Parla ancora Erick Thohir, appena rientrato a Milano con l’intento di stare vicino alla squadra che domani sera affronta l’Udinese. Il presidente indonesiano aveva affrontato questa mattina il tema del calciomercato, in particolare riferendosi ai nomi degli attaccanti che, aveva detto, sarebbero stati buoni per i nerazzurri: Fernando Torres, Edin Dzeko, Alvaro Morata. “Noi non facciamo nomi specifici, per questo ho commentato quei tre di cui ha parlato la stampa” ha ribadito. “Devono però essere nomi buoni per la squadra anche dal punto di vista del marketing, che fa parte delle strategie di un club”. E ancora: “Abbiamo già comprato qualche buon giocatore e certamente ne acquisteremo altri: vogliamo tornare competitivi in Italia e in Europa”. Un pensiero anche su Walter Mazzarri, la cui posizione era stata messa in bilico rispetto alla possibilità di non arrivare a qualificarsi per la prossima Europa League: “Che ci sia Mazzarri è un bene, è un allenatore molto concentrato e professionale; vogliamo costruire qualcosa insieme”.
Durante il calciomercato estivo, l’Inter interverrà per rinforzare con giocatori di qualità le due corsie. Vista la partenza di Wallace e l’addio già avvenuto di Pereira (in prestito al San Paolo), la società meneghina avrà l’obbligo di assicurarsi nuovi innesti per le fasce. In cima alla lista dei desideri continua ad esservi Patrick Evra. Nonostante la smentita di Thohir (che trovate più in basso), il nazionale francese dello United potrebbe lasciare l’Old Trafford per sbarcare a San Siro: ha il contratto in scadenza e garantisce qualità ed esperienza da vendere. Niente da fare per Sagna, che ha deciso di rimanere in Premier League, ma attenzione invece a Sebastian Jung, 23enne terzino destro dell’Eintracht di Francoforte, col contratto in scadenza nel 2015. «Sebastian è molto legato al club – le parole dell’agente a FcInterNews.it – perciò da parte sua non ci sarà la richiesta di una cessione. Se un club interessato troverà l’intesa con l’Eintracht, si materializzerà la possibile cessione. Altrimenti non è da escludere che possa anche restare a Francoforte. Come dicevo in Bundesliga non c’è l’incubo dei contratti in scadenza come da noi…». Continua a circolare anche l’idea legata a Roberto Rosales, nazionale venezuelano 25enne, che ha il contratto con il Twente in scadenza. Rimanendo in Olanda, non si perde di vista Arias, 22enne colombiano del PSV Eindhoven, mentre in Italia piace sempre Sime Vrsaljko, ex Dinamo Zagabria, sbarcato durante la scorsa estate al Genoa: gli ottimi rapporti fra le due società potrebbero favorire la buona riuscita dell’operazione.
L’attaccante dell’Inter in vista della stagione 2014-2015 sarà con grande probabilità uno fra Edin Dezko e Fernando Torres. Il patron nerazzurro Erick Thohir (di cui trovate le sue nuove dichiarazioni qui sotto), sta mandando diversi segnali e il suo obiettivo è quello di sostituire l’uscente Diego Milito con una stella della Premier League. Quello inglese è il campionato più seguito in Indonesia e lo sa bene il numero uno di corso Vittorio Emanuele che dopo l’acquisto di Vidic punta ora su un’altra star britannica. Dzeko e Torres, come sottolinea Gianluca Di Marzio di Sky Sport, sono due operazioni decisamente fattibili visto che entrambi potrebbero lasciare la Premier League in occasione della campagna acquisti estiva. Il nazionale bosniaco del City ha il contratto in scadenza nel 2015 e il rinnovo non sembra essere all’ordine del giorno. Il suo ingaggio è di circa 3,6 milioni di euro e in cambio di un assegno di 16/18 milioni di euro lo si imbarca su un volo di sola andata Manchester-Milano. Situazione simile per il Nino, di cui il Chelsea vorrebbe sbarazzarsene. Un’operazione, quest’ultima, più fattibile con la formula del prestito ma c’è da superare lo scoglio ingaggio, circa 6 milioni netti annui, che appare ben al di là del tetto stabilito da Thohir: il patron farà un nuovo sforzo?
