Saint Etienne-Inter si gioca giovedì alle ore 19.00, partita valida per la quarta giornata del gruppo F di Europa League. Ci si aspetta una reazione della formazione nerazzurra, che dovrà dimostrare con una prova d’orgoglio che la sconfitta di Parma è stata solo un episodio dopo le ultime vittorie con Cesena e Sampdoria. Sicuramente sarà in gioco anche la credibilità dell’allenatore livornese, che finora non ha ancora dato un’identità precisa all’Inter. Incontro comunque non facile contro un Saint Etienne che nel campionato francese sta facendo bene e che ha una difesa molto forte, come dimostra l’incredibile serie di tre 0-0 raccolti finora nel girone dai francesi. Per presentare questo match abbiamo sentito il doppio ex Giovanni Bia, oggi procuratore sportivo. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Saint Etienne-Inter che partita sarà? Difficile per i nerazzurri, visto tra l’altro che il Saint Etienne è una squadra che gioca all’italiana e questo non favorirà gli attacchi della formazione nerazzurra. Inoltre i suoi tifosi sono in grado di dare una spinta in più. Per i miei ricordi il pubblico del Saint Etienne era un po’ come quello di Napoli…



Che ricordi ha della sua esperienza francese? Bellissimi, mi sono trovato benissimo in una città come Saint Etienne, non grandissima ma che vive di calcio. Il Saint Etienne è infatti il club più vincente di Francia con i suoi dieci scudetti e raggiunse la finale di Coppa dei Campioni negli anni Settanta. In questa squadra giocava Michel Platinì prima di andare alla Juventus e il Saint Etienne ha tifosi in tutta la Francia.

Ci sono giocatori che consiglia per il campionato italiano? Tutta la squadra è di buon livello, in particolare consiglio il terzino sinistro Tabanou.

L’Inter di cosa manca attualmente? Un po’ tutto. Il passaggio di società ha creato tanti problemi, un po’ come era successo l’anno in cui ci giocavo io, quando passò da Pellegrini a Moratti, poi ci sono anche problemi legati all’allenatore e ad alcuni giocatori.



Manca un leader? Non è questione di leader, nell’Inter di Mourinho c’erano otto giocatori di grande livello e tre fuoriclasse, sarebbe riduttivo quindi dire solo che manca un leader. E’ un buon gruppo che fa grande una squadra!

Come giocare per riuscire a vincere in Francia? L’Inter dovrà scendere in campo con l’intenzione di fare bottino pieno. Questa è la mentalità giusta per vincere.

Il suo pronostico? Vedo una tripla, mi sembra una partita molto aperta dove potrà succedere di tutto.

Lei per chi tiferà, considerato che ha giocato in entrambe le squadre? Da italiano ed ex giocatore nerazzurro mi auguro l’Inter, mi è rimasta nel cuore l’esperienza da giocatore. Poi mi auguro naturalmente che sarà il Saint Etienne ad arrivare secondo nel girone e a qualificarsi per il prossimo turno. (Franco Vittadini)

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