Si è tenuta poco fa la presentazione ufficiale di Ruben Botta, calciatore che l’Inter si è assicurato durante la scorsa estate ma che ha vissuto i primi sei mesi in prestito al Livorno. L’argentino ex Tigre è rientrato alla Pinetina poche settimane fa ed oggi è stato ufficialmente presentato. Molte le dichiarazioni rilasciate dall’albiceleste e fra le tante anche un interessante retroscena: «C’erano tanti club che mi volevan, sia prima dell’infortunio che dopo. Però io volevo venire all’Inter, un’altra cosa era se non fossi arrivato per l’infortunio. Ma io ho sempre scelto l’Inter ed ero in parola con l’Inter». Presente a fianco del 24enne sudamericano anche il direttore sportivo Piero Ausilio. Il ds nerazzurro è tornato a parlare dello scambio Guarin-Vucinic, affermando: «Nell’ultimo giorno di mercato, 3-4 volte un giocatore sembrava pronto ad andare in un club e poi non è successo. Non è successo nulla con Isla, né con Vucinic; è il mercato. Stimo la Juve, sono colleghi molto professionali, ci sono rapporti tra dirigenti di società che sono rivali, come giusto che sia, ma nel pieno rispetto delle responsabilità. Quell’accordo non doveva essere sottoscritto, tutto qui». Ausilio ha commentato anche le indiscrezioni che vogliono la dirigenza di corso Vittorio Emanuele un po’ in confusione: «Non c’èn alcuna confusione all’Inter. C’è la stima del presidente Erick Thohir, abbiamo fatto quello che era concordato col presidente e con l’allenatore». Infine un accenno a Marco Branca, sempre più un corpo estraneo: «La sua assenza oggi? Io garantisco per me, poi sta a lui spiegare perché non ci sia…».



La rosa dell’Inter si sta iper-svalutando negli ultimi anni. Complici alcune finestre di mercato discutibili e i trofei che tardano ad arrivare, dalla primavera del 2009 (anno dello storico Triplete Champions League, scudetto, Coppa Italia), ad oggi, la rosa meneghina si è svalutata di più di 100 milioni di euro. A lanciare l’allarme è il quotidiano Corriere dello Sport, stamane, che fotografa appunto la situazione attuale della società interista. Quattro anni e mezzo fa l’Inter valeva 270 milioni di euro, mentre a tutt’oggi il valore si assesta sui 165 milioni. Un eccessivo deprezzamento dovuto alla partenza di giocatori come Maicon, Sneijder, Thiago Motta, Julio Cesar, Eto’o e Balotelli, ma anche della svalutazione di ex stelle come Diego Milito, Esteban Cambiasso, e Walter Samuel, tutti con il contratto in scadenza al 30 giugno del corrente anno, e che probabilmente lasceranno la Pinetina a costo zero. Nella rosa attuale spiccano senza dubbio i 20 milioni di euro di valore di Handanovic e di Hernanes (l’ultimo acquisto dei nerazzurri). Si distinguono anche Guarin (15 milioni) e Icardi (13 milioni per ora spesi male), mentre per tutti gli altri il valore si aggira dai 10/11 milioni in giù. Anche su questo aspetto dovrà molto lavorare il patron Thohir.



L’Europa League o sarà addio. L’allenatore dell’Inter, Walter Mazzarri, dovrà raggiungere l’Europa minore dopo aver praticamente detto addio alla Champions League, altrimenti a fine stagione il tecnico toscano potrebbe pagare per tutti. Ne è convinta in particolare la redazione di Tuttosport che stamane fotografa la situazione attuale di corso Vittorio Emanuele, con un Erick Thohir letteralmente infuriato per la sola vittoria da quando siede sulla poltrona più alta dell’Inter. Il magnate indonesiano ha accettato con enorme fatica la richiesta di Mazzarri di assicurarsi Hernanes, giocatore che per costi, ingaggio ed età non rientra nei parametri fissati dal 43enne tycoon. Se non sarà Europa League, quindi, l’ex allenatore del Napoli potrebbe fare le valigie al termine della stagione e il suo sostituto sembrerebbe essere già scelto. I rapporti fra Leonardo e Moratti sono idilliaci e il brasiliano è pronto a rimettersi nuovamente in gioco alla Pinetina dopo l’impiego da dirigente al PSG. Anche Thohir stima moltissimo il verdeoro e la sensazione è che in estate se la giocherà con Frank De Boer, allenatore dell’Ajax, nonché altro papabile per la panchina interista 2014-2015.



