L’Inter non cambia allenatore. Era successo due anni fa: a seguito della sconfitta di Torino contro la Juventus (allora 0-2) Massimo Moratti aveva deciso di esonerare Claudio Ranieri e promuovere dalla Primavera Andrea Stramaccioni, che aveva appena vinto la NextGen Series. Stavolta non sarà così: Walter Mazzarri resta saldamente in panchina nonostante la sconfitta contro i bianconeri abbia fatto sprofondare l’Inter a 26 punti dalla vetta, nonostante un gioco che ieri ha raggiunto i suoi punti minimi e nonostante a questo punto della stagione i nerazzurri, un anno fa, avessero ottenuto 8 punti in più. Mazzarri doveva essere l’uomo della rinascita: nessuno forse si aspettava una squadra in lotta per lo scudetto, ma certamente a ridosso delle prime tre posizioni sì. E invece l’Inter non vince da quattro partite, lo ha fatto una sola volta nelle ultime dieci e la posizione che porta al playoff di Champions League dista 11 punti (che sono tanti) solo perchè il Napoli sembra essersi adeguato a ritmi al ribasso. Tuttavia, come detto, il tecnico toscano ha la fiducia della società e non si parla di un cambio imminente. Nè il Sassuolo è considerato un’ultima spiaggia: dal prossimo giugno si vedrà, ma Mazzarri dovrebbe comunque concludere il campionato in corso. 



Durante le concitate ore dello scorso martedì 21 gennaio, quando Juventus e Inter furono ad un passo dal clamoroso scambio Vucinic-Guarin, la maggior parte dei tifosi bianconeri e degli addetti ai lavori, si domandava: “Ma a cosa serve il colombiano alla Signora?”. Una domanda tutt’altro che azzardata visto che i campioni d’Italia in carica possono godere del miglior centrocampo d’Italia e fra i migliori in assoluto al mondo. Pogba, Vidal e Pirlo non li ha nessuno, e al trio delle meraviglie si aggiunge anche Claudio Marchisio, riserva di super lusso. A tale dilemma ha comunque provato a rispondere Antonio Conte, allenatore dei bianconeri, che intervistato ieri al termine della vittoria proprio contro l’Inter ha fatto un breve excursus sul mercato di riparazione da poco concluso: «Osvaldo è stata un’opportunità: lui voleva venire alla Juve e si è ridotto l’ingaggio. Aumenterà la concorrenza e Vucinic sarà un protagonista importante. Guarin? Che ci facevo? Ci facevo, ci facevo… Era un’opportunità anche quella, poi si è fermato tutto». Il futuro di Guarin appare decisamente incerto. Secondo molti dovrebbe a breve arrivare il rinnovo del contratto anche se una partenza a fine stagione è tutt’altro che da escludere. Naturalmente se ne riparlerà solo durante la prossima estate.



Quale sarà il futuro di Cristian Chivu? Nelle ore immediate la chiusura del mercato di riparazione sembrava possibile l’addio al calcio del difensore dell’Inter, complici i continui infortuni al piede. Lo storico agente nonché braccio destro dell’ex Roma, Victor Becali, ha però rimescolato le carte in gioco, ed oggi è uscito nuovamente allo scoperto per aggiornare la situazione del suo assistito: «Certo non è facile non giocare – le parole a Dolcesport Chivu ha subito molte volte delle iniezioni, ha usato scarpe speciali, ma questo è tutto. Ha un contratto fino all’estate.. ci sono un paio di mesi. Se il recupero va bene, si può continuare, ma non è certo.. Un contratto non viene disdetto facilmente, non si può fare quando si vuole e quando si ha voglia, ci sono alcune norme da rispettare. A seconda dell’intervento medico, deciderà se continuare a giocare o no». Qualora Chivu dovesse dire addio al calcio giocato, l’ex giallorosso e Ajax potrebbe dedicarsi al ruolo di dirigente. Un’opzione molto caldeggiata e commentata così da Dan Petrescu, allenatore della Dinamo Mosca nonché storico calciatore della nazionale rumena: «Chivu è un leader, così come il Gica Popescu. Erano due capitani straordinari, due giocatori leggendari, entrambi sono adatti per il lavoro di Presidente. Non necessariamente della Federazione Rumena, anche di un club».



Niente da fare, Andrea Ranocchia non andrà al Galatasaray entro oggi, giorno in cui chiuderà il mercato anche in Turchia. Dopo lo primo stop nella trattativa per via del mancato accordo fra il difensore centrale e il club di Istanbul, emerge ora un altro aggiornamento. Stando a quanto riportato poco fa dai colleghi di Tuttomercatoweb, l’Inter avrebbe definitivamente tolto dal mercato il giocatore, chiudendo quindi ogni possibile trattativa con la squadra allenata da Roberto Mancini. Niente da fare, l’ex Genoa e Bari non giocherà in Superlig ma rimarrà ad Appiano Gentile fino al termine della stagione in corso. Il futuro resta comunque un rebus visto che il contratto del centrale in orbita azzurra scadrà al 30 giugno del 2015 e di conseguenza durante la prossima estate, a meno di un rinnovo che non sembra essere all’ordine del giorno, il giocatore verrà ceduto. Sulle sue tracce vi sono moltissime società, sia straniere, con il Manchester United e il Borussia Dortmund in prima fila, per arrivare alle big nostrane, a cominciare dalla Juventus, con Antonio Conte primo suo estimatore, senza dimenticarsi di Milan e Napoli, altre squadre accostate con forza al nerazzurro nelle scorse settimane.