Torna allo scoperto il centrocampista dell’Inter, Fredy Guarin. Interpellato dai microfoni di Sky Sport il nazionale colombiano ha commentato con euforia il fresco rinnovo del contratto, prolungamento fino al 30 giugno del 2017, avvenuto in via ufficiale nella serata di lunedì: «Per me è stato un sogno – le parole dell’ex centrocampista del Porto – vestire per più tempo questa maglia è importantissimo. Palacio ha festeggiato il suo rinnovo con un gol? Spero possa essere cosi anche per me, per la squadra, per tutti, ma sono già contento così poi è ovvio che vorrei una vittoria per tutta la squadra». Guarin, comunque, non se la sente di mettere la mano sul fuoco, e alla domanda se il matrimonio interista durerà per sempre, replica così: «Non si sa mai, il calcio fa tanti giri, ma con questa decisione ho scelto l’Inter, sono tranquillo e voglio stare qui…». Parole che si sposano alla perfezione con le recenti dichiarazioni di Thohir che sta tenendo tutti sotto esame, dai dirigenti all’allenatore, passando naturalmente per i giocatori. In estate si tireranno le somme e qualora qualche big dovesse presentare un’offerta di almeno 16/18 milioni di euro, non è da escludere che Guarin possa lasciare la Pinetina.
E’ tornato in Italia il presidente dell’Inter, Erick Thohir. Il patron nerazzurro è atterrato stamane all’aeroporto Malpensa attorno alle 8.30, con ben due ore di ritardo. Ad accogliere il 43enne magnate indonesiano, la classica schiera di giornalisti che lo hanno incalzato su svariati argomenti. Il presidente interista non ha deluso i presenti, rispondendo ad ogni quesito. Si comincia dal futuro di Walter Mazzarri che sembra alquanto incerto: «Non sono mai stato arrabbiato – precisa Thohir – non ho nessun problema con l’allenatore Mazzarri e con il management. Quando perdi come abbiamo fatto contro l’Atalanta è normale essere triste, come tifoso e presidente. Dobbiamo vedere tutto alla fine della stagione». Decisamente interessanti le parole rilasciate sul mercato estivo, a cominciare dai probabili arrivi nel reparto avanzato: «Abbiamo bisogno di un top player e uno tra Dzeko, Torres e Morata sarebbe buono per il futuro come mi è stato chiesto. Evra? Non abbiamo avuto nessun contatto. Sagna? Ha scelto di rimanere in Premier». Un breve commento anche sul futuro di Handanovic, che potrebbe essere ceduto (piace moltissimo a Barcellona e Manchester United), per fare spazio ad un talento: «Il futuro di Handanovic? Per ora non pensiamo di venderlo. Ritorno di Bardi? La cosa buona è avere due portieri di questo livello». Da sottolineare, infine, le nuove dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport, dove Thohir svela di aver ricevuto altre proposte in Italia oltre a quella nerazzurra: «Mi ha cercato un’altra squadra italiana prima dell’Inter, ma non posso svelare il nome. Io, comunque, ho sempre tifato Inter». Quale sarà questo club misterioso?
Walter Mazzarri ha replicato alle dichiarazioni del presidente dell’Inter. Erick Thohir, nell’intervista rilasciata ieri a La Gazzetta dello Sport, il patron nerazzurro aveva confessato che tutti in corso Vittorio Emanuele devono sentirsi sotto esame, tecnico compreso: «So cosa ci diciamo io e Thohir – ha spiegato Mazzarri in occasione di una nuova tappa del tour per la presentazione del suo libro – a parte il fatto che sotto esame mi ci sono sempre messo da solo, da inizio carriera: crea stimoli. In ciò che Thohir ha detto, vedo solo cose positive. Intanto mi fa piacere che Thohir apprezzi il lavoro fatto – ha proseguito l’allenatore nerazzurro – e poi che ci troviamo d’accordo sul progetto. In base a come finirà la stagione programmeremo, e meglio finisce l’annata e meglio si potrà programmare». Mazzarri vuole comunque mandare un sms al proprio datore di lavoro. Dopo aver dribblato la domanda sul possibile rinnovo del contratto che scadrà nel 2015 (“Non c’è fretta…”), il tecnico interista ha spiegato: «Pronto per lo scudetto? Se hai una squadra attrezzata, io lo sono. Ad oggi non ho mai avuto una squadra adeguata per competere per lo scudetto. La squadra diventa da scudetto quando in estate si fanno investimenti, e spero che prima o poi avvenga. Se mi daranno una squadra da scudetto sarò il primo a dirlo e a far sì che si possa conquistare». Si entra quindi nello specifico del mercato, analizzando i nomