Ha tenuto una conferenza stampa dal ritiro di Pinzolo. Non ha speso troppe parole su temi di calciomercato, ma qualche indicazione è stata lasciata intendere. Confermato ad esempio il desiderio di avere in rosa Juan Zuniga, che l’allenatore nerazzurro ha valorizzato a Napoli: “Quando arrivò dal Siena -ha dichiarato Mazzarri- tutti lo fischiavano perché non era considerato da Napoli, ora invece è uno dei migliori d’Europa. Quelle poi sono situazioni di mercato, che non competono a me a maggior ragione in questo momento“. A diretta domanda sugli ex napoletani, come lo stesso Zuniga ed Ezequiel Lavezzi, il mister ha risposto: “Io rispetto i ruoli. Di mercato ne parlo con la società, rispetto il ruolo vostro che fate le domande, così come Ausilio, Branca e il presidente sanno che questo per me è un punto chiave. Loro ad esempio non metteranno mai voce in capitolo sulla formazione, sul modulo. Io ci metterò la faccia sulle questioni tecniche, loro su quelle societarie. E’ un mio pensiero personale. Vorrei allenare i migliori al mondo, è normale. Loro risponderanno sul mercato e vi daranno le adeguate risposte“. Massimo Moratti ha lasciato aperto il file ‘top player’ per il calciomercato dell’Inter, e Mazzarri non se ne dispiace: “L’ho detto prima, se arriverà sarò contento. Ma non dipende da me. Un tifoso ieri mi ha chiesto lo Scudetto, gli ho detto un attimo, fatemi arrivare. E’ un discorso di tempo, voglio il rendimento massimale di questa squadra e ancora non lo so. Non posso fare proclami, ma non voglio nemmeno che la squadra soccomba con gli avversari. Voglio un calcio propositivo, che non molli mai e che abbia un’anima. Questo posso prometterlo, poi vedremo dove arriveremo“. In prima battuta invece il nuovo allenatore ha puntualizzato l’impatto con la squadra dopo le vacanze: “Ho fatto tanti dialoghi singoli come mia abitudine ma devo completare con 4-5 calciatori. Prima di fare il discorso collettivo alla squadra voglio conoscere a pelle i ragazzi singolarmente. I dialoghi che ho fatto sono stati sopra le migliori aspettative, ho avuto la sensazione di avere a che fare con professionisti seri che vogliono riscattare l’annata non andata bene. Ed è un’ottima base di partenza perché ci vogliono motivazioni forti. Noi allenatori dobbiamo dare un aspetto tattico ma anche sulle motivazioni, e quando non ci sono bisogna trovarle sotto terra. Non è il nostro caso perché qui c’è voglia di riscatto“. Tra una risposta e l’altra anche un’indicazione tattica riguardante Mateo Kovacic: perno centrale o trequartista? Mazzarri ha risposto: “E’ un giocatore che ho visto da lontano ma lo schiererò nella posizione in cui l’ho messo questa mattina. Deve stare più avanti, per sfruttare tutte le sue qualità. Deve andare al gol, al tiro, nelle zone nevralgiche e più importanti del campo. Deve giocare sull’inserimento, le qualità le ha già dimostrate“.