Scalpita il neo-acquisto di casa Inter, Hernanes. Il centrocampista brasiliano non è potuto scendere in campo ieri sera contro la Juventus per questioni burocratiche, visto che in corso Vittorio Emanuele non sono riusciti a depositare in tempo le garanzie bancarie per la prima tranche di pagamenti alla Lazio. Mazzarri lo avrebbe voluto volentieri già vedere all’opera e a riguardo ha confessato: «Il suo arrivo è stata una mia indicazione precisa, ci può servire in certe partite per sbloccarle con un tiro da fuori. Nel Brasile gioca mediano, se sta bene può fare anche quello. Ci serve per costruire l’Inter del futuro. In campo contro la Juventus? Un conto sono le indicazioni dell’allenatore, un conto sono le esigenze della società». Nessun problema comunque, visto che l’esordio in nerazzurro di Hernanes sarà ritardato di soli 7 giorni. Il Profeta indosserà per la prima volta la casacca del suo nuovo club nel posticipo di domenica sera, la sfida di San Siro contro il Sassuolo. L’Inter torna ad affrontare il club emiliano un girone dopo quel rocambolesco 1 a 7 in favore dei nerazzurri. Ora le due squadre sono profondamente rinnovate, ma ad accomunarle è la crisi di risultati. E a proposito di Hernanes, il brasiliano è tornato nuovamente allo scoperto, e tramite il proprio profilo Facebook ha scritto: «Grazie mio Signore Gesù, da sempre mi è bastato un pallone per sentirmi felice. E oggi è cambiato soltanto una cosa: che voglio rendere felice le persone che tifano per me, che mi sostengono (famiglia, amici, tifosi), che hanno avuto fiducia in me (Inter e Mazzarri) e i miei nuovi compagni. Perché felice sarò sempre, basta che il pallone sia tra i miei piedi!».

E’ sempre più convinto Erick Thohir: Marco Branca dirà addio all’Inter a fine stagione. Come ribadisce stamane Tuttosport dopo quanto già scritto negli scorsi giorni, il numero uno nerazzurro è pronto a salutare il direttore dell’area tecnica al termine del campionato in corso. Stando a quanto scritto dal quotidiano torinese, si tratterà di un licenziamento a tutti gli effetti, corredato dalle varie tutele necessarie per questioni così delicate, quindi indennità, buonuscita e trattamento di fine rapporto. Il 43enne magnate indonesiano ha studiato attentamente l’operato del dirigente dell’Inter, colpevole di non essere riuscito a piazzare gli esuberi. L’obiettivo di corso Vittorio Emanuele ad inizio mercato era infatti quello di cedere i surplus, a cominciare dal duo Guarin-Ranocchia, per poi destinare gli introiti ai colpi in entrata. Al di la di Pereira, ceduto in prestito, e di Belfodil, anch’egli girato a titolo temporaneo, la società meneghina non è riuscita ad ottenere liquidità, e per la coppia D’Ambrosio-Hernanes, Thohir ha dovuto mettere mani al proprio portafoglio. Branca si avvicina quindi alla fine della sua esperienza alla Pinetina: il Monaco o il lo attendono…

Potrebbe saltare definitivamente il trasferimento di Andrea Ranocchia dall’Inter al Galatasaray. L’operazione con i turchi sembrava incanalata sui giusti binari ma nelle ultime ore il quadro è mutato velocemente. Il club di Istanbul ha infatti chiesto a Ranocchia un’ulteriore riduzione dell’ingaggio rispetto a quello già precedentemente pattuito e a quel punto lo stesso centrale di Assisi ha voluto fare un passo indietro. Il patron del Galatasaray, Uanl Aysal, è uscito allo scoperto confessando: «Non siamo riusciti a trovare l’accordo, con Ranocchia non è stato possibile comprendersi, andremo su un altro nome». Resta da capire se si tratti di una chiusura netta e definitiva o se c’è tempo per riaprire il discorso. Come scrive La Gazzetta dello Sport stamane, il difensore dell’Inter avrebbe infatti chiamato di persona Roberto Mancini per provare a sbloccare l’operazione. Il mercato in Turchia si chiude oggi: è una vera corsa contro il tempo.

E’ crisi vera in casa Inter. La sfida contro la Juventus di ieri sera poteva essere occasione per tirare fuori l’orgoglio e provare a risorgere dopo un periodaccio, ma la realtà ha raccontato cose diverse. Il club nerazzurro nulla può contro lo strapotere bianconero e alla fine il Derby d’Italia si conclude con il risultato di 3 a 1 in favore dei campioni in carica. Un divario che poteva essere anche più ampio se Samir Handanovic non avesse sfoderato le sue solite prodezze come ogni weekend. Ed ora sono in molti ad interrogarsi sul presente e futuro dell’Inter. Dopo un inizio di stagione sicuramente positivo, in cui si era registrata finalmente una solidità difensiva e il buon gioco si intravedeva, la società meneghina si è persa per strada. Basti pensare che nelle ultime 10 gare l’Inter ha vinto una sola partita, il derby contro il Milan, ottenendo in totale 8 miseri punti. Una media davvero da retrocessione con la vetta che dista 26 lunghezze, e il sogno Champions League (che ormai è un miraggio), che è lontano 11 punti. Per l’Inter si prospetta un altro campionato da purgatorio ma resta da capire se alla guida del club ci sarà ancora Walter Mazzarri. Nulla è da lasciare al caso anche perché, quando qualcosa non gira, bisogna pur fare un tentativo per cambiarla. In casa Milan hanno esonerato Allegri dopo un lungo tira e molla, e il cambio di rotta si è subito visto. Thohir ha sempre ammirato il tecnico dell’Ajax, Frank De Boer, e c’è chi giura che il Lanciere potrebbe seriamente divenire la prossima guida tecnica di stanza alla Pinetina. Il magnate indonesiano non è felice, vuole vedere i risultati, altrimenti…