La corsa al posto di vice allenatore dell’Inter è ancora aperta, dopo il ‘gran rifiuto’ di Daniele Adani. Secondo le recenti notizie i candidati più caldi sono tre: Vincent Candela, Alberto Bollini (attualmente secondo di Pioli alla Lazio) e Nasser Larguet, allenatore franco-marocchino di 56 anni con capacità anche da direttore tecnico. Attenzione però ad una pista ulteriore: quella che porta ad un vecchio amico di Mancini ovvero Gianluca Vialli. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da ilsussidiario.net, l’Inter potrebbe provare a convincere l’ex attaccante ad entrare in società al fianco dell’ex compagno di scorribande alla Sampdoria. Lo stesso Vialli, nel video di auguri per i 50 del Mancio pubblicato da Sky, ha dichiarato: “Ho il sospetto che tante cose le faremo insieme“. Semplici “fatti loro” o si può leggere un’allusione ad un prossimo futuro insieme all’Inter? In fondo Vialli è rimasto in ottimi rapporti con Mancini ed è un uomo che di calcio capisce eccome, avendolo vissuto sia da giocatore che da allenatore. E’ vero che l’ex attaccante della Nazionale non allena dalla stagione 2001-2002 (Watford dopo due stagioni al Chelsea): anche per questo è difficile pensare ad un semplice ruolo di vice alle spalle di Mancini. Vialli potrebbe entrare nei quadri dirigenziali dell’Inter per supportare il lavoro del mister sul campo ed ampliare gli orizzonti societari fuori; una sorta di consulente internazionale che potrebbe occuparsi di pubbliche relazioni e calciomercato, in particolare nell’area britannica avendo vissuto in Inghilterra per più anni. Senza dimenticare che al momento nell’organigramma nerazzurro il posto che era di Marco Branca non è stato riempito. Come Adani anche l’ex sampdoriano potrebbe scegliere di rimanere un “semplice” opinionista di lusso, il richiamo del ‘gemello del gol’ oltre a quello del campo e di una società prestigiosa come l’Inter potrebbero però avere un fascino non indifferente. La corsa si diceva resta aperta, un uomo d’area come Vialli potrebbe arrivare prima di tutti anche stavolta…
(Carlo Necchi)