Il calciomercato dell’Inter si sta dedicando, fra le altre cose, alla questione portieri. Il futuro di Samir Handanovic è incerto, nonostante la volontà del nazionale sloveno sia quella di proseguire la propria esperienza in nerazzurro. Thohir sarebbe però disposto a cederlo qualora si presentasse la big di turno con un assegno da almeno 20 milioni di euro. A quel punto la società di corso Vittorio Emanuele potrebbe decidere di promuovere il giovane Bardi, talentuoso estremo difensore di proprietà dell’Inter, ma in prestito al Livorno, oppure, individuare un nuovo giovane sul mercato. L’ultima idea circolante porta a Mattia Perin, guardiano del Genoa e dell’Under-21, chiamato allo stage per la Nazionale dal commissario tecnico Cesare Prandelli. Il rossoblu è da tempo accostato al Milan e in estate nulla sarà da lasciare al caso. I rapporti fra i nerazzurri e il Grifone sono storicamente ottimi, e non è da escludere che possa darsi vita nelle prossime settimane a qualche nuova maxi operazione fra i rossoblu e l’Inter. Perin ha il contratto in scadenza nel 2017 ed un valore che si aggira attorno ai 10 milioni di euro.



E’ uscito nuovamente allo scoperto il difensore centrale del Manchester United, Nemanja Vidic. Il primo colpo della campagna acquisti estiva dell’Inter, ha parlato della sua esperienza all’Old Trafford, ormai giunta al termine, e della sua nuova avventura a San Siro: «Alla fine della stagione – spiega il 33enne difensore serbo – una parte molto importante della mia vita e della carriera sarà finita, e questo è triste. Comincio a pensare al tempo che ho passato qui, ai momenti belli e brutti. Ho fatto parte di tante pagine di successo e ho lavorato con tante persone fantastiche che mi hanno aiutato a crescere come calciatore. Ma questo è il calcio, è la vita e bisogna andare avanti». Vidic aggiunge: «Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida, ma c’è ancora molto da fare qui, in questa stagione. Abbiamo ancora partite importanti da fare e voglio fare il possibile per aiutare il club a superare un momento che è delicato». Ricordiamo che lo sbarco del centrale di difesa dell’est, è già stato ufficializzato dalla società di corso Vittorio Emanuele. Il Diavolo Rosso ha sottoscritto un biennale da 2,8 milioni di euro netti a stagione con opzione per un terzo anno.



Tempo di rinnovi dei contratti in casa Inter. Dopo l’annuncio ufficiale relativo al prolungamento di Rodrigo Palacio fino al 30 giugno del 2016, a breve toccherà a Fredy Guarin. Nel pomeriggio di ieri il direttore sportivo Piero Ausilio ha incontrato Marcelo Fereyra, il procuratore del nazionale colombiano, con l’obiettivo di blindare fino al 30 giugno del 2017 il sudamericano. Attualmente il contratto dell’ex Porto scade nel 2016 ma la volontà delle varie parti in gioco coincide, e punta verso il proseguimento del matrimonio. C’è grande ottimismo anche perché pare che Guarin abbia ottenuto la gratificazione economica che chiedeva, ingaggio da 2,8 milioni di euro netti più bonus a salire, rispetto agli attuali 2,3 percepiti. A breve, se non dovessero esserci nuovi intoppi, potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale. Lunedì prossimo 17 marzo, il dt Ausilio e l’agente Fereyra si sono ridati appuntamento a Milano ed è molto probabile che al termine dell’incontro scaturisca nei cieli meneghini la fatidica fumata bianca.



Mette la firma Rodrigo Palacio, ma Walter Mazzarri no. L’allenatore dell’Inter, con il suo solito aplomb, non ha voluto sbilanciarsi circa il proprio futuro. Il contratto dell’ex Napoli scadrà al 30 giugno del 2015, fra poco più di un anno, ma in estate si tireranno le somme: «A giugno il quadro sarà più definito – confessa l’allenatore interista – e dunque anche io sarò, noi saremo, più chiari su tutto. E pure il mio contratto, con l’ipotesi di prolungarlo subito, sarà oggetto di valutazione. Fossi in Thohir mi confermerei? Anche questo ve lo dirò alla fine dell’anno». Mazzarri attende di conoscere la posizione di classifica della sua squadra, attualmente al quinto posto, tallonata dal Parma, ma ad una sola lunghezza dalla Fiorentina che occupa la quarta posizione. «La valutazione definitiva di questo gruppo – prosegue il tecnico toscano – ci sarà solo a fine campionato e se sarò io l’allenatore informerò il club sulle mie idee». Idee che potrebbero riguardare la possibilità di svolgere il ruolo di allenatore/manager: «Non sono certo io a propormi – commenta a tal proposito Mazzarri – ma se mi viene chiesto rispondo che sì, penso di essere in grado». C’è tempo anche per parlare di Kovacic, giovane talento croato che Mazzarri lascia spesso e volentieri in panchina: «Avrei dovuto pensare solo alla valorizzazione di un giovane, alle esigenze anche di classifica di un club che da sempre lotta per il vertice oppure a entrambe le cose? Io credo che, per come lo sto utilizzando, Kovacic stia crescendo nel modo giusto, anche considerando le aspettative che l’Inter deve sempre rispettare». Infine, un commento sul fresco rinnovo del contratto di Rodrigo Palacio, decisione che Mazzarri promuove a pieni voti: «Il giocatore che lo ottiene riceve una garanzia a proposito della continuità del suo lavoro, dunque stimoli e benefici. Rodrigo lo meritava non solo per quanto segna, ma per i chilometri che corre per la squadra: il segreto di un gruppo sarebbe pensare tutti in questo modo».