E’ stato presentato oggi alla stampa Roberto Mancini, nuovo allenatore dell’Inter. Il tecnico di Jesi subentra a Walter Mazzarri e avrà un contratto di due anni e mezzo. Mancini torna così all’Inter, società che aveva lasciato nel 2008 dopo tanti successi. Tante aspettative, tanto consenso da parte dei tifosi nerazzurri, che hanno accettato di buon grado il suo ritorno. Le speranze che l’Inter possa ritornare grande e magari già questa stagione centrare l’obiettivo della Champions League sono concrete? Come si muoverà il presidente Erick Thohir? Per parlare di tutto questo abbiamo sentito Mario Corso, grande bandiera nerazzurra della mitica Inter degli anni ’60. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Mancini non promette la bacchetta magica: i tifosi cosa diranno? Credo che come in tutte le cose ci voglia tempo, mi sembra normale. Mancini dovrà lavorare in tranquillità prima di ottenere risultati importanti.
Però ha detto pure che vuole vincere, quanto tempo ci vorrà? Mancini ha già dimostrato in passato di avere tutte le capacità per guidare al meglio una grande squadra. Credo proprio che sia la scelta giusta. Aveva già fatto molto bene all’Inter portandola a vittorie importanti.
Bisognerà investire tanti soldi, Thohir lo accontenterà? Penso di sì, Mancini avrà ricevuto tutte le garanzie necessarie per costruire un progetto vincente. Credo che arriveranno due-tre acquisti.
Ma non rischia di essere una ‘minestra riscaldata’? No, non sono d’accordo, le sue qualità come allenatore sono indiscutibili.
Che tipo di allenatore è Mancini? Un tecnico moderno, che riesce sempre ad avere il rapporto giusto con i giocatori. Un allenatore con grande conoscenze e anche un vero leader, che sa trascinare la squadra nei momenti giusti.
L’esperienza inglese quanto lo aiuterà? Direi molto, ha fatto molto bene in Premier League e anche in Turchia, conquistando molti successi.
Intanto pare che nel suo staff non ci sarà più Beppe Baresi dopo trentasette anni in nerazzurro… E’ normale che un allenatore si porti dietro gli uomini del suo staff. Quanto a Beppe Baresi, magari rimarrà all’Inter con qualche incarico diverso.
Lei cosa pensa di Mancini al di là del calcio? Non so, non lo conosco fino in fondo. Mi sembra una persona socievole, tranquilla.
Le piace come nuovo allenatore nerazzurro? Mi dispiace per Mazzarri, non metto in dubbio il suo lavoro ma nel calcio contano i risultati. Mancini ha vinto tanto nell’Inter, potrà far tornare la squadra a vittorie di prestigio. Mi sembra una scelta proprio azzeccata. (Franco Vittadini)