Quando Walter Mazzarri si è presentato alla stampa come nuovo allenatore dell’Inter, ha parlato anche dei giovani. “Ne voglio tre o quattro da portare in ritiro e valutare”, queste erano state le sue parole. Tre o quattro: non di più. Lo sappiamo: il tecnico toscano non è uno che abbia mai aperto ai talenti in erba, anzi si è sempre affidato a calciatori già pronti e formati, basti pensare all’acquisto di Hugo Campagnaro che ha già lavorato con lui nella Sampdoria e nel Napoli. Dunque, il suo arrivo alla Pinetina fa capire che la strategia di calciomercato della società è chiara: “C’è molta confusione in casa Inter, qualcuno spinge per una linea, altri vanno in direzioni diverse”. Così Filippo Vergani, agente FIFA intervistato in esclusiva da IlSussidiario.net, si è espresso in merito all’estate di calciomercato che attende i nerazzurri. Sì, perchè di giovani si parla eccome; però, sono tutte trattative che li vedono coinvolti in prestiti, comproprietà, cessioni. E’ il caso di Duncan, di Giulio Donati, di Biraghi. Insomma: l’Inter per il momento non sembra voler puntare su di loro, che pure hanno fatto molto bene dove sono stati impiegati (la difesa dell’Under 21 è al 100% cresciuta nel vivaio dell’Inter). Eppure si parla di altri nomi: quello di Danilo ad esempio, o quello di Dusan Basta, o quello di Dragovic. Abbiamo fatto il punto della situazione con Vergani.
Infatti: c’è un po’ di confusione. L’Inter quest’anno giocava con Jonathan sulla fascia destra: non mi sembra che Giulio Donati sia tanto peggio, e per di più guadagna molto meno. E’ un discorso generale: il vivaio dell’Inter fa sempre bene, ma poi giovani non vengono sfruttati.
Mazzarri però ha parlato di qualche giovane da portare in ritiro: uno potrebbe essere Donati? Ai tempi Donati piaceva a Mourinho: oggi potrebbe partire, lo cercano in Germania il Bayer Leverkusen e il Sassuolo. Per me potrebbe essere inserito agilmente nella rosa, non dico come titolare ma sicuramente come rincalzo. Lo stesso dico di Biraghi, che però è in orbita Sassuolo.
Sugli esterni quindi i nomi quali sono? C’è la novità Antonelli, e poi Basta e Isla. Ma questi due sono difficili: per Basta l’Udinese chiede almeno 10 milioni, su Isla bisognerebbe acquistare la metà della Juventus.
Un’operazione da…? Sette-otto milioni: è quello che chiede la Juventus, che vuole rientrare dalla spesa dello scorso anno. L’Inter al momento offre 7,5 e la distanza non sarà facilmente colmabile.
In mezzo come si muoverà l’Inter? Mazzarri ha in mente soprattutto due nomi. Aveva fatto un tentativo disperato per Benatia, ma la Roma aveva già chiuso. Si punta Danilo ma vale lo stesso discorso fatto per Basta, il giocatore costa e piuttosto i Pozzo lo tengono in squadra. Poi, Dragovic: a questo punto però, visto che il prezzo è elevato, perchè non puntare su qualche giovane del vivaio? Caldirola e Bianchetti stanno facendo bene, ma non rientrano nei piani.
Nemmeno Duncan, sembra: com’è la situazione? L’Inter rischia di perderlo: il Sunderland sta pressando e offre parecchi soldi. Un peccato: il giocatore è validissimo, addirittura potrebbe fare il titolare nella nuova Inter. Purtroppo, in panchina è arrivato Mazzarri; con Stramaccioni il ragazzo avrebbe avuto molte più possibilità.
In attacco invece, oltre a Belfodil, chi piace? Ci sono due nomi: Osvaldo e Gilardino. Per quanto riguarda Belfodil l’affare è vicino, ma attenzione alle piste estere se Cassano dovesse rifiutare: il Parma chiede 12-13 milioni di euro e su di lui ci sono Wolfsburg e Shakhtar Donetsk.
Parlando di giovani: qualcuno potrebbe fungere da contropartita? Le contropartite sono contemplate, ma per Belfodil l’Inter ha provato a inserire Silvestre e Cassano. Dipende tutto dal barese, e su questo mi permetto di dire una cosa.
Quale? Sono convinto che l’Inter farebbe il colpo dell’estate se lo vendesse. Ha creato problemi ovunque, nonostante Mazzarri abbia pubblicamente parlato bene di lui i nerazzurri stanno pensando di piazzarlo. Sarebbe un affarone: si libererebbero di un contratto pesante e di un giocatore che non sembra credere molto nel progetto. (Claudio Franceschini)