In occasione del calciomercato di riparazione del prossimo gennaio tornerà di moda il nome di Paul José Mpoku, centrocampista della nazionale belga Under-21. Il talentuoso classe 1992, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe conteso da Inter e Napoli, big di Serie A che necessitano di nuovi innesti a centrocampo. Il club partenopeo segue il 22enne calciatore offensivo dalla scorsa estate mentre i nerazzurri sarebbero una “new entry” nella corsa al giocatore in questione. A favorire il trasferimento in Italia il contratto dello stesso Mpoku che scadrà fra pochi mesi e precisamente il prossimo 30 giugno del 2015. Partenopei e meneghini si daranno quindi battaglia a suon di offerte milionarie: chi la spunterà?



Nel turno infrasettimanale di questa sera ci sarà una grande sfida a San Siro tra i nerazzurri di Mazzarri e la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. La Gazzetta dello Sport ha parlato di prova del nove per entrambi i tecnici che saranno osservati attentamente da Thohir, patron indonesiano dell’Inter. Infatti Mazzarri dovrà convincere contro una squadra in piena corsa per il terzo posto e ben guidata da un allenatore, Mihajlovic, che viene stimato dai dirigenti dell’Inter. Dovesse spuntarla il serbo metterebbe nei guai il rivale ma soprattutto aumenterebbe le proprie quotazioni in vista della prossima stagione.



Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa ha parlato anche del suo futuro che potrebbe avere tinte neroazzurre. Proprio domani i blucerchiati andranno a San Siro per affrontare il club di Walter Mazzarri. Proprio al posto dell’allenatore ci potrebbe essere proprio Sinisa Mihajlovic che ha sottolineato in conferenza stampa: “Sono molto legato ai colori neroazzurri, sono stato accolto benissimo dal club, una grande famiglia. Mi dispiace di non ritrovare Moratti presidente in prima linea. Era un simbolo esemplare della passione sportiva. L’Inter nel mio futuro? A chi non piacerebbe? Io ho grande rispetto di chi è al momento sulla panchina neroazzurra e di tutti i miei colleghi. Al momento penso solo alla Sampdoria“.



Anche l’Inter, come molte altre società italiane, si sta spostando sul mercato sudamericano per puntare su giovani talenti per il futuro. Nella lente di ingrandimento c’è il centrocampista Nahitan Nandez, classe 1995 talento delle giovanili del Penarol di cui Paolo Montero è Direttore tecnico proprio del settore giovanile. Il ragazzo è stato promosso in prima squadra lo scorso marzo per far fronte a diversi infortuni e imponendosi subito all’attenzione del calcio europeo. E’ nato trequartista e poi si è adattato a giocare spesso come volante con tecnica e dinamismo. Può essere un affare per il futuro, ma già per il presente.

Andrej Kramaric è un giocatore di grande talento, attaccante classe 1991 che è seguito da Inter, Milan, Verona e Atalanta. Il calciatore ha un contratto in scadenza nel 2015, anche se c’è un opzione di rinnovo. Kramaric ha parlato ai microfoni di FcInterNews.it: “Mi piace molto il calcio italiano. C’è qualità e tanti giocatori famosi, ma non posso dire che ci sia un club che preferisco al momento. Parlo molto con Kovacic che mi racconta del vostro paese“. Il calciatore ha raccontato anche del suo ruolo in campo: “Faccio fatica a parlare di me stesso. Non sono un attaccante che sta fermo ad aspettare il pallone. Cerco di stare sempre in mezzo al gioco. Non ho un idolo in particolare, ma mi piace ovviamente il migliore, Leo Messi“.

Continua a tenere banco in casa Inter la situazione riguardante il futuro di Walter Mazzarri. Ieri il presidente nerazzurro Erick Thohir ha voluto ribadire per l’ennesima volta la propria fiducia nel tecnico livornese, ma è anche vero che lo stesso indonesiano si attende risultati e buon gioco. Ecco perché, se nelle prossime gare l’Inter non dovesse svoltare, o peggio ancora, dovesse nuovamente capitolare, a quel punto si potrebbe seriamente pensare ad un cambio della guardia. Difficile individuare un allenatore da Inter sul mercato, ma secondo La Gazzetta dello Sport non va affatto sottovalutata la posizione di Stefano Vecchi, tecnico della Primavera che ha ottenuto sette vittorie su sette gare in stagione. Il precedente Stramaccioni è pericoloso ma è anche vero che “Strama” si sta decisamente rifacendo quest’anno alla guida dell’Udinese. C’è poi l’idea Zenga così come quelle firmate Leonardo e Mancini, mentre a giugno attenzione a Simeone e Mihajlovic.

Manca davvero poco per il rinnovo del contratto di Andrea Ranocchia. Il centrale di difesa nonché capitano dell’Inter ha l’accordo in scadenza al 30 giugno dell’anno prossimo, ma il prolungamento sembrerebbe solamente una formalità, una mera questione burocratica. Lo ha spiegato lo stesso giocatore, intervistato dai microfoni di Sky Sport nelle scorse ore: «Rinnovo? E’ solo una questione burocratica, firmerò a breve». Tutto è già stato stabilito quindi e l’accordo fra l’ex calciatore del Genoa e i vertici di corso Vittorio Emanuele, è stato raggiunto mesi orsono, in occasione della finestra di trattative della scorsa estate durante la quale lo stesso Ranocchia è stato “investito” del titolo di nuovo capitano dell’Inter. Il giocatore ha parlato anche del momento che sta vivendo la squadra meneghina: «Stiamo creando un gruppo unito, pronto a lottare per i propri obiettivi con il giusto mix di giovani ed esperti. Stiamo migliorando e dobbiamo continuare così, già contro la Sampdoria. Quella di Cesena è una vittoria che ci voleva perché dà morale e alleggerisce la classifica, dandoci uno spirito diverso per le prossime partite».

Interverrà sul calciomercato di gennaio per rinforzare la squadra. Fra i reparti che necessitano di maggiore innesti vi è senza dubbio l’attacco, e attenzione anche al centrocampo se dovesse partire qualcuno, leggasi Kuzmanovic su tutti. Intervistato sulla finestra di gennaio, il patron Erick Thohir ha accennato al mercato che verrà, senza però sbilanciarsi eccessivamente. Ecco le parole del tycoon indonesiano rilasciate a Tribunenews e riportate da FcInterNews.it: «A fine novembre valuteremo i punti di forza e i punti deboli. A quel tempo sarà più evidente dove e come si dovrà intervenire nel mercato. Ma non ho mai fatto nomi. In estate, ad esempio, servivano innesti di quantità in mezzo al campo e sono arrivati Gary Medel e Yann M’Vila. I nuovi devono essere funzionali all’idea di squadra, altrimenti non servono».