Inter-Dnipro finisce 2-1 e con questo risultato i nerazzurri sono qualificati ai sedicesimi di finale di Europa League e certi del primo posto. Roberto Mancini festeggia nel migliore dei modi il suo cinquantesimo compleanno, anche se le emozioni non sono mancate: l’Inter è andata subito sotto per il gol di Rotan, ha anche avuto contro un calcio di rigore ma Handanovic ancora una volta ha dimostrato la sua straordinaria fama e fermato la conclusione di Konoplyanka che avrebbe decisamente indirizzato la partita. Così ancora nel primo tempo i nerazzurri hanno trovato il pareggio con la prima rete con questa maglia di Zravko Kuzmanovic, poi nel secondo tempo ci ha pensato Pablo Daniel Osvaldo a togliere le castagne dal fuoco. Anche il pareggio sarebbe servito per qualificarsi e, visto il risultato dell’altro campo, il primo posto sarebbe comunque stato guadagnato; ma vincere aiuta a vincere e, per le statistiche, questa è la prima vittoria di Mancini sulla panchina dell’Inter dopo più di sei anni. I tifosi sperano che sia la prima di molte altre, a cominciare dal posticipo di lusso in campionato, domenica sera in casa della Roma.
Una vittoria per chiudere la pratica qualificazione ed archiviare la questione gruppo f con un turno di anticipo: questo era l’obbiettivo dell’Inter alla vigilia della sfida contro il Dnipro. Mancini questa sera è costretto a godersi la sua seconda gara a San Siro da quando è tornato alla guida dei nerazzurri lontano dalla panchina a causa di una vecchia squalifica: al posto dell’ex tecnico del City c’è Nuciari. Il Mancio decide di puntare su Kuzmanovic (seconda gara consecutiva da titolare dopo il derby di domenica) e sceglie Osvaldo come partner offensivo di Icardi mentre Hernanes viene schierato da trequartista. Dall’altra parte il Dnipro non ha grandi individualità ad eccezione di Konoplyanka, duttile centrocampista ucraino seguito da diversi top club europei fra cui l’Inter. Proprio Konoplyanka si rivela vera e propria spina nel fianco per la difesa nerazzurra. Gli interisti non riescono a fermarlo in nessun modo se non con dei falli. Andiamo però con ordine perché l’avvio è tutto di stampo ospite: gli uomini di Markevych si portano in vantaggio al 15′ con Rotan. Juan Jesus perde palla al limite dell’area, lo stesso Rotan scambia quindi con Kalinic che apre sulla sinistra per Konoplyanka. Il tiro del giovane centrocampista viene parato da Handanovic ma sulla ribattuta Rotan è il più lesto a insaccare il momentaneo 1-0 ospite. Il Dnipro potrebbe raddoppiare al 27′ quando Madden concede un rigore agli ucraini per fallo di Guarin su Cheberyachko: dagli undici metri Konoplyanka si fa parare il tiro da un super Handanovic. E’ il momento della svolta perché l’Inter si sveglia e in breve tempo trova il pareggio. Siamo al 30′ quando Kuzmanovic raccoglie una corta respinta della difesa avversaria in seguito ad un calcio di punizione e batte Boyko con un tiro velenoso. Prima del finale di tempo ci saranno altre due chance, una per parte, non sfruttate: Nagatomo per l’Inter e Douglas per il Dnipro falliscono due tentativi potenzialmente pericolosi spedendo alto. Nel secondo tempo succede di tutto. Nell’ordine: l’Inter si ritrova in dieci uomini, si porta in vantaggio e rischia subito dopo di venir raggiunta. Intanto Ranocchia si becca giustamente il doppio giallo e lascia i suoi in dieci uomini. Paradossalmente i nerazzurri giocano meglio con l’uomo in meno e addirittura si portano in vantaggio con Osvaldo al 50′. Bravo Hernanes nel ricamare al meglio un bel contropiede; il brasiliano ha ben servito il compagno scattato in area in posizione regolare. Letale poi l’ex Juve e Roma a infilare Boyko per il 2-1 Inter. Attenzione però al Dnipro che sfiora il 2-2 con Kalinic. Campagnaro commette una clamorosa leggerezza nella propria area e lo stesso Kalinic calcia a rete di prima intenzione trovando un miracoloso Handanovic sulla propria strada. Quindi è Juan Jesus a salvare sulla linea il secondo tentativo. Scampato il pericolo Mancni ordina a Nuciari di coprirsi: fuori Hernanes e Icardi, dentro Obi ed Andreolli. Rischio finale per i nerazzurri quando il Dnipro torna a farsi pericolosissimo prima con Rotan, punizione dal limite fuori di un soffio, poi con Konoplyanka, bravissimo Handanovic ad opporsi in uscita. All’89’ ultima emozione del match con il neoentrato Seleznyov che insacca il 2-2 ma in posizione irregolare.
Vince l’Inter per 2-1 ma analizzando i dati si nota come il Dnipro abbia giocato questa partita a viso apertissimo: sono 18 i tiri della squadra ucraina di cui 9 nello specchio della porta. L’Inter si ferma a 10 (appena 3 vero Boyko). Possesso palla in favore degli ospiti: 59,4% contro il 40,6% nerazzurro.
Al termine di Inter-Dnipro ecco le dichiarazioni dell’uomo del match, Samir Handanovic, ai microfoni di Mediaset Premium: ‘La vittoria di oggi è stata sofferta. Abbiamo sbagliato troppi passaggi, lo dobbiamo ammettere. Non si può sbagliare l’approccio alla partita, ma lo spirito è giusto e quello lo salvo. Il modulo? No – riporta tmw – abbiamo sbagliato cose semplici e non c’entra il modulo. E’ una questione psicologica. Il rigore parato? Parare è il mio lavoro, io cerco di fare meno errori possibili. Il rinnovo? Se ne occupa il mio procuratore e vedremo cosa dirà“.