I tifosi dell’Inter devono armarsi di santa pazienza, per quanto riguarda il calciomercato estivo. Ciò non significa che manchino le notizie, ma che probabilmente con i nomi più grossi si avrà a che fare sotto l’ombrellone. Nel frattempo è arrivato un rinnovo di contratto che tutti aspettavano: quello di Javier Zanetti. Il capitano sta proseguendo nella riabilitazione dalla rottura del tendine d’Achille: salterà il ritiro estivo ma ha deciso di continuare a giocare almeno per un altro anno. Dopo Walter Samuel dunque l’Inter conferma un altro mattone del vecchio blocco, mentre Dejan Stankovic sembra arrivato il capolinea. Tagliando il serbo l’Inter risparmierà circa 6 milioni di euro, non poco in un calciomercato in cui conteranno anche le opportunità. Una di queste può essere Alberto Gilardino, obiettivo non prioritario ma considerato, per vigilare su Icardi e consentire a Milito, che intanto ha compiuto 34 anni, di recuperare con tutta la calma necessaria. Attualmente Gila è al Bologna in prestito dal Genoa: Preziosi chiede 5 milioni per il riscatto ma i felsinei puntano al ribasso, da qui l’inserimento dell’Inter che ha parlato con l’agente del bomber, Giuseppe Bozzo, e punta allo scambio con uno tra Shelotto (favorito), Joel Obi e Benassi. Il Bologna potrebbe consolarsi soffiando al Genoa Rolando Bianchi. Quanto ai pesci più grossi: Roma in vantaggio su Nainggolan, stallo su Basta mentre non trova conferme l’ipotesi che porta al napoletano Maggio. Più facile che Mazzarri insista per avere Zuniga, che però il Napoli cederà solo dinanzi ad un’offerta rialzata. E qui si torna ai soldi e quindi a Erik Thohir, il manager che può cambiare il calciomercato dell’Inter. Moratti continua a non voler cedere l’80% delle quote societarie, come richiesto dall’indonesiano, ma solo il 20-30%. Se entro la fine del ritiro di Pinzolo (10-23 luglio) la situazione sarà ancora questa Thohir potrebbe anche desistere oppure accettare le condizioni di Moratti; in caso contrario, ovvero se sarà il presidente a cedere, il calciomercato dell’Inter potrebbe decollare puntando obiettivi di primo livello (per Mazzarri Osvaldo sarebbe uno dei primi, se non ancora ceduto). Quanto agli esterni si tiene d’occhio anche la situazione di Aleksandar Kolarov: si punta a trattare con il suo prezzo con il Manchester City, portandolo sotto i 10 milioni di euro, potremmo saperne di più anche in tempi brevi perché per adesso il serbo è poco reclamizzato, segno che qualcosa in ballo può esserci. Voci brasiliane hanno parlato dell’inserimento nerazzurro per il portiere Rafael (Santos, 23 anni), che però è già promesso alla Roma e tale resterà. In attesa di scossoni l’Inter pensa anche al calciomercato dei giovani. Il Sunderland ha offerta 6 milioni di euro per Joseph Alfred Duncan, centrocampista ghanese di vent’anni: rifiuto, per il centrale si prospetta un altro prestito al Livorno, stavolta lungo una stagione. Stessa risposta al Monaco, che ha messo sul piatto 5 milioni per il jolly Ibrahima Mbaye, classe 1994: l’Inter lo vuole tenere e lo parcheggerà in prestito secco (si parla di Palermo). Sulla strada del pareggiamento anche due attaccanti, Samuele Longo e Marko Livaja. Il primo è reduce da un prestito agrodolce all’Espanyol, cominciato bene e terminato male: 20 presenze e 3 gol complessivi. Il suo contratto nerazzurro scade nel 2015 e la società crede in lui, ma visto l’acquisto del più quotato Icardi per Longo si profila un altro prestito in una squadra da definire. Livaja invece è in comproprietà con l’Atalanta fino al 2015 (dopo l’operazione Schelotto): resterà a Bergamo. Il direttore sportivo Ausilio ha parlato con il Novara per il portierino Bardi, attuale titolare dell’Under 21: dovrebbe tornare all’Inter ma non necessariamente per rimanervi. Se il calciomercato offrirà l’opportunità giusta andrà nuovamente in prestito, mentre è difficile (ma non impossibile) che l’Inter se ne privi come pedina di scambio. Infine Mathieu Flamini, possibile obiettivo a parametro zero: Galliani lo autorizza a parlare con chi vuole (il francese è i scadenza con il Milan), ma proverà a convincerlo a restare senza aumento di stipendio (quello attuale è di circa 1,5 milioni di euro).



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