Genoa Inter 0-1, ed è la vendetta di Gian Piero Gasperini sui nerazzurri che sono alla terza partita consecutiva senza vittoria (due sconfitte e un pareggio). Il terzo posto si allontana: la notizia positiva è il pareggio del Napoli, ma adesso i punti di ritardo sono 11 e soprattutto sono 8 quelli dalla Fiorentina quarta. Per il Grifone una vittoria importante per allontanare ancor più lo spettro della retrocessione, ora +9 sul terzultimo posto e anzi la zona europea che si potrebbe decisamente avvicinare, anche se non sarà facile.
L’Inter dopo essere andato vicono al gol con Milito che al 22′ minuto del secondo tempo non riesce a ribattere in porta una ribattuta di Perin e con Palacio al 36′ minuto della ripresa con Palacio è il Genoa ad andare in vantaggio. Calcio d’angolo e colpo di testa di Antonelli, che mette dentro. Brutto colpo per i neroazzurri che ora devono recuperare a 7 minuti dalla fine della partita.
La partita di Marassi resta in parità ma l’Inter ha avuto tre grosse occasioni per passare in vantaggio, pur su un terreno inzuppato dalla pioggia. Al 10′ Cambiasso lancia bene Jonathan che si mangia la fascia ed invola in area, il suo destro è potente sul primo palo ma Perin si supera e devia in corner. Al 18′ ancora Jonathan: Milito lo pesca in area con un bell’assist ma il brasiliano non calcia al volo, e il suo controllo permette a Cofie di recuperare ed intervenire in scivolata, deviando il tiro un pò tardivo. Al 24′ Cofie sbaglia il passaggio orizzontale sulla propria trequarti, Palacio ne approfitta e parte a razzo verso la porta, ma il suo diagonale di sinistro fa la barba al palo alla sinistra di Perin. Nel frattempo è uscito Ricky Alvarez che si è fatto male ad un ginocchio: dal 21′ dentro Kovacic.
Comunicate le formazioni ufficiali di Genoa-Inter, partita valida per la ventesima giornata del campionato di Serie A. 1 Perin; 3 Antonini, 4 De Maio, 15 Marchese; 20 Vrsaljko, 14 Cofie, 69 Sturaro, 91 Bertolacci, 13 Antonelli; 18 Fetfatzidis; 11 Gilardino. A disposizione: 53 Bizzarri, 32 Donnarumma, 2 Sampirisi, 8 Biondini, 9 Stoian, 16 Calaiò, 26 Centurion, 29 De Ceglie, 44 Sokoli, 77 Konate, 78 Tozser, 99 Pierre- Allenatore: Gian Piero Gasperini 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 17 Kuzmanovic, 19 Cambiasso, 55 Nagatomo; R. 11 Alvarez; 8 Palacio, 22 Milito A disposizione: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 4 Zanetti, 6 Andreolli, 10 Kovacic, 13 Guarin, 16 Mudingayi, 20 Botta, 21 Taider, 23 Ranocchia, 25 Samuel Allenatore: Walter Mazzarri
Il Genoa è assolutamente intenzionato a tornare alla vittoria e con un Inter non al meglio della condizione, i tre punti sono più che a portata. Il Genoa di Gasperini punta molto sullo sviluppo delle azioni sulle fasce, quindi sugli esterni d’attacco e su quelli di centrocampo che dovranno creare la superiorità in fase offensiva e contribuire a costituire una diga efficiente in copertura. Anche l’Inter punta molto sugli esterni ma Mazzarri preferisce concentrare il gioco sugli esterni della linea mediana che hanno il ruolo di servire l’unica punta che potrebbe essere rappresentata da Milito.
Stando ai valori espressi dalla classifica la vittoria degli ospiti è il risultato che ha maggior probabilità di verificarsi, anche se la differenza tra le due quote non è poi così significativa. I quotisti della Snai hanno deciso per una vittoria dei padroni di casa a 3,60, per il pareggio 3,40 e per un successo nerazzurro a 2,00. Ci sono alcune giocate in chiave parziale/finale che risultano particolarmente interessanti: l’X-1 è dato a 7,50, la X-2 a 4,25, mentre il 2-2 è quotato a 3,15. Se avete intenzione di indovinare il totale delle reti alla fine dei novanta minuti, rivolgete la vostra attenzione alla “Somma gol finale” 2 e 3 che moltiplicano il vostro bottino rispettivamente per 3,30 e 3,90. Pensate che oggi sia il vostro giorno fortunato? Allora puntate sul risultato finale: l’1-1 è dato a 6,00, mentre l’1-2 è quotato a 8,00.
