L’Inter ha aperto il 2014 con la sconfitta contro la Lazio; al di là della classifica, in corso Vittorio Emanuele hanno iniziato a chiedersi in che modo migliorare una rosa che sta accusando fatica e scarsa adattabilità a certe situazioni. Questione di equilibrio, dice Walter Mazzarri: due attaccanti in campo vanno supportati da un centrocampo tosto, perciò in questo momento non ci si può permettere questo tipo di soluzione. La sensazione è che il tecnico livornese stia aspettando il ritorno in grande stile di Milito per arretrare Rodrigo Palacio, così da avere una punta che fa lavoro di sacrificio e copertura, cosa che fino a oggi ha dovuto evitare. Il Principe però ha già 34 anni, e sono in aumento le probabilità che al termine della stagione lasci la Pinetina per fare ritorno al Racing Avellaneda, la squadra nella quale si è affermato come attaccante di livello internazionale. La soluzione in casa c’è e si chiama Mauro Icardi: l’Inter ha investito molto su di lui, peccato che le vicende da social network abbiano infastidito non poco la società, che ora sta valutando se davvero possa essere lui il bomber del futuro. Così vengono sondate altre piste: si parla sempre di giovani perchè il budget è quello che è; giovani però che, almeno stando alle analisi e ai report, possono diventare grandi in futuro. Un esempio? Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, l’Inter sta seguendo con estrema attenzione Hervin Ongenda. E’ un attaccante del 1995 che gioca nel , aggregato alla prima squadra: non è un caso che Laurent Blanc lo abbia voluto tenere nella sua rosa pur impiegandolo con il contagocce. Vuole, l’ex CT della Francia, che il ragazzo cresca all’ombra di Zlatan Ibrahimovic e Edinson Cavani, due dai quali si può imparare anche solo guardandoli in allenamento e carpendo qualche segreto. Proprio lo svedese aveva mostrato il suo sincero apprezzamento quando, eravamo in estate, Ongenda aveva risolto entrando dalla panchina la Supercoppa contro il Bordeaux: dentro al 72′ con i parigini sotto 1-0, gol nel giro di 10 minuti e infine vittoria per 2-1. “E’ un ottimo giocatore, è intelligente e ha un talento sopra la media”, queste le parole del suo allenatore. Il PSG lo aveva notato nel 2007, nel corso di un torneo in Spagna nel quale aveva segnato 18 gol in 8 partite; inserito nell’accademia, al primo anno era stato in grado di segnare più di 200 gol. Quest’anno, come detto, gli spazi sono stati pochi:
In campionato quattro apparizioni (con due assist) per 190 minuti totali, poi un paio di presenze nella Youth League, ovvero la Champions League delle formazioni giovanili. In passato alcune squadre inglesi avevano provato ad acquistarlo (su tutte il Manchester United), ma il PSG ha resistito. Tuttavia, per questa metà di stagione i transalpini potrebbero anche decidere di darlo in prestito, magari con diritto di riscatto; dovessero esserci le condizioni per acquistare un attaccante di riserva più esperto per la campagna in Champions League chissà, la soluzione potrebbe essere questa. L’Inter sogna, anche perchè per caratteristiche tecniche (meno per quelle fisiche) Ongenda ricorda molto da vicino Ronaldo (il Fenomeno), in particolare per la capacità di tagliare le difese palla al piede. In più sa partecipare attivamente alla fase offensiva, cosa che a un allenatore non dispiace mai. Walter Mazzarri con i giovani non ha mai avuto un particolare feeling; ma, se è vero che Erick Thohir starebbe già pensando alla separazione (clicca qui per approfondire), allora la pista per il talentino del PSG potrebbe essere più aperta del previsto.
(Claudio Franceschini)