Robin Van Persie sembra destinato a lasciare il Manchester United al termine della stagione in corso. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Goal.com/Uk, nel contratto fra l’ex Arsenal e i Red Devils vi sarebbe una clausola che permetterebbe al nazionale orange di lasciare l’Old Trafford in caso di mancata qualificazione alla Champions League. Una situazione che potrebbe palesarsi al termine della Premier League in corso, vista la posizione di classifica occupata dalla banda di David Moyes, al sesto posto assoluto e quindi lontano dalla zona della coppa “dalle grandi orecchie”. Le big d’Europa sono alla finestra, pronte a studiare l’eventuale colpaccio, e fra queste attenzione anche all’Inter. Sia chiaro, i nerazzurri dovrebbero concludere la stagione attuale al terzo posto, cosa non semplice, ma potrebbero comunque convincere Van Persie con un progetto importante. Dopo aver preso Hernanes e Vidic, Thohir sogna altri colpi di livello assoluto e l’attaccante olandese potrebbe garantire altre due/tre stagioni ad altissimi livelli. L’unico problema resta l’ingaggio, una cifra a 8 zeri improponibile per la Serie A: servirebbe un maxi sforzo da parte del diretto interessato e magari anche dal 43enne magnate indonesiano…
La retroguardia del’Inter potrebbe essere semi rivoluzionata durante la prossima campagna acquisti estiva. Gli unici certi di rimanere sono Campagnaro, Rolando e Juan Jesus. Per tutti gli altri, il futuro si giocherà nei prossimi mesi, a cominciare da Andrea Ranocchia. Il centrale nerazzurro viene da un’ottima prestazione contro il Torino, ma l’ex Genoa non sembra rientrare nelle priorità di Walter Mazzarri. Il suo contratto scadrà al 30 giugno del 2015 e sono in molti convinti del fatto che a fine stagione il giocatore lascerà Appiano Gentile per riabbracciare Antonio Conte (suo vecchio tecnico al Bari, con il quale avrebbe già avuto un colloquio a febbraio) allo Juventus Stadium. Ranocchia potrebbe essere sostituito con un difensore giovane e di qualità e tutte le strade portano a Martin Hinteregger. Si tratta del talento classe 1992 che milita fra le fila del Salisburgo, già pilastro della retroguardia della nazionale austriaca. A suon di grandi prestazioni sia in campionato, quanto in Europa League e con la propria selezione, il 22enne ha attirato su di se riflettori prestigiosi. Oltre all’Inter, Hinteregger piace infatti anche alla Lazio al Milan al Liverpool e al Barcellona: in estate sarà bagarre.
Ibrahima Mbaye e Mateo Kovacic rappresentano il futuro dell’Inter. Sono molte le società che hanno fatto la corte ai due talenti ma il club di corso Vittorio Emanuele non intende assolutamente cederli. Il ds Ausilio, intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport stamane, ha parlato così di Mbaye nonché di Duncan e Bardi, tutti calciatori che l’Inter ha girato in prestito al Livorno: «Questi giovani torneranno, non perché dobbiamo abbattere i costi, ma perché sono cresciuti dopo aver trovato continuità di impiego altrove. Senza contare le esigenze di una lista europea». Su Mbaye, in particolare, vi sarebbero diverse big, a cominciare dalla Juventus e dalla Lazio senza dimenticarsi del Galatasaray. La società interista intende però correre ai ripari ed a breve farà sottoscrivere un nuovo accordo fino al 30 giugno del 2016 con gratificazione a livello economico. C’è lo spettro dell’articolo 17 e il rischio di una cessione che l’Inter, come si capisce chiaramente dalle parole di Ausilio, non vuole assolutamente portare a termine. Anche Kovacic ha ricevuto diverse avance negli ultimi mesi, a cominciare dal Borussia Dortmund, che vorrebbe approfittare del broncio dell’ex Dinamo Zagabria, ogni domenica in panchina. «Mateo è utile per l’Inter del presente come quella futura – ha spiegato Ausilio – Continuità non vuol dire solo giocare sempre 90’: l’Inter dovrà essere una squadra di qualità non solo negli 11 che giocano, ma in 16-18 giocatori intercambiabili fra loro».