La Serie A torna in campo e inaugura il girone di ritorno. Ventesima giornata: il programma si è aperto ieri e oggi prevede, tra le sfide delle ore 15, Genoa-Inter. All’andata i nerazzurri si erano imposti per 2-0; stavolta le cose potrebbero essere diverse, perchè nel frattempo il Grifone ha cambiato allenatore e si è risollevato in classifica, fino a uscire forse completamente dalla zona retrocessione e coccolando anzi posizioni europee, pur se il distacco dal quinto posto è ancora importante. Dall’altra parte un’Inter che ha 32 punti e occupa il quinto posto: rispetto allo scorso anno ha girato alla boa di metà stagione con tre punti in meno, ma poi il ritorno era stato drammatico. Ci sono tutti i presupposti per migliorare quota 54, quella toccata da Andrea Stramaccioni; per capire se basterà per tornare in Europa bisognerà aspettare i risultati delle altre, anche perchè nel frattempo i nerazzurri hanno calato la loro intensità e la loro produzione in termini di punti. Qualche episodio sfavorevole, ma anche un po’ di confusione tattica e un gioco non ancora perfettamente definito e che spesso è sfociato in prestazioni non all’altezza di blasone e rosa. I precedenti tra le due squadre sono tanti: solo a Genova se ne sono giocati 63, con l’Inter che è sotto nel bilancio avendo vinto in 18 occasioni contro le 23 dei rossoblu (22 i pareggi). L’ultima è finita 0-0: era il maggio del 2013, fine stagione con pochi obiettivi rimasti per entrambe le squadre. L’ultima vittoria dell’Inter è un 1-0 nel dicembre del 2011, mentre il Genoa non riesce a battere i nerazzurri a Marassi addirittura dal novembre del 1994, quando era finita 2-1 (da allora due pareggi e quattro sconfitte). C’è anche un precedente recente ricco di gol: il primo aprile del 2012 segnò l’esordio di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’Inter (e di Fredy Guarin in campo), si giocò a San Siro e finì 5-4 per i padroni di casa, con tripletta di Diego Milito e reti di Samuel e Mauro Zarate. Per il Grifone andarono in gol Gilardino (doppietta) e Palacio, e in quella partita furono assegnati ben quattro calci di rigore (tre al Grifone). Quel precedente è utile anche per presentare alcuni dei tanti doppi ex di questa sfida: lo è tuttora Rodrigo Palacio, portato in Italia dal Genoa e al secondo anno con la maglia nerazzurra. Lo è tuttora anche Diego Milito, che sotto la Lanterna contribuì alla promozione in Serie A del 2005, ma a seguito della retrocessione d’ufficio in Serie C fece ritorno in Argentina, per poi tornare nel 2008-2009 quando segnò 24 reti. Dal 2009 gioca nell’Inter: ha centrato il Triplete da protagonista, ma ha anche vissuto un periodo buio iniziato con tanti infortuni che ne hanno limitato il rendimento nelle stagioni seguenti. Ed è ancora presente a Genova Gian Piero Gasperini: eroe della promozione in A del 2007, ha riportato i rossoblu in Europa, è stato esonerato dal presidente Enrico Preziosi ma richiamato a sostituire Fabio Liverani dopo la sesta giornata. Con l’Inter andò male: subito la sconfitta in Supercoppa Italiana, poi una caduta intera in Champions League e un inizio a singhiozzo in campionato prima dell’esonero lampo. Altri doppi ex sono Andrea Ranocchia, Christian Panucci, Fabio Galante, Zé Elias, Sebastien Frey, Thiago Motta (altro giocatore passato all’Inter nel 2009 dopo essere stato protagonista sotto la Lanterna), Hernan Crespo che però in Liguria ha giocato solo sei mesi, Mattia Destro. Curioso il caso di Leonardo Bonucci, che è a tutti gli effetti un doppio ex ma con l’Inter ha collezionato appena quattro presenze e dal Genoa è solo passato senza mai esordire.
