Milan-Inter, il derby di Milano che va in scena domenica sera allo stadio Meazza, sarà anche la partita del ritorno di Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra. Un derby che sarà fondamentale per l’Inter per rilanciarsi nella classifica della Serie A, per riprendere la corsa verso il terzo posto che al momento appare piuttosto difficile. C’è grande curiosità per vedere cosa sia stato capace di fare Mancini in questi giorni: poco tempo a disposizione, ma di certo è già tornato l’entusiasmo grazie all’arrivo dell’allenatore cui sono legati tanti successi, mai dimenticati dalla tifoseria nerazzurra, al pari dello scudetto dei record della stagione 1988-89. C’era Giovanni Trapattoni come allenatore, tra i giocatori una mezz’ala di classe di nome Gianfranco Matteoli, dal 1986 al 1990 all’Inter e ora responsabile del settore giovanile del Cagliari. Abbiamo sentito proprio lui sul derby dal punto di vista interista. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cosa pensa di Mancini, potrà dare la svolta all’Inter in questo campionato? Mancini è stato mio compagno di squadra alla Sampdoria, da giocatore aveva una classe cristallina. Era un trascinatore. Un allenatore come lui potrebbe essere in grado di migliorare la situazione dell’Inter.
Potrebbe farsi sentire già da questo derby? Secondo me in un derby conta poco tutto questo, il derby è una partita a sé.
Il modulo nuovo sarà il 4-3-1-2, potrà aiutare l’Inter a giocare meglio? Non mi soffermerei tanto sui moduli, non sono queste cose che decidono le partite. L’importante è mandare in campo in ogni partita i calciatori migliori. Non è tanto il singolo a cambiare il corso di una partita, a meno di casi clamorosi, giocatori veramente al di sopra della media. E’ sempre la squadra nel suo assieme a poter decidere un incontro.
Il suo Cagliari a settembre ha inferto una lezione di calcio all’Inter a Milano… In quella partita il Cagliari giocò proprio bene: quando è in giornata sa veramente fare ottimo calcio, come ad Empoli. L’Inter fu messa nettamente sotto e non uscì molto bene da quella partita…
Il suo pronostico? Penso che il risultato finale potrebbe essere un pareggio.
Lei vinse lo scudetto dei record nel 1989, che ricordi ha di quella stagione e di quei derby? Dei due derby mi ricordo che uno lo vincemmo, mentre l’altro lo pareggiammo ma meritavamo di vincere. Mi ricordo molto di quella stagione esaltante. La società fu di grande aiuto per arrivare a questo traguardo così prestigioso al rapporto con Trapattoni. Un grande allenatore, un grande uomo, una persona straordinaria. C’erano campioni come Matthaus e Brehme che poi vinsero i Mondiali a Italia ’90 e tanti giocatori della nostra Nazionale. Fu la forza della squadra a farci arrivare a quello scudetto dei record. (Franco Vittadini)