Trenta milioni di euro per Cesc Fabregas. Questa l’offerta che, dicono dall’Inghilterra, David Moyes avrebbe messo sul piatto per strappare il centrocampista del 1987 al Barcellona e portarlo a giocare nel Manchester United. Al Camp Nou è periodo di grandi cambiamenti: la società blaugrana ha investito tanti soldi nel colpo Neymar e già questa è una novità, perchè negli ultimi anni i catalani non hanno mai realizzato grandi colpi, di certo non così costosi. I top player con valutazione dai 40 milioni in su sono sempre stati lasciati agli altri: forte di una cantera tra le più organizzate e sviluppate al mondo, il Barcellona ha sempre investito sui suoi giovani, facendoli crescere e portandoli in prima squadra molto presto, per inserirli in un’intelaiatura ben precisa. Con la maglia blaugrana si gioca a “tiki taka” e verticalizzazioni fin da quando si hanno cinque anni: questo è il segreto del successo, e i grandi giocatori solitamente arrivano a distanza di anni (Thierry Henry nel 2007, David Villa nel 2010). Cesc Fabregas è una sorta di eccezione: per lui sono stati sborsati sì 40 milioni, ma il centrocampista è cresciuto nella Masia e voleva tornare a casa. Di fatto si è investito su un giocatore “locale”, non badando a spese perchè si era certi dell’inserimento in squadra. Invece, Fabregas ha steccato: l’acquisto si è rivelato sbagliato o comunque superfluo, perchè in un centrocampo che conta su Xavi e Iniesta, oltre che su un Sergio Busquets fondamentale per gli equilibri, l’ex Arsenal non ha mai trovato spazio, inutilmente dirottato in attacco a fungere da giocatore jolly, falso nove o esterno di manovra che fosse. Forse nell’idea di favorirne l’esplosione, il club ha addirittura rinunciato a Thiago Alcantara, considerato il futuro della squadra.
D’accordo che 25 milioni di euro sono tanti e che Mazinho, padre e procuratore, minacciava da anni di vendere il figlio se non avesse giocato, ma la mossa è innovativa e senza precedenti, perchè fino all’anno scorso i talenti della cantera non hanno mai abbandonato, se non quelli sui quali si era deciso di non puntare a prescindere. Forse a Barcellona si è aperta una nuova strada: ad esempio, il prestito di Gerard Deulofeu all’Everton deve essere letto nell’ottica di favorire lo sviluppo dei giovani attraverso esperienze importanti, perchè rimanere al Camp Nou significa rischiare che certi mostri sacri precludano la possibilità di giocare con continuità e quindi essere pronti nel momento in cui un Pedro Rodriguez dovesse tirare il fiato. Quello che qui interessa dire ad ogni modo è che il Manchester United punta Fabregas, che è disposto a elargire una grossa somma al Barcellona e che particolarmente interessata è l’Inter, visto che si parla in maniera sempre più insistente di un’idea prestito per i nerazzurri. Il punto è che i catalani sul loro centrocampista fanno un certo tipo di discorso: cederlo a titolo temporaneo non ha senso nel momento in cui è stato venduto un giovane che occupa più o meno lo stesso ruolo. Ecco perchè in questo momento i Red Devils sono favoriti, anche perchè l’eventuale cessione di Rooney porterebbe in dote un bel tesoretto da investire. Questo, sempre che Tito Vilanova dia l’ok alla partenza del suo numero 4; che potrebbe essere un modo per tentare l’assalto a Thiago Silva, discorso che tecnicamente non fa una piega se si pensa che a oggi il Barcellona ha soprattutto bisogno di blindare la sua difesa, e se Bartrà non è considerato pronto vale forse la pena di investire su un campione affermato che lo faccia crescere. L’Inter resta in corsa, osservando però da lontano l’evolvere della situazione.