L‘Inter non vive un buon momento e neanche il cambio in panchina tra Mazzarri e Mancini ha portato i frutti sperati. Due sconfitte per il Mancio contro Roma e Udinese, quest’ultima avvenuta a San Siro. Si parla addirittura di una clausola che permetterebbe al Mancio di andare via a giugno in caso di un calciomercato non all’altezza della situazione. Intanto l‘Inter continua a pensare a Cerci come obiettivo per l’attacco: il giornalista di Libero Fabrizio Biasin, molto vicino all’Inter, ha parlato del calciomercato nerazzurro in esclusiva per IlSussidiario.net.



Mancini e le famose clausole per l’addionel calciomercato di giugno: è stato preso per fare il traghettatore? Non credo a questa ipotesi anche perché non sarebbe una mossa intelligente visto che Thohir ha speso soldi importanti per esonerare Mazzarri e puntare su Mancini.

Spesso si pensa che l’arrivo di Mancini determinerà un grande calciomercato a gennaio. Giusto pensare così? Non credo proprio che ci sarà un grande calciomercato a gennaio visto che le difficoltà economiche ci sono. Non vedremo un mercato come qualche anno fa, si cercherà di puntare su qualche giocatore che possa aiutare Mancini a compiere il suo progetto tattico.



Cerci potrebbe arrivare? L’Inter ci proverà ma l’italiano potrà arrivare solo in prestito e quindi molto dipenderà dall’Atletico Madrid.

I Colchoneros però vorrebbero Icardi… Se l’Inter dovesse cedere un ’93 come Icardi che ha i movimenti del grande centravanti allora significa che i nerazzurri sarebbero davvero alla frutta.

Un big potrebbe andare vianel calciomercato di giugno: Handanovic? E’ chiaro che l’Inter da qualche parte dovrà trovare i soldi per fare calciomercato per questo potrebbe andare via il forte portiere sloveno visto che sono pochi i calciatori nerazzurri appetibili sul mercato.



Vidic già bocciato? Sono rimasto un po’ stupito dal mancato inserimento del serbo nella difesa a quattro ma non parlerei ora di bocciatura. Se però Vidic non dovesse giocare nelle prossime partite allora potremmo parlare di una bocciatura da parte del Mancio.

(Claudio Ruggieri)