Per ora, di Thohir a Milano c’è solo il fratello Garibaldi, che è pronto a definire gli ultimi dettagli per l’acquisto dell’Inter da parte del fratello Erick. Quest’ultimo aspetta l’ok definitivo per sbarcare nel capoluogo lombardo come il nuovo presidente della società nerazzurra. I tifosi dell’Inter aspettano novità importanti, in cuor suo anche Walter Mazzarri spera di ricevere qualche regalo dal nuovo proprietario, che – come ci ha ricordato Alfredo Mariotti – dovrebbe e potrebbe presentarsi alla società e ai tifosi con un acquisto importante. Ad esempio il tecnico livornese vorrebbe un tornante come Mauricio Isla che possa aumentare la qualità sulla fascia destra, mentre a centrocampo Radja Nainggolan potrebbe essere il calciatore giusto per garantire quell’esplosività e quella corsa che nel corso del precampionato si sono dimostrate decisamente deficitarie. Per parlare del calciomercato dell’Inter abbiamo intervistato in esclusiva per IlSussidiario.net l’ex difensore nerazzurro Francesco Colonnese.
Non è troppo tardi, ci sono ancora quindici giorni per fare calciomercato e credo siano un periodo di tempo sufficiente per acquistare giocatori giusti per Mazzarri.
Mancherebbe un esterno importante e il nome più caldo è quello di Isla… E’ il nome di più giusto, Isla è un giocatore sicuramente di livello e credo possa fare al caso del gioco di Mazzarri.
A centrocampo duello tra Nainggolan e Taider. Su chi punterebbe? Dovessi ragionare nell’immediato direi Nainggolan, perché è più pronto. Ma Taider è un altro giocatore davvero importante ed è giovane, ha decisamente più margini di miglioramento. In più, su Nainggolan ho dei dubbi.
Di che tipo? Secondo me non è adatto a giocare davanti alla difesa, è più un centrocampista abile negli inserimenti.
E’ d’accordo con chi parla di un rinforzo anche per l’attacco? Sì, chi la pensa così ha ragione. Purtroppo in attacco ci sono troppe incertezze, dal recupero di Milito all’esplosione o meno di Icardi e Belfodil.
Osvaldo sarebbe il nome giusto? Anche lui potrebbe non essere considerato una certezza per via di alcuni comportamenti discutibili fuori dal campo, ma come calciatore non si discute. (Claudio Ruggieri)