E’ tempo di rinnovi in casa Inter. Si comincerà con Fredy Guarin, per il quale ieri l’agente ha incontrato a Milano la dirigenza nerazzurra. Il primo incontro è stato positivo, alla luce anche della volontà di tutte le parti in gioco, che coincidono. Il nuovo contratto dovrebbe durare fino al 30 giugno del 2017 con annesso aumento dell’ingaggio, con grande probabilità, 3,2 milioni di euro netti annui. La firma definitiva potrebbe arrivare entro il mese in corso e a riguardo il ds Ausilio ha spiegato: «Il procuratore di Fredy è arrivato e ne stiamo parlando: c’è reciproca disponibilità ad adeguare e allungare il contratto – le parole rilasciate stamane a La Gazzetta dello Sport – Alvarez vogliamo tenerlo e lui sta bene qui: però il suo contratto scade nel 2016, dunque abbiamo a disposizione tempi più lunghi per firmare». Su Alvarez c’è il Borussia Dortmund ma occhio anche all’Arsenal e in caso di offerta ad hoc tutto potrebbe succedere. Dopo Guarin rinnoverà anche Palacio (già pronto un accordo fino al 2016), mentre a fine stagione si discuterà del futuro dei vari senatori, a cominciare da Cambiasso, Samuel e Milito: «Parleremo con tutti a fine campionato – commenta il direttore sportivo dell’Inter – come l’anno scorso con Samuel che rinnovò in 5’. Ma chissà che non rinnovi pure Milito, che potrebbe dare esperienza e qualità anche non da come titolare. La conditio sine qua è una sola: uscire da certi parametri di ingaggio, quelli attuali. Come da input di Thohir».
Un top player in attacco, altri colpi alla Hernanes e tutti sotto la guida di Walter Mazzarri. Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi del calciomercato estivo di casa Inter. A svelarli, senza troppi giri di parole, è stato il direttore sportivo della società di corso Vittorio Emanuele, Piero Ausilio. Intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha parlato di mercato a 360°, partendo dalla necessità di assicurarsi un nuovo rinforzo per l’attacco 2014-2015: «Nei taccuini ci sono almeno 3 nomi per ognuno dei ruoli – spiega Ausilio – saranno giocatori di livello. L’esterno può essere destro o mancino, visto che abbiamo già due bivalenti come Nagatomo e D’Ambrosio. L’attaccante? Uno che nei piedi abbia tanti gol, quelli che – Palacio a parte, che è già a 12 senza rigori… – sono mancati quest’anno, fra assenze varie di Milito e Icardi». E a proposito di attaccanti, Ausilio specifica: «Dzeko, Torres, Chicarito Hernandez, Mandzukic? Per le nostre esigenze i parametri tecnici sarebbero quelli, ma quelli economici no: gente che guadagna 5-6 milioni all’anno per noi è fuori budget e in condizioni normali non possiamo prenderli». Fra i possibili nerazzurri della prossima stagione, attenzione ad Erick Lamela, giovane talento argentino ex Roma, che l’Inter segue da diverso tempo: «Ci piace da quando era al River Plate – spiega Ausilio – Ma già allora era caro e visto che è costato 30 milioni temo continuerà ad esserlo». La vera certezza però, il minimo comun denominatore, si chiama Walter Mazzarri: «Mazzarri? Fondamenta: perché per lui parla la carriera, perché già si vedono una crescita di squadra, un’idea di gioco, una solidità difensiva, uno spartito dal quale ripartire l’anno prossimo. Si guarda quello, non la classifica: Mazzarri rimane, a prescindere».