L’Inter perde 2-1 in casa e non dà continuità ai suoi risultati con la terza vittoria consecutiva. A decidere è una doppietta di Bonaventura che sigla il gol vittoria nell’ultimo minuti regolamentare. Voto partita 7: match dai mille colpi di scena. Tre gol, tanti legni e infinite occasioni per entrambe le squadre che dominano un tempo a testa. Il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio. Voto Inter 5,5: nel primo tempo di salva dalle continue minacce bergamasche con un super Handanovic  e riesce a punire con Icardi un minuto dopo aver subito il gol. Nella ripresa si fa regina del gioco, ma non concretizza le infinite occasioni. E se non segni mai poi va a finire che il gol lo prendi. Atalanta 7: una delle migliori squadre in Serie A dal punto di vista della disposizione tattica. Colantuono crea una macchina che si muove secondo le sue esigenze. Letale in contropiede, fortunata anche in certe circostanze.



Il primo tempo tra Inter e Atalanta valido per la ventinovesima giornata di serie A finisce 1-1 dopo un primo tempo dominato dalla squadra di Colantuono che si è vista rimontare appena dopo essere passata in vantaggio. L’inter di Mazzarri che cerca di dare continuità ai suoi risultati si dispone in campo con il solito 3-5-2: a fianco del solito Palacio viene schierato Icardi nonostante abbia una tenue pubalgia. L’Atalanta risponde con un 4-4-2 con Bonaventura e Cigarini pronti ad innestare le due punte Denis e Maxi Moralez. Nei primo venti minuti l’inter fatica ad imporre il proprio gioco lasciando molta libertà di campo e di impostazione alla squadra bergamasca che prima spaventa con Denis (pallone che si stampa sulla traversa) ,poi con Cigarini (un super Handanovic a salvare il risultato) e infine al trentacinquesimo trova un vantaggio meritato. L’azione del gol arriva su contropiede perfetto gestito da Maxi Moralez che evita l’intervento di Ranocchia servendo in mezzo un pallone per l’accorrente Bonaventura; favorito da un movimento di un suo compagno ha libertà di calciare e trafiggere il numero uno neroazzurro. Ma le emozioni non finiscono qua e nel giro di un minuto l’Inter di rabbia riacciuffa il risultato: un break in mezzo al campo di Guarin manda in porta Palacio che si accentra sul destro facendo sedere Yepes e batte consigli con un destro potente. 1-1 tutto come prima. Dopo questo minuto di fuoco succede poco in campo e le due squadre decidono di riprendere fiato prima di andare negli spogliatoi. Nella ripresa ci si aspetta un’Inter arrembante perché per credere ancora nell’Europa c’è bisogno di questi tre punti. ogni azione pericolosa passa dai suoi piedi. Rende pericoloso ogni calcio piazzato. Bonaventura 7: gol ed ottima prestazione. Pronto per una grande squadra. non sale mai e perde il diretto confronto con Bonaventura. Troppo impaurito. Stendardo 5,5: quando deve impostare fatica e vedere i compagni



Handanovic 6: nel primo tempo è il migliore in campo con tre interventi che valgono come un gol. L’unica sbavatura è nella ripresa con il gol subito sotto le gambe.

Rolando 5,5: bene per 80 minuti. Sul gol si perde Bonaventura e questo gli costa la sufficienza e soprattutto i tre punti. Malucci anche quando si mette nei panni da regista.

Ranocchia 6: partita sofferta con Denis che di fisico riesce sempre a creare occasioni pericolose. Lo porta sul mancino e cerca spesso l’anticipo.

Campagnaro 6: svolge bene il compito affidatogli da Mazzarri. In cerca del gol partita si riversa in avanti con la squadra creando un’alternativa valida.



Jonathan 6: altra prestazione convincente anche in vista dei mondiali. Spina nel fianco per tutto il secondo tempo colpisce anche una traversa in pallonetto a 5 dalla fine. Soffre le ripartenze di Bonaventura

D’ambrosio 5: ancora una volta non persuade il pubblico di San Siro. Poco attento e impreciso in fase di spinta.

(Nagatomo 5: entra per dieci minuti, sbaglia un gol già fatto e causa il fallo da cui nasce il 2-1)

Cambiasso 5,5: l’unico giocatore in fase di interdizione. Lento nei movimenti si fa sorprendere dalla rapidità dei centrocampisti rivali.

(R. Alvarez 6: rientro dopo un lungo infortunio. Con la sua progressione taglia in due la difesa bergamasca. Mette in area numerosi cross, molti fuori misura.)

Guarin 5,5: quando vede la porta gli viene il grillo di tirare. Solo uno è degno di nota e finisce sulla traversa; tutti gli altri approssimativi in terzo anello. Cerca spesso palle morbide per gli attaccanti, facile preda per i difensori.

Hernanes 6: al centro di tutte le azioni offensive. Poco fiato quest’oggi: fatica a ripiegare per dare una mano ai compagni. Ma quando gira lui tutta l’Inter gioca meglio .

Palacio 6: il palo gli nega la gioia del quattordicesimo sigillo stagionale. Si muove tantissimo anche al posto di Icardi; questi movimenti fanno andare in confusione la difesa bergamasca.

Icardi 6: lotta per la squadra e questo è positivo, ma deve migliorare su alcuni movimenti per far salire la squadra che ancora gli mancano. Il gol racchiude tutte le potenzialità di questo giocatore.

Consigli 6,5: abile su molte occasioni, ma fortunato in altre. Benedice i legni prima della partita; se non lo avesse fatto la partita sarebbe finita in un altro modo.

Nica 5,5: si limita a compiere il suo compitino rischiando in più occasioni su Guarin e Alvarez. Se prendesse più fiducia riuscirebbe bene anche in fase di spinta

Stendardo 6,5: tutte le palle alte sono di sua proprietà. Colantuono può star tranquillo con un gigante del genere.

Yepes 6: da ex Milan si comporta bene nel suo vecchio stadio. Per le palle inattive vale lo stesso discorso fatto per Stendardo.

Del Grosso 5,5: intimorito d Jonathan sale poco e quando lo fa crossa dalla trequarti. Subisce la fantasia degli esterni interiste e preferisce non far danni riversandosi in avanti

Estigarribia 6,5: si procura la punizione da cui viene fuori il gol partita. I suoi movimenti ad incrociare con Maxi Lopez limitano le ripartenze di D’Ambrosio che è costretto a rimanere arretrato per marcarli.

Cigarini 6: sfiora il gol su un bello scambio con Denis poi si mette in mezzo al campo a fare il metronomo. Demiurgo del tiki taka bergamasco.

Carmona 6,5: gioca come se avesse tre polmoni. Non smette un secondo di pressare e dar fastidio alla manovra neroazzurra. Contribuisce al possesso palla.

Bonaventura 7,5 (il migliore): pronto ormai per una grande squadra. Doppietta che vale la salvezza e un finale di stagione più che tranquillo per tutto l’ambiente. Letale e cinico, in lui si racchiude tutto lo spirito dell’Atalanta

Maxi Moralez 6: l’arma migliore è la progressione palla al piede. Con Denis forma una coppia super compatibile che può sfidare qualsiasi difesa. Dai suoi piedi parte il gol del primo vantaggio

Denis 6,5: tiene a bada la difesa interista da solo giocando come al solito di sponda per i centrocampisti che si inseriscono. Gran parte del merito della salvezza atalantina va a lui.

(Francesco Ballerini)