Secondo le ultime indiscrezioni di calciomercato, l’Inter nella prossima settimana vedrà l’entourage di Samuel Eto’o per formulare al giocatore l’offerta nerazzurra per un possibile clamoroso ritorno dell’attaccante a Milano. Samuel Eto’o vuole certamente andare via dalla sua attuale squadra, l’Anzhi Makhachkala, l’offerta presentata dal Chelsea del suo vecchio allenatore José Mourinho però non ha convinto molto il calciatore camerunense, che in cuor suo spera di tornare all’Inter anche per riabbracciare la famiglia che è rimasta a Milano nonostante il suo trasferimento in Russia. E’ chiaro però che tutto ha un prezzo, e quello dello stipendio di Eto’o non è certo piccolo. Dunque il giocatore dovrà valutare bene l’offerta dei nerazzurri, che certamente gli imporrebbe una riduzione piuttosto netta dell’ingaggio, e solo successivamente deciderà cosa fare nella prossima stagione. Di certo a Walter Mazzarri farebbe molto piacere avere a disposizione un attaccante dalle caratteristiche e le qualità dell’ex stella del Barcellona. Per parlare del calciomercato dell’Inter, e in particolare del possibile ritorno di Eto’o, abbiamo intervistato in esclusiva per IlSussidiario.net, l’ex giocatore e dirigente dell’Inter Luis Suarez.
L’ho visto poche volte in azione a Bologna, non ho potuto seguirlo da vicino. Ma mi hanno parlato molto bene di lui.
In che senso? Mi hanno parlato di un ragazzo di personalità, che potrebbe fare bene anche in una piazza difficile come quella nerazzurra.
Con lui si è chiuso il mercato in entrata? Penso e spero di no. L’Inter è ancora incompleta, mancano alcuni tasselli per completare l’organico di mister Mazzarri.
Magari un certo Samuel Eto’o? Difficile, sarebbe molto difficile il suo ritorno in Italia e all’Inter. Tutto dipenderà dal giocatore, che dovrà sicuramente abbassarsi l’ingaggio per rientrare nei parametri societari.
Rivorrebbe Eto’o in maglia nerazzurra? Devo dire la verità, sono molto scettico al riguardo.
Come mai? Bisogna vedere in che condizioni sia il giocatore, inoltre io ai ritorni non credo tanto. (Claudio Ruggieri)