Siamo convinti che Erick Thohir sia un manager moderno che vorrebbe affiancare i risultati imprenditoriali a quelli sportivi. Ha rivoltato l’Inter come un calzino dal punto di vista mangeriale inserendo dirigenti stranieri provenienti da realtà importanti come il Manchester United, sta cercando di inculcare una mentalità internazionale anche nel modo di scegliere i rinforzi per la squadra, non a caso sono arrivati diversi calciatori dalla Premier League, da Medel a Vidic senza dimenticare Osvaldo. Per ora mancano i risultati visto che l’Inter di Mazzarri in undici giornate di campionato ha perso già quattro volte e si trova a dodici punti dalla prima in classifica e cinque punti dal terzo posto. Nelle prossime due giornate la squadra nerazzurra giocherà contro il Milan nel derby milanese e contro la Roma. C’è un altro dato sconfortante che riguarda l’Inter di Mazzarri: secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, lo stadio San Siro, sponda nerazzurra, continua ad avere un pericoloso abbassamento di presenze. I tifosi, soprattutto quelli da tribuna, sono stanchi di un non gioco e delle mancate vittorie, ma soprattutto dell’atteggiamento di un tecnico che ad ogni ‘defaillance’ trova sempre una scusa. In questo momento all’Inter, più che al gioco, manca l’entusiasmo, elemento basilare per arrivare alle vittorie. Thohir è tentato dal ribaltone, il colloquio con Moratti ha sicuramente aumentato le tentazioni del presidente indonesiano che da un lato pensa alla situazione economica del club dall’altro ai risultati sportivi. Tanti i nomi dei possibili traghettatori, spicca quello di Walter Zenga, ex portiere e idolo nerazzurro, attualmente libero dopo l’ultima esperienza all’Al-Jazira. Perché Zenga è l’uomo giusto per questa Inter? L’ex idolo della curva nerazzurra ha già allenato in Italia, prima a Catania, una grande esperienza, poi a Palermo dove però non è riuscito a convincere Zamparini a tenerlo fino al termine del contratto. Ha girato molto all’estero, conosce bene l’inglese ed è un particolare da non trascurare, ma soprattutto porterebbe entusiasmo. Sì, la piazza nerazzurra vibrerebbe di passione con Walter Zenga, d’altronde sono anni che i tifosi dell’Inter chiedono più “interismo” all’interno della società. Zenga sarebbe quell’allenatore-tifoso che riempirebbe lo stadio, porterebbe una scintilla positiva in un ambiente evidentemente depresso in questo momento, aumenterebbe la voglia dei giocatori a dare il massimo. E’ vero, ci sono altri allenatori con un curriculum più ricco, da Mancini a Spalletti, ma Zenga al momento è l’uomo giusto per riaccendere la luce. Certo, l’ex Uomo Ragno non arriverebbe a Milano solo per lavorare sei mesi prima di lasciare la panchina a qualcun altro (Mihajlovic?), in fondo in caso di ottimo rendimento perché non confermare Zenga in panchina? E’ un sacrificio che in questo momento si può e si deve fare. Per il bene dell’Inter.
(Claudio Ruggieri)