C’è un nome nuovo nel mirino dell’Inter. Il reparto in osservazione e che Walter Mazzarri vuole migliorare è quello difensivo: Campagnaro rappresenta sicuramente una bella addizione, ma Ranocchia è sempre in bilico perchè è cercato da tante società e potrebbe partire, Samuel ormai si trascina una carta d’identità che non può dare garanzie al 100% e per Chivu c’è sempre l’idea della rescissione, pur se il rumeno vuole restare in squadra. Così, un altro difensore serve: non è peraltro un mistero che i nerazzurri abbiano da tempo puntato Aleksandar Dragovic, l’austriaco che gioca nel Basilea e per il quale servono 8 milioni di euro. Resta lui in pole position, perchè ha esperienza internazionale maturata con una semifinale di Europa League raggiunta la scorsa primavera, gioca in Nazionale e il suo profilo piace a tante squadre per la fisicità unita a tecnica e senso della posizione. Tuttavia, la stampa russa apre a un’altra pista, che conduce a una vecchia conoscenza del calcio italiano: si tratta di Luis Neto, il portoghese che fino allo scorso gennaio ha giocato con il Siena, una scoperta della squadra toscana che poi in inverno lo ha ceduto allo Zenit San Pietroburgo, che lo ha pagato 6 milioni di euro.
Ora Neto, si dice, costa almeno il doppio; con 12 milioni lo si può portare a casa, anche se indiscrezioni raccolte in esclusiva da Tuttomercatoweb.com dicono che per il momento l’Inter non ha presentato alcuna offerta. Chissà: sappiamo bene che allo Zenit piace molto Andrea Ranocchia. Il difensore umbro non è stato dichiarato incedibile dalla società, anzi pare che Moratti ne abbia fissato il prezzo in 14 milioni di euro. Una cifra che la squadra allenata da Luciano Spalletti non avrebbe difficoltà a spendere; soprattutto perchè potrebbe essere un modo per mettere le mani su Ranocchia. Allora, che si possa fare lo scambio? Il prezzo del cartellino è simile, i due centrali sono anche coetanei (del ) e sembra che l’operazione di calciomercato sia stata disegnata apposta perchè si realizzi. Tuttavia restano da stabilire un paio di questioni: se lo Zenit abbia intenzione di privarsi di Neto, per il quale hanno investito sei mesi fa, e se Ranocchia voglia andare a giocare in Russia, una destinazione che molti italiani sembrano non gradire (l’ultimo caso è quello di Osvaldo, la cui cessione è rallentata dal fatto che la Russian Premier League non è la meta preferita dell’italo-argentino, pur se va detto che in quel caso è l’Anzhi che si è fatto maggiormente avanti e che il Daghestan non è certamente San Pietroburgo. Però, l’idea c’è: ora si vedrà se nei prossimi giorni verrà approfondita fino a diventare una vera e propria trattativa di calciomercato.