Tre punti per la salvezza. Il Genoa chiede questo alla partita delle 12:30 contro l’Inter, in contemporanea con Chievo-Torino e Fiorentina-Palermo per ragioni di classifica (ci si gioca, appunto, la permanenza in serie A). Per il Grifone è quasi fatta, con la vittoria non dovrebbe tribolare l’ultima giornata, indipendentemente dal risultato di Firenze. Discorso diverso per l’Inter, che culla una possibilità decisamente minima (per non dire inesistente) di centrare il sesto posto e restare in corsa, ma di fatto i nerazzurri sono fuori da tutto e decimati, pertanto giocheranno questa partita a mente sgombra cercando di evitare che la serie di risultati negativi si prolunghi. L’arbitro è Tagliavento.
Davide Ballardini sa che la salvezza è vicina, ma non per questo abbassa la guardia in conferenza stampa: “Sono convinto che la partita sarà difficile, la nostra concentrazione è rivolta esclusivamente al campo e ai 90 minuti contro l’Inter, che è una squadra composta da potenziali titolari capaci di sostituire gli indisponibili e farci male in qualunque momento. Ho avuto poco tempo per allenare la squadra e parlare con i ragazzi, nei giorni a disposizione non abbiamo fatto molto. Concluderemo le nostre valutazioni, ma siamo concentrati”. Due attaccanti per andare subito alla ricerca del gol: artiglieria pesante con Borriello (12 reti) e Floro Flores, che da quando è tornato a Marassi ha messo a segno 2 reti. Difesa a quattro con il possibile utilizzo di Granqvist sulla fascia destra, perchè Ballardini vuole fisicità e non rinuncia nemmeno a Manfredini, che sarà al centro della difesa con Portanova e Antonelli a sinistra. Confermato Marco Rigoni come interno destro, Matuzalem in cabina di regia (i due possono anche scambiarsi il compito) e Juan Vargas a sinistra, a permettere anche di allargare il gioco e sfruttare le sovrapposizioni di Antonelli. Dietro le punte Andrea Bertolacci, preconvocato da Devis Mangia per l’Europeo Under 21 e dunque galvanizzato. Le possibili alternative sono naturalmente Kucka e l’ungherese Tozser, che però potrebbe entrare a gara in corso per favorire il possesso palla.
Ci sono anche Bosko Jankovic e Ciro Immobile a disposizione di Ballardini, segno che questa rosa è di qualità. Mattia Cassani si gioca un posto con Granqvist, perchè quello di terzino è il suo ruolo naturale, così come lo è di Eros Pisano che però non sembra avere grosse chances di giocare. Emiliano Moretti potrebbe entrare a dare una mano nel secondo tempo con la sua esperienza, il bosniaco Nadarevic per le accelerazioni, sfruttando l’eventuale stanchezza dell’Inter.
Nessuno squalificato per Ballardini, ma cinque uomini indisponibili: è già finito il campionato di Ruben Olivera e di Jorquera, che non ha dato l’apporto che ci si aspettava ma resta un giocatore di talento e prospettiva. Fuori anche capitan Marco Rossi, Ferronetti e Bovo, che proveranno a recuperare per l’ultima giornata (sperando che sia solo una passerella).
Andrea Stramaccioni non ha particolari stimoli in questa partita, ma il suo messaggio alla squadra è chiaro: “Non dobbiamo ripetere gli errori commessi e dobbiamo fare i passi giusti per riuscire a raccogliere quanto di buono abbiamo seminato. Ho fatto le analisi che dovevo con il presidente, della mia conferma parleremo a campionato finito”. Segue poi una sorta di bollettino di guerra nel quale l’allenatore dell’Inter elenca i guai fisici di calciatori che sono disponibili ma non stanno bene: “Ranocchia è stato convocato, fino all’ultimo vuole provare a dare il suo contributo. Kovacic vuole assolutamente giocare, ma dopo la Lazio ha accusato un affaticamento. Tutte queste gare ravvicinate incidono sulla sua giovane struttura; se non ci saranno rischi lo farò giocare”. E’ un’Inter sperimentale quella che gioca a Marassi: ormai la situazione ha assunto contorni tragicomici. In difesa per esempio si vede la coppia centrale della Primavera, con Pasa e Spendlhofer (ma come detto Ranocchia potrebbe farcela) supportati da Schelotto, abbassato nel ruolo di terzino, e il rientrante Nagatomo che ha recuperato a tempo di record (sperando che non si infortuni di nuovo). A centrocampo, dentro Kovacic se sarà in grado di farlo, altrimenti l’unica soluzione possibile è quella di Benassi (che era stato provato anche come terzino destro). Cambiasso sul cenrtosinistra, poi Guarin e Alvarez a sostegno di Tommaso Rocchi.
E’ una panchina composta di giovani quella che accompagna Stramaccioni a Genova: c’è però Antonio Cassano, che ha recuperato ed è quindi pronto a fare la sua sgambata di fine stagione. Con lui anche Benassi, ormai membro effettivo della prima squadra, e come detto Ranocchia; gli altri sono tutti giovani della Primavera come Olsen, Ferrara, Forte, Garritano. Vedremo se ci sarà spazio e gloria per qualcuno di loro, ma tutto porta a pensare che sarà così.
Ormai la lista è più lunga di quella dei convocati: l’ultimo a fermarsi in ordine di tempo è stato Jonathan contro la Lazio. Il laterale brasiliano si aggiunge ai vari Samuel, Stankovic, Obi, Chivu (che non ce l’ha fatta a esserci), Silvestre, Palacio, Milito e via discorrendo: un’ecatombe che ha influito sui risultati della squadra ma che naturalmente dovrà avere una ricerca di spiegazione, perchè a questo punto non può più essere un caso. Come se non bastasse, sono squalificati Juan Jesus e Alvaro Pereira, a completare il quadro.
S. Frey; Granqvist, Portanova, Manfredini, Antonelli; M. Rigoni, Matuzalem, J. Vargas; Bertolacci; Floro Flores, Borriello. All. Ballardini
A disp: Donnarumma, Tzorvas, E. Pisano, Cassani, E. Moretti, Tozser, Kucka, Nadarevic, Jankovic, Immobile
Squalificati: –
Indisponibili: C. Bovo, Ferronetti, Marco Rossi, Jorquera, Olivera
Handanovic; Schelotto, Spendlhofer, Pasa, Nagatomo; Kuzmanovic, Kovacic, Cambiasso; R. Alvarez, Guarin; Rocchi. All. Stramaccioni
A disp: Belec, Carrizo, Ranocchia, Ferrara, Olsen, Benassi, Forte, Garritano, Cassano
Squalificati: Juan Jesus, Alvaro Pereira
Indisponibili: Castellazzi, Jonathan, Zanetti, Silvestre, Chivu, Samuel, Mbaye, Obi, Stankovic, Mudingayi, Gargano, Palacio, Milito
Arbitro: Tagliavento