Era l’inizio di ottobre del 2011. L’Inter, appena passata dalla guida tecnica di Gian Piero Gasperini a quella di Claudio Ranieri, affrontava un’amichevole contro il Lugano. Per il tecnico testaccino era un’occasione per recuperare qualche infortunato e verificarne la condizione, e invece finì con una figuraccia: gli svizzeri, allenati all’epoca da un ex nerazzurro come Francesco Moriero, persero 2-0 con una doppietta di tale Bara Mamadou Lamine Ndiaye, noto a tutti come Bebeto. Un attaccante senegalese del 1991 che era in prova con il Lugano e nel giro di quattro minuti realizzò un gol con una spettacolare rovesciata e un altro con un colpo di testa, approfittando del calo fisico dell’Inter. La sua carriera è iniziata nella serie C italiana, ma ora Bebeto sogna il grande salto: lo scorso anno ci fu un interessamento del Genoa, ma poi non se ne fece nulla a causa dello status di extracomunitario del giocatore. Lui attende: con il club svizzero ultimamente ha giocato poco, ma l’attaccante non perde la speranza di poter un giorno fare il suo esordio nel campionato che preferisce, anche perchè “sono un tifoso dell’Inter”. Guardacaso, proprio i nerazzurri. E allora, chissà che la società meneghina che controlla tanti giovani non metta gli occhi su di lui, che potrebbe rappresentare una buona soluzione per l’attacco, magari con una stagione in prestito in una società minore. Intanto, in esclusiva a Ilsussidiario.net, ci ha raccontato le sue emozioni e il suo momento.
Cosa ricordi di quel famoso match in cui segnasti due gol all’Inter? I gol all’Inter sono il più bel ricordo della mia carriera da giocatore, due gol fatti alla squadra campione del mondo, una bella vetrina per me. Devo ringraziare la società del Lugano che ha creduto in me e al mister dell’epoca, Morriero, che mi diede la possibilità di giocare.
Speravi nel grande approdo nel calcio italiano? Sì, e ci spero ancora; la mia carriera è iniziata in Italia, nel Giulianova in serie C. Spero di tornare un giorno in un grande club.
Ci sono state indiscrezioni riguardo un interessamento del Genoa lo scorso anno. Cosa c’è stato? Il patron del Lugano in quel periodo era Preziosi, che mi disse che restando con i piedi per terra sarei potuto arrivare a vestire la maglia rossoblu dato che lui di scommesse vincenti sui giocatori se ne intende.
Nel Lugano non giochi molto, quale sarà il tuo futuro?
Non gioco moltissimo anche se mi alleno sempre al massimo e mi faccio trovare pronto per il mister. Ho segnato un gol ultimamente e mi sono ben distinto nell’amichevole contro la Juventus a Torino; purtroppo per via del tesseramento del campionato italiano che mi vede extracomunitario devo ancora pazientare prima di rientrare in Italia e dimostrare il mio valore.
Quale squadra italiana ti piace particolarmente? Sono tifoso dell’Inter, guardacaso…
A chi ti ispiri maggiormente? Samuel Eto’o e Diego Milito, due grandi attaccanti della storia nerazzurra.
In quale campionato vorresti giocare principalmente? Ovviamente in Italia.
(Claudio Ruggieri)