Con il ritorno di Gian Piero Gasperini sono cambiati gli orizzonti in casa Genoa. La squadra aveva ottenuto appena 4 punti con Fabio Liverani, scelta di pancia di Enrico Preziosi poi sconfessata: forse troppo presto per far esordire un tecnico senza esperienza in una piazza comunque storica e importante. Dopo l’unico sussulto del derby vinto trionfalmente si è tornati all’antico: a volte funziona, e ha funzionato qui. Gasperini ha riportato il Genoa dove lo aveva lasciato: a cavallo delle due metà della classifica, più vicino all’Europa che alla zona salvezza, con un gioco che a tratti si inceppa ma che è comunque brillante e votato all’attacco. Lo dimostrano le cifre: 14 gol nelle 13 giornate allenate dal tecnico. Soprattutto è stata blindata la difesa, che nelle due stagioni precedenti aveva fatto acqua; anche in questa stagione si era iniziato male con 10 reti subite in 6 giornate, con Gasperini sono 18 in 16 partite e peraltro nell’ultimo impegno il Grifone ne ha subite 4 dall’irresistibile Roma casalinga. Le ultime cinque del Genoa hanno comunque fatto registrare una frenata: solo 4 punti, con la vittoria ritrovata contro il Sassuolo dopo un digiuno che durava da cinque incontri. Adesso si parla sempre di salvezza, ma con un Gilardino formato Mondiale e qualche operazione di calciomercato (fuori Manfredini e Lodi, dentro Cabral e probabilmente Burdisso) la permanenza in Serie A si preannuncia tranquilla. L’Inter per il momento non ha convinto appieno: l’arrivo di Walter Mazzarri aveva portato entusiasmo in un ambiente vessato dall’anno buio di Stramaccioni. L’inizio è stato promettente: due gol subiti nelle prime cinque partite, tutte vinte tranne quella contro la Juventus. Poi l’inversione di tendenza: da allora, e parliamo di 14 turni, i nerazzurri hanno vinto appena quattro partite, pareggiandone sette e perdendone tre. In più, i gol subiti sono aumentati esponenzialmente (21 in 14 giornate) mentre è calata la produzione offensiva (23, contro i 15 nelle prime 5 giornate). Da miglior attacco si è passati al quarto; da una proiezione da scudetto si è arrivati al quinto posto (insieme al Verona), con il quarto che però dista 5 punti, il terzo 10 e il primo addirittura 20. Esauriti i sogni scudetti, per l’Inter si tratta di provare a rientrare in Europa: intanto però bisogna definire le vicende societarie, perchè l’arrivo di Erick Thohir per il momento non ha ancora portato frutti e non è ben chiaro quali siano le mosse dell’immediato futuro ad Appiano Gentile. Anche il calciomercato latita, tra nomi irrealistici e altri (D’Ambrosio) che forse non cambieranno gli orizzonti immediati della squadra. Ad ogni modo la squadra sembra più quadrata rispetto allo scorso anno e sembra anche creare molte più occasioni da rete; manca però la giusta finalizzazione per essere davvero competitivi, magari anche per il playoff di Champions League che rimane alla portata. Vedremo se il Genoa riuscirà a far valere il fattore campo e si prendere una vittoria di prestigio, oppure se saranno i nerazzurri a vincere una partita in trasferta (sarebbe la quarta) riprendendo così una marcia che peraltro si è interrotta subito in Coppa Italia, causa la sconfitta contro l’Udinese. Non resta quindi che dare la parola al campo: la diretta di Genoa-Inter sta per cominciare…
Marcatore: 83′ Antonelli
Perin; Antonini, De Maio, Marchese, Vrsaljko, Cofie, Sturaro (72′ De Ceglie s.v.), Bertolacci, Antonelli; Fetfatzidis (76′ Konaté), Gilardino (85′ Calaiò). A disp.: Bizzarri, Donnarumma, Sampirisi, Biondini, Stoian, Tőzsér, Centurión, Sokoli, Pierre. All. Gasperini.
Handanović; Campagnaro, Rolando, Juan Jesus (84′ Botta); Jonathan, Kuzmanović (63′ Guarín), Cambiasso, Nagatomo; Álvarez (21′ Kovačić); Palacio, Milito. A disp.: Carrizo, Castellazzi, Samuel, Ranocchia, Andreolli, Zanetti, Mudingayi, Taïder. All. Mazzarri.
Arbitro: Rizzoli
Marcatori: 83′ Antonelli (G).
Ammoniti: Cofie (G), Vrsaljko (G), Bertolacci (G), Sturaro (G), Juan Jesus (I)