiro pericoloso dell’Inter arriva al 71′ e lui resta a guardare la traversa colpita da Rocchi. Per tutta la partita si limita alle rimesse dal fondo.
Buona prestazione sia in fase difensiva che offesiva. Quando è chiamato alla sovrapposizione è sempre presente, manca la precisione dei cross.
Non fatica minimamente a difendere la porta da Rocchi e compagnia. L’Inter oggi spara con le pistole ad acqua.
Come il compagno di reparto ha vita facile, troppi gli errori in fase offensiva degli avversari che facilitano il compito della retroguardia genoana.
Schiarato in una posizione atipica, contine il rientrante Nagatomo e si propone in avanti. Prestazione sufficiente.
Bene in fase di palleggio, tiene viva la manovra e distribusce palla con rigore. Quando è chiamato al tiro lascia più a desiderare non inquadrando mai la porta.
Buon lavoro in fase di non possesso in cui vince tutti i contrasti, meno fortunato quando crossa in mezzo. Manca la fase di rifinitura dell’azione e non va mai al tiro.
Gioca a ritmo altalenante. Meglio quando si allarga sulla sinistra andando a ricalcare quello che era il suo miglior ruolo; in mezzo al campo più utile in fase difensiva che offensiva. (dall’89) MORETTI: S.V.
Riesce a tirare solo una volta ma in quest’unica possibilità datagli rischia persino di segnare. Schierato alle spalle di Floro Flores e Boriello, si spende tanto in fase di costruzione quando in aiuto al centrocampo.
Continua presenza in area che dà da fare a tutta la retroguardia neroazzurra. Sfiora la rete del vantaggio e si concede una delle sue rovesciate da applausi. (dal 87′) IMMOBILE: S.V.
Si muove bene sul fronte di attacco e fa tanto gioco per la squadra. Prestazione apprezzabile. (dal 75′) KUCKA: S.V.
Con le unghie e con i denti tiene a galla una squadra che stava precipitando in caduta libera. Gioco spesso semplice e bruttino ma dopo tutto efficacie che vale con il pari di oggi la salvezza. Deve ringraziare anche le sue inseguitrici, Palermo e Siena, che fanno molto peggio aiutando il Grifone.
Due parate che valgono l’inviolabilità della porta e di questi tempi per l’Inter questa è una notizia. Oggi è una saracinesca che annichilisce i tentativi genoani del primo tempo. Nella ripresa si limita a un gioco di ordinaria amministrazione.
Se mai non dovesse trovare più spazio nella mediana neroazzura ha già il posto assicurato in difesa. Guida la retroguardia con personalità e attenzione e l’Inter anche per suoi meriti traballa di meno del solito.
Gioca influenzato dalla non ottima condizione, non sempre al meglio nell’anticipo e nelle chiusure. (dal 77′) SPENDLHOFER: S.V.
Per essere la prima da titolare a 18 anni fa più che bene. Sbaglia poco, anzi pochissimo contro avversari ostici ed esperti come Boriello. Merita un posto da titolare in qualche isola felice di piccolo-medio cabotaggio per maturare definitivamente.
Nota lieta di questa partita, tocca il primo pallone di gara e già scappa sul fondo come non si vedava da troppo tempo. Prestazione ridimensionata nella ripresa come ci si poteva aspettare.
Come tutta la squadra gioca un primo tempo positivo mentre la seconda frazione è incolore. I primi 45′ sono però da vero leader non solo del centrocampo ma di tutta la squadra. La cosa che stupisce di più è la facilità e personalità con cui porta palla conducendo la manovra d’attacco.
Si limita al compitino in una partita già povera di emozioni. Tocca molti palloni a centrocampo tenendo il ritmo sempre basso.
Gioca nella posizione che più dovrebbe mostrare le sue caratteristiche di corsa continua ma preferisce giocare in orizzontale o all’indietro senza dare un minimo contributo alla fase offesiva.
Primo tempo accettabile durante il quale riesce ad andare più volte al tiro; ripresa inguardabile. Sbaglia tantissimi palloni, sparisce troppo spesso dal gioco e non inquadra mai la porta. (dal 84′) BENASSI: S.V.
Sotto tono rispetto al trend che aveva lasciato intravedere nelle ultime apparizioni. Mai protagnosta della partita.
(dal 60′) CASSANO 6: seconda nota positiva dopo quella di Nagatomo. Entra nell’ultima mezz’ora quando il ritmo di gara facilità la sua prestazione. Ispira qualche azione offesiva dei suoi e appare in buona forma.
Assente per tutta la partita, ci si ricorda di lui solo quando colpisce una traversa al 71′ dopo una bella girata da fuori area.
Quando vuole la sua Inter riesce a far vedere anche qualcosa di bello, questo è un punto a suo favore in un girone di ritorno in cui è stato troppo spesso sul banco dei primissimi imputati. Fa esordire un altro suo diciottenne (Sendlhofer) e porta a casa un pareggio che ormai non significa più nulla.
(Giorgio Davico)
Frey; Granqvist, Portanova, Manfredini, Antonelli; Rigoni, Matuzalem, Vargas (45′ st Vargas); Floro Flores (30′ st Kucka); Bertolacci, Borriello (41′ st Immobile). A disposizione: Donnarumma, Stillo, Jankovic, Immobile, Cassani, Tozser, Nadarevic, Pisano. All.: Ballardini.
Handanovic; Schelotto, Ranocchia (32′ st Spendhofer), Pasa, Nagatomo; Kuzmanovic, Kovacic, Cambiasso; Guarin (38′ st Benassi), Alvarez (15′ st Cassano); Rocchi. A disposizione: Belec, Carrizo, Forte, Garritano, Ferrara, Olsen. All.:: Stramaccioni.
Arbitro: Tagliavento
Ammoniti: Matuzalem (G), Guarin (I)