Il Verona di Mandorlini ha già conquistato sei punti in tre giornate: considerando che nelle prime due ha affrontato sia Milan che Roma il saldo è sicuramente positivo. Il tecnico del club scaligero ha puntato su giocatori esperti della categoria soprattutto a centrocampo, dove il perno centrale è Massimo Donati; in attacco invece fiducia a Luca Toni mentre sugli esterni si alternano i protagonisti della promozione, Martinho e Juanito Gomez, con i nuovi acquisti come Bosko Jankovic. Il Verona ha a disposizione anche Juan Iturbe, gioiello argentino arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Porto. A proposito di argentini (anche se Iturbe è paraguayano di nascita, ma naturalizzato albiceleste) nell’Hellas gioca anche Ezequiel Cirigliano, un centrocampista che a molti ricorda Mascherano e che piace a molti club italiani. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, dietro i due acquisti del Verona ci sarebbe l’Inter. I nerazzurri avrebbero collaborato con il club scaligero nell’acquisto dei due calciatori che a San Siro non avrebbero trovato spazio immediato. Cirigliano è osservato da tempo dagli scout interisti: per ora la società ha preferito lasciare campo al Verona, ma non è da escludere che tra qualche mese decida di acquistare il ventunenne argentino. Dipenderà anche dal minutaggio del giocatore, che per ora è la riserva di Donati. L’Inter monitorerà anche Iturbe: negli ultimi giorni di mercato si è anche parlato di un suo possibile arrivo alla corte di Mazzarri. Il paraguaiano è un classe 1993 molto tecnico, per adesso la sua giovane età ha fatto riflettere i nerazzurri che hanno preferito non accettare un’altra scommessa. Ma lui come Cirigliano sarà monitorato in questa stagione: un’annata importante con il Verona potrebbe aprire loro la porta del Meazza. L’Inter potrebbe aver trovato l’erede di Cambiasso, ovvero Cirigliano, che però nelle prime giornate non ha trovato molto spazio. Iturbe dovrà invece lottare per trovare spazio come attaccante esterno, anche se può giocare anche come seconda punta. A molti ricorda il Pocho Lavezzi, uno che è diventato grande proprio con Mazzarri.
(Claudio Ruggieri)