Lukas Podolski e Massimo Bruno sono le due novità per l’attacco Inter 2014-2015. Da un paio di giorni a questa parte i due calciatori offensivi di cui sopra stanno circolando negli ambienti nerazzurri in ottica mercato estivo, chiaro indizio che qualcosa di reale vi sia. Il bomber dell’Arsenal e della nazionale tedesca sembra destinato a lasciare i Gunners a fine stagione, voglioso di vivere una nuova esperienza in un altro campionato performante dopo aver giocato in Bundesliga e appunto in Premier League. Quest’anno l’ex Bayern Monaco è sceso in campo pochissimo, solo 9 match in Premier League e neanche uno in Champions, e chissà che in estate il giocatore non possa finalmente sbarcare in Serie A dopo i molteplici accostamenti degli scorsi anni. Dicevamo anche di Massimo Bruno, attaccante esterno/trequartista in forza all’Anderlecht dotato di passaporto italiano, come si capisce chiaramente dal cognome. Il padre del giocatore classe 1993, ha ammesso: «E’ quasi una certezza che a fine stagione mio figlio andrà a giocare in un campionato estero. E’ la sua volontà e sono già stati attivati contatti con altri club». Sulle sue tracce vi sarebbero i nerazzurri che puntano ad assicurarsi il giocatore in cambio di un assegno da 6,5 milioni di euro.



In Inghilterra sono certi: c’è anche l’Inter sulle tracce di Robin Van Persie. Secondo il portale britannico Football Direct News, la società di corso Vittorio Emanuele starebbe guardando al centravanti del Manchester United in vista del mercato estivo. Il classe 1983 ha il contratto in scadenza al 30 giugno del 2016 ma a giugno potrebbe abbandonare l’Old Trafford vista la crisi profonda che stanno attraversando i Red Devils da quando David Moyes ha preso il posto di Sir Alex Ferguson. L’operazione per l’Inter è comunque tutt’altro che semplice in particolare per via dell’alto ingaggio percepito dallo stesso ex Arsenal, ben 10 milioni di euro netti annui, ben al di là della portata della società nerazzurra. Solo un eventuale sacrificio dello stesso Van Persie potrebbe permettere ad Erick Thohir di mettere le mani sulla stella 30enne del Manchester United. La cosa certa è che l’Inter si guarderà in giro in estate per individuare un nuovo attaccante, complice l’addio di Milito (contratto in scadenza a giugno) e le incertezze legate ad Icardi.



Eto’o all’Inter, un’operazione realmente fattibile. Sono molteplici gli indizi che spingono verso il ritorno in nerazzurro del Leone africano, e tutti decisamente concreti. Il primo, palese, è il contratto dello stesso in scadenza: l’accordo con il Chelsea terminerà a fine stagione e per ora non si è ancora parlato di rinnovo. Secondariamente, i recenti screzi fra l’ex Barcellona e Josè Mourinho dopo che lo Special One ha ironizzato sulla data di nascita del giocatore. Pubblicamente i due hanno minimizzato ma pare che Eto’o non abbia preso benissimo l’ironia del proprio tecnico. Altro elemento importante, il recente incontro fra il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, e Claudio Vigorelli, il procuratore del centravanti del Chelsea. Per chiudere il cerchio, la “saudade” di Eto’o, che ha recentemente confessato di avere nostalgia dell’Italia (paese che visita spesso quando può), e lo sbarco estivo allo Stamford Bridge di un nuovo centravanti di assoluto livello, leggasi Radamel Falcao. Tanti indizi che fanno più che una prova e che spingono verso il probabile ritorno di Eto’o ad Appiano Gentile. L’unico ostacolo all’operazione è rappresentato dall’ingaggio del centravanti africano, 6 milioni di euro netti annui. Difficile che Thohir sfori così tanto il tetto salariale ma non è da escludere che venga escogitato qualche escamotage, magari un fisso di 4 milioni di euro netti annui con l’aggiunta di bonus facili da raggiungere che potrebbero far lievitare lo stipendio totale alla cifra di cui sopra.



Ormai conclusa la trattativa per Nemanja Vidic, l’Inter si concentra sul rafforzamento delle due corsie. Con la partenza certa di Wallace e le incertezze legate a Jonathan, il club di corso Vittorio Emanuele punta ad innestare le due fasce con elementi di qualità e possibilmente di esperienza. In cima alla lista dei desideri continua ad esservi Bacary Sagna, nazionale francese dell’Arsenal il cui contratto scadrà al prossimo giugno. Il direttore sportivo Piero Ausilio è stato a Londra nelle scorse ore per approfondire il discorso e non è da escludere che dopo Vidic l’Inter 2014-2015 si assicuri un nuovo colpo di lusso a costo zero. Sembra invece raffreddarsi la pista Evra, che ieri, intervistato da radio RMC, ha ammesso: «Amo Manchester. Quando il mio amore per Manchester si romperà, allora cercherò altre possibilità. Al momento penso solo al presente; a maggio avrò 33 anni. Voglio divertirmi ai Mondiali, godermi ogni momento e dare il massimo». Il classe 1981 potrebbe lasciare l’Old Trafford a fine stagione ma preferirebbe trasferirsi in un club con il quale giocare la Champions. Infine, attenzione al talento Vrsaljko, terzino destro classe 1992 del Genoa e nazionale croato, ormai da mesi sul taccuino di Ausilio.

Prosegue la marcia di avvicinamento di Nemanja Vidic all’Inter. Dopo aver firmato il contratto di due anni con opzione per il terzo anno, il centrale di difesa del Manchester United si è sottoposto anche alle rituali visite mediche. Come scrive La Gazzetta dello Sport, il 33enne serbo ha sostenuto e superato con esito positivo le rituali visite mediche in una clinica svizzera, lontano da occhi indiscreti. Ora si attende solo l’annuncio ufficiale che potrebbe arrivare già nei prossimi mesi o a fine stagione, con la riapertura del mercato. Nel frattempo è tornato di moda il nome di Rodrigo, attaccante del Benfica da tempo nel mirino della società di corso Vittorio Emanuele. Il 22enne centravanti spagnolo di origini brasiliane, ha il contratto in scadenza nel 2019 ma secondo le ultime indiscrezioni lascerà quasi sicuramente il Portogallo a fine stagione. L’Inter è alla finestra ma ci sarà da superare lo scoglio economico visto che lo stesso attaccante è stato recentemente acquisito da Peter Lim, uomo d’affari di Singapore, versando ben 26 milioni di sterline, circa 30 milioni di euro, nelle casse dei lusitani.