L’Inter esordisce oggi nei quarti di finale di Guinness Cup; e c’è subito la possibilità di un derby, perchè il Milan è già qualificato nella stessa parte di tabellone. Intanto, stasera c’è il Chelsea: una partita piena di fascino, perchè dopo tre anni da quella notte di Madrid e delle lacrime, sue e di Marco Materazzi, e della Champions League dopo 45 anni, José Mourinho torna a incrociare il cammino dei nerazzurri, e per la prima volta lo fa da avversario. Partita dai grandi risvolti sentimentali quindi, ma anche dai temi tattici molto interessanti. C’è grande attesa: per scoprire il nuovo Chelsea dello Special One, che tornato a Stamford Bridge dopo sei anni, e la nuova Inter di Walter Mazzarri, che pian piano sta costruendo una propria identità tecnica e tattica. Si gioca alle 2, ora italiana: siamo a Indianapolis e il fuso orario costringe i tifosi alla levataccia per seguire i propri beniamini. 



Si aspettano ancora gli ultimi botti di calciomercato, ma intanto Mazzarri ha già le idee chiare. Il 3-5-1-1 che gli ha dato tante indicazioni positive a Napoli viene riproposto qui, e ci sono già delle soluzioni tattiche che stanno prendendo corpo. Per esempio, che Mauro Icardi è considerato l’attaccante titolare almeno finchè Diego Milito non rientrerà; e che dietro di lui il ruolo di trequartista è affidato a Rodrigo Palacio, pertanto sarà difficile vedere l’ex della Sampdoria e Ishak Belfodil insieme, se non in qualche spezzone di partita. A centrocampo Nagatomo sembra destinato a giocare a destra, a meno che da quella parte non arrivi un giocatore importante (che potrebbe essere Zuniga), a sinistra invece Alvaro Pereira deve provare a convincere Mazzarri delle sue qualità. Guarin per il momento gioca a centrocampo, da interno, che è la posizione che preferisce e sulla quale aveva avuto qualche diverbio con Stramaccioni; Cambiasso è il regista che deve anche fare da collante tra centrocampo e difesa, mentre Ricky Alvarez per il momento si prende il centrosinistra, potendo però giocare anche qualche passo più avanti oppure sull’esterno. In difesa le gerarchie sembrano essere stabilite: Ranocchia al centro a guidare il reparto, il fedelissimo Campagnaro sul centrodestra, Juan Jesus confermato sul centrosinistra. Questa è la nuova Inter: lavori ancora in corso, ma la struttura c’è. 



Ci sono i giovani Mbaye, Olsen e Capello (già in gol in amichevole contro il Trentino Team), ma ci sono anche dei veterani come Chivu e Samuel, riserve di lusso che troveranno spazio nel corso della stagione. Andreolli per la difesa, Jonathan ancora una volta vuole giocarsi il posto sulla destra mentre Belfodil è pronto a scalzare Icardi dalle gerarchie e Kuzmanovic si gioca le ultime speranze di conferma ad Appiano Gentile. 

Ovviamente i due infortunati dall’anno scorso: Javier Zanetti e Diego Milito, ma anche Diego Laxalt, Kovacic che non ha ancora recuperato dall’infortunio di inizio ritiro e Ruben Botta che si è rotto i legamenti ancora quando giocava nel Tigre e adesso è anche finito in orbita Livorno. 



C’è grande attesa anche per il Chelsea. Mourinho opta inizialmente per il 4-3-3: ci sono ancora alcuni dei suoi pretoriani del primo periodo, come Petr Cech e John Terry, o come Ashley Cole. Anche Essien, che lo Special One aveva voluto a Madrid e che ora torna a Stamford Bridge. Poi i nuovi: al centro dell’attacco c’è Romelu Lukaku, perciàò Mourinho continua nell’esperimento di dare responsabilità al belga tornato dal prestito al West Bromwich, dopo essersi già espresso su di lui dicendo che potrebbe scalzare Torres, come accade stasera. Hazard e Moses ai suoi lati, a centrocampo Ramires e il nuovo acquisto Van Ginkel (che era cercato da mezza Europa) saranno le mezzali, mentre dietro c’è Gary Cahill in mezzo con capitan Terry, Branislav Ivanovic continua a fare il terzino destro, dove ha dato prova di grande affidabilità. E’ una formazione ancora sperimentale: Mourinho ha a disposizione grandi giocatori e ne aspetta magari altri dal calciomercato, che potrebbe regalare addirittura Wayne Rooney. In quel caso partirebbe Demba Ba, già parzialmente fuori dal progetto tecnico dello Special One. 

Cambia il secondo portiere: è il veterano e nazionale australiano Mark Schwarzer, che prende il posto di Turnbull finito al Doncaster Rovers. Bertrand potrebbe essere il nuovo giovane lanciato da Mourinho, insieme a lui due giocatori fantastici come Oscar e Mata che però sono reduci dalla Confederations Cup e quindi non ancora al meglio, lo stesso dicasi per Fernando Torres che però non è entrato totalmente nelle grazie del manager portoghese. In più, quello che a oggi è il miglior acquisto del calciomercato estivo del Chelsea, Andre Schurrle.

Non è ancora rientrato dall’infortunio Marko Marin, che deve ancora dimostrare quanto vale da quando ha lasciato il Werder Brema. E’ rimasto a curarsi a Londra Kevin De Bruyne, così come Demba Ba che non ha seguito la squadra. Fuori anche David Luiz, reduce dalla Confederations Cup e non convocato per questo impegno.

 

 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 13 Guarin, 19 Cambiasso, 11 R. Alvarez, 31 Alvaro Pereira; 8 Palacio; 9 Icardi. All. Mazzarri

A disp: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 25 Samuel, 6 Andreolli, 26 Chivu, 33 Mbaye, 2 Jonathan, 17 Kuzmanovic, 90 Olsen, 7 Belfodil, 47 Capello

Indisponibili: J. Zanetti, Diego Laxalt, Ruben Botta, Milito

 1 Cech; 2 B. Ivanovic, 24 G. Cahill, 26 Terry, 3 A. Cole; 7 Ramires, 5 Essien, 16 Van Ginkel; 17 Hazard, 18 Lukaku, 13 Victor Moses. All. Mourinho

A disp: 22 Schwarzer, 34 Bertrand, 10 Mata, 11 Oscar, 9 Fernando Torres, 14 Schurrle

Indisponibili: David Luiz, De Bruyne, Marin, Demba Ba

 

Arbitro: Elfath (Stati Uniti)