Cambiare per tornare a essere l’Inter che tutti i tifosi sognano. L’Inter del Triplete, magari, o più semplicemente quella che possa almeno lottare ad alti livelli nel campionato italiano. Lottare per conquistare un posto in Champions League con Walter Mazzarri, tecnico abituato alle grandi imprese, potrebbe essere possibile. La prima garanzia di successo sembra proprio essere il tecnico livornese. Tra possibili arrivi e partenze, con grande attenzione a nomi per l’attacco (Alberto Gilardino e Daniel Osvaldo) e per le fasce (Dusan Basta e Camilo Zuniga), al centro degli interrogativi nerazzurri c’è l’eventuale passaggio delle quote societarie tra Massimo Moratti e il miliardario indonesiano Erick Thohir. Si farà, non si farà? Per parlare delle vicende di calciomercato nerazzurro, ma non solo, abbiamo contattato il giornalista Gianluca Rossi. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Iniziamo da Antonio Cassano, che spera di rimanere. Cosa ne pensa? Per restare all’Inter, Cassano dovrà adattarsi alla sua nuova collocazione nella squadra: un giocatore che potrà far parte della rosa, pronto a dare il suo contributo, ma che non partirà necessariamente sempre da titolare. Sicuramente l’apporto di un calciatore di notevoli qualità tecniche come lui sarebbe utile, ma dovrà essere riconsiderato anche secondo la sua età e le sue possibilità.



Stankovic, invece, molto probabilmente se ne andrà. Cosa ne pensa? Credo che i giocatori a fine carriera vadano dove possono prendere tanti soldi. D’altra parte sarebbe giusta una riflessione dei “senatori”, i “grandi vecchi” dell’Inter: hanno dato tanto, ma ormai sono per così dire un po’ alla frutta. Per il bene dell’Inter sarebbe meglio che lasciassero la squadra.

Quali saranno i tempi di ingresso di Thohir nella società? Difficile da dire. Sinceramente non so neanche quanto convenga all’Inter l’arrivo di questi nuovi soci indonesiani che potrebbero anche stufarsi tra un anno. Ci sono stati casi, come quello di Abramovich al Chelsea, di dirigenti veramente interessati alla squadra. Altri, come quello del Malaga, che invece hanno dimostrato il contrario. Da una parte è normale ammettere che il calcio sta andando verso padroni che sono miliardari di altre nazioni. Da noi questo sta succedendo dopo Francia, Spagna e Inghilterra. D’altra parte, però, bisogna anche ammettere che sono dirigenti come Moratti a dimostrare un attaccamento alla squadra sicuro nel tempo.



Dove crede giocheranno nella prossima stagione i tanti elementi validi della Nazionale Under 21, da Bardi fino a Bianchetti e Caldirola? Si spera che facciano parte della rosa dell’Inter, visto quello che stanno facendo vedere in Azzurro. Poi dovranno essere gli stessi tecnici a consigliare il loro utilizzo in società che non siano l’Inter per non bruciarli inutilmente. Però mi chiedo: come mai non si porta veramente avanti il progetto di far giocare l’Inter B, il Milan B e tutte le squadre B delle grandi formazioni nei campionati minori? In questo modo si farebbero maturare i giovani talenti. E’ successo in Germania con Thomas Muller, cresciuto nella formazione B del Bayern Monaco e poi è esploso nella formazione maggiore.

Parliamo invece di Gilardino e Osvaldo: chi meglio dei due? Certamente Osvaldo, è un grande attaccante, un giocatore importante. Toccherebbe poi a Mazzarri metterne a posto il carattere. E credo che potrebbe farlo nel migliore dei modi.

Crede che l’Inter, una volta incassati i soldi delle cessioni, potrebbe acquistare Zuniga e Basta? Zuniga piace a Mazzarri, Basta è un ottimo giocatore. Se l’Inter li prendesse farebbe degli ottimi acquisti, ma sono dell’idea che deve necessariamente cambiare tutta la strategia del calciomercato nerazzurro. Bisognerebbe puntare a giocatori più “economici”, scoprirli e andarli a cercare. Non tolgo niente della bravura di Branca e Ausilio in questi anni, ma sarebbe opportuno scegliere dei giocatori in questo modo, piuttosto che pagarli cifre spropositate.

Se dovesse pensare a un colpo grosso, quale potrebbe essere? Quest’anno non ci saranno grandi acquisti. L’unico potrebbe essere quello di Nainggolan. La vera novità, comunque, è l’arrivo di Mazzarri, un allenatore che con il suo staff garantirà la capacità di subire nel modo ideale la pressione della piazza, sia per le scelte tecniche, sia per la capacità di dare tranquillità all’ambiente interista.

(Franco Vittadini)