Sarà rivoluzione in difesa in casa Inter. Durante la prossima estate il patron Erick Thohir è pronto a fare (quasi) piazza pulita, stravolgendo la retroguardia. Se tutto andrà come previsto degli attuali componenti rimarranno solo Hugo Campagnaro e il giovane Juan Jesus. In uscita vi sono Chivu e Samuel, il cui contratto è in scadenza, mentre Ranocchia verrà piazzato al miglior offerente ad un anno dal termine dell’accordo (30 giugno del 2015). In bilico anche Rolando, attualmente in prestito a San Siro e il cui futuro rimane molto incerto, così come Andreolli, che con grande probabilità lascerà nuovamente la Pinetina dopo una stagione di inutilizzo. Il giocatore da cui vorrebbe ripartire il 43enne presidente indonesiano è Nemanja Vidic, un ex pilastro della retroguardia del Manchester United e della nazionale serba, il cui contratto scadrà a giugno. L’idea di Thohir è quella di convincere il Red Devil con un ricco triennale già predisposto, e possibile grazie appunto ai molteplici tagli previsti di cui sopra. Una difesa che potrebbe quindi essere formata dal duo di enorme esperienza Campagnaro-Vidic, con l’aggiunta delle qualità e del talento di Juan Jesus.

Potrebbe definitivamente risolversi nelle prossime ore la situazione legata a Fredy Guarin. Il centrocampista dell’Inter e della nazionale colombiana è stato il protagonista, suo malgrado, del mercato di riparazione da poco concluso: dopo essere stato accostato al Chelsea, poi a Tottenham e United, ha sfiorato la casacca della Juventus, indossandola virtualmente per qualche ora, per poi fare ritorno, con broncio annesso, alla Pinetina. Il tutto accadeva il 21 gennaio scorso, e da quel giorno il colombiano ha continuato ad allenarsi senza però mettere piede in campo. Oggi l’ex Porto dovrebbe parlare profondamente con Mazzarri per risolvere una volta per tutte una situazione che non giova a nessuno. La speranza è che Guarin torni a sorridere, perché le sue qualità servono ad un’Inter mai così in crisi come in questo periodo. A fine stagione, poi, dovrebbe arrivare il rinnovo del contratto. L’accordo attuale scadrà al 30 giugno del 2016 e dovrebbe essere prolungato di un altro anno con annesso ritocco dell’ingaggio, da 2,2 milioni di euro a 3,2.

E’ fatta, Hernanes è a tutti gli effetti un calciatore dell’Inter. L’operazione, già ufficializzata, è stata ultimata in tutti i suoi dettagli nella giornata di ieri ed oggi arriverà il cosiddetto visto d’esecutività, ovvero, il placet della Lega calcio che certifica in toto che il centrocampista brasiliano è un nuovo giocatore nerazzurro. Dopo la serata del 31 gennaio, in corso Vittorio Emanuele hanno lavorato senza sosta per presentare le varie garanzie, firmare i bonifici, e limare i vari dettagli, di modo da poter disporre del verdeoro per la gara in programma domenica sera a San Siro, il posticipo contro il Sassuolo di Alberto Malesani. Resta da capire se l’ex Lazio partirà subito titolare o meno ma le sensazioni sono positive anche se prima bisognerà valutare le condizioni fisiche del Profeta che dovrebbe comunque essere al 100%. La presentazione si terrà nella giornata di giovedì, dopo domani. E’ invece saltato definitivamente l’affare Andrea Ranocchia con il Galatasaray. I turchi, per via anche di una tassazione differente, offrivano al difensore un quarto dello stipendio percepito attualmente: troppo per il centrale di Assisi costretto già a lasciare la Pinetina. Rimarrà quindi a Milano fino alla fine della stagione.