Poco prima di partire per la Malpensa, dove lo attende il volo per tornare in Indonesia, il presidente Erick Thohir ha risposto alle domande dei giornalisti che per ore lo hanno atteso davanti all’Armani Hotel, base milanese del massimo dirigente dell’Inter. Ieri Thohir ha assistito dal vivo alla vittoria contro il Torino firmata da Rodrigo Palacio, e proprio dalla giornata vissuta a San Siro e dalla situazione in classifica inizia l’analisi del magnate asiatico: “Come ho detto ieri, era un giorno speciale per fare un regalo ai tifosi, buon compleanno Inter. Buona vittoria, ci sono ancora undici partite, tanta strada da fare, la squadra ha più consistenza ora e può fare punti in ogni partita”. I cronisti hanno chiesto a Thohir anche chiarimenti sul futuro di Andrea Ranocchia ed Esteban Cambiasso, due giocatori che molti considerano in uscita dal club nerazzurro a fine stagione: “Penso che sia molto importante che entro la fine della stagione si decida chi debba restare o chi debba partire, ma alla fine è un buon segno che tutti diano il loro massimo, perché noi teniamo a tutti i giocatori, vogliamo che si esprimano. Ieri Andreolli ha giocato bene, Ranocchia pure. Buon segno che si completino a vicenda per l’Inter. Stiamo trattando anche con Palacio, ma è importante guardare la performance di Samuel e Cambiasso, che sta giocando bene, anche ieri. Alla fine della stagione valuteremo tutti, sia i giovani sia gli esperti, perché vogliamo costruire una squadra forte per il futuro con l’obiettivo di pianificare non solo il prossimo anno ma i prossimi tre”. In entrata invece molti sostengono che un obiettivo dell’Inter sia il ‘Chicharito Hernandez, ma su questo argomento il presidente risponde evasivo: “Buon giocatore, ma non abbiamo parlato né con lui né con Torres”.



Da tempo si dice che Erick Thohir sia poco soddisfatto di Walter Mazzarri e che a fine stagione, qualunque sia la posizione raggiunta in classifica, il tecnico toscano saluterà; uno dei principali candidati alla successione è Frank De Boer, allenatore dell’Ajax. Una delle nuove leve, il cui buon lavoro con i Lancieri è apprezzato ad Appiano Gentile e non solo, un tecnico che, avendo giocato per molti anni all’estero, sembra avere un profilo internazionale che piace al presidente indonesiano. Ma il diretto interessato ha allontanato le voci di un suo addio parlando all’emittente locale NOS, esplicitando come il suo rapporto con l’Ajax sia ottimo. “Sto benissimo qui” ha detto “se poi verrà affrontato il discorso legato alla mia partenza vedremo. Per ora comunque non c’è un mio addio all’ordine del giorno, sono concentrato solo sull’Ajax”. A fine stagione naturalmente gli scenari potrebbero cambiare, anche perchè certi treni potrebbero passare una volta sola e la prospettiva di un’esperienza all’estero, in un club blasonato come l’Inter, potrebbe attirare non poco.



Roberto Mancini vorrebbe fare spesa in Serie A durante la prossima campagna acquisti estiva. L’italianissimo allenatore del Galatasaray sta infatti tenendo nel mirino alcuni calciatori che giocano nel Bel Paese a cominciare da un trio in probabile partenza dall’Inter. In cima alla lista dei desideri continua ad esservi Andrea Ranocchia. Il club di Istanbul è stato ad un passo dall’acquisto del difensore nerazzurro, ma alla fine l’operazione è decaduta per un mancato accordo economico con il giocatore. In estate i turchi ci riproveranno così come tenteranno un assalto a Davide Astori del Cagliari. Attenzione anche a Belfodil, che secondo quanto scrive Gianluca Di Marzio di Sky Sport, potrebbe essere un altro profilo adatto al Galatasaray di Mancini. L’attaccante franco-algerino è stato girato in prestito al Livorno ma in estate i nerazzurri puntano a cederlo a titolo definitivo. Infine, riflettori puntati su Ibrahima Mbaye, giovane difensore anch’egli in prestito fra le fila del club toscano, che piace anche a Juventus e Lazio.



Dopo Nemanja Vidic un’altra stella del Manchester United sarebbe in procinto di trasferirsi all’Inter. Nelle ultime ore sono infatti giunte importanti conferme circa lo sbarco del Chicharito Hernandez ad Appiano Gentile durante la prossima campagna acquisti estiva. Secondo quanto riportato dai tabloid inglesi, Erick Thohir starebbe lavorando al grande colpo ed avrebbe offerto ai Red Devils un assegno da 14,5 milioni di euro. Lo United vorrebbe ottenerne almeno e la distanza non è quindi incolmabile. E’ molto probabile che si possa raggiungere un’intesa a metà strada, magari attorno ai 16, che possa far felice tutte le parti in gioco. Ci sarebbe inoltre un accordo di massima con il nazionale messicano, un contratto pluriennale da 2,4 milioni di euro netti a stagione, lo stesso ingaggio che Hernandez percepisce all’Old Trafford. Se le indiscrezioni venissero confermate, l’Inter si assicurerebbero un giocatore sicuramente interessante in ottica 2014-2015, in gradi di migliorare qualitativamente il reparto avanzato e nel contempo di svecchiarlo.

Fitto colloquio fra il presidente dell’Inter, Erick Thohir, e la controparte del Torino, Urbano Cairo. I due hanno colloquiato per una decina di minuti circa, toccando svariati argomenti. Chissà che non sia stato trattato anche il futuro di Alessio Cerci, esterno d’attacco del Toro e della nazionale italiana, da tempo nel mirino delle big e ultimamente soprattutto dei nerazzurri. «Cerci me lo tengo stretto – ha replicato Cairo alle avance meneghine – E’ sotto contratto con noi fino al giugno del 2016 e sono convinto che farà la sua parte anche ai Mondiali in Brasile. L’Inter da noi ha già preso D’Ambrosio e Cerci non lo mollo proprio…». Anche Thohir ha dribblato l’argomento, spiegando: «Non è una cosa cui stiamo pensando ora». Non ora, ma in estate tutto potrebbe succedere. Del resto Cerci sta trovando difficoltà nel rinnovare il proprio contratto con il Torino e sarà difficile resistere alle avance prestigiose in occasione di luglio e agosto. L’attaccante di Velletri ha già detto no a Milan e Juventus nell’estate del 2013: si ripeterà nei prossimi mesi?

A meno di clamorosi colpi di scena, quella attualmente in corso sarà l’ultima stagione per Javier Zanetti. Il capitano dell’Inter appenderà le scarpe al chiodo al termine del campionato per poi dedicarsi al nuovo ruolo di dirigente. Lo si è capito chiaramente dalle dichiarazioni rilasciate ieri pomeriggio dai protagonisti, a cominciare da quelle del presidente interista Erick Thohir. Il 43enne milionario indonesiano ha confessato: «Il capitano? Vogliamo vederlo protagonista in questi tre mesi come giocatore, poi rimarrà all’Inter con un altro ruolo». Al numero uno di corso Vittorio Emanuele ha replicato, confermando il tutto, lo stesso Zanetti: «Sono contento del colloquio avuto con Thohir. Un matrimonio che continuerà. Io non avevo dubbi, c’è sempre stata chiarezza». Durante la scorsa settimana Thohir e Zanetti si sono incontrati ed hanno raggiunto l’intesa per proseguire insieme il matrimonio. A meno di clamorosi colpi di scena, Pupi passerà dal campo alla scrivania: il Chelsea è ormai solo un piacevole ricordo…

Torna al gol Rodrigo Palacio. L’attaccante dell’Inter ha gonfiato la rete in occasione della partita di ieri pomeriggio contro il Torino, realizzando l’1 a 0 definitivo. «Ho visto il portiere fuori dai pali e ho mirato lì – ha spiegato il Trenza a fine match – Volevo segnare sì, la palla è venuta perfetta ed è entrata». Con la marcatura di ieri, l’ex Genoa sale a 12 reti stagionali, un bottino che a breve verrà festeggiato nel migliore dei modi, con un rinnovo del contratto. E’ stato lo stesso Palacio ad ammetterlo: «Siamo vicini al rinnovo del contratto: tra 10 giorni firmeremo». Vi sarebbe già l’intesa sulla durata del contratto, scadenza 30 giugno del 2016 (quello attuale scadrà nel 2015), mentre mancherebbe ancora qualche dettaglio per quanto riguarda l’aspetto economico. Sembra che Palacio voglia ottenere più di tre milioni di euro netti a stagione, la cifra quest’ultima offerta dalla società di corso Vittorio Emanuele. Potrebbe raggiungersi un’intesa a metà, magari con un fisso “basso” e l’aggiunta di bonus facilmente raggiungibili. La cosa certa è che in settimana ci sarà un nuovo incontro con il procuratore, probabilmente l’ultimo prima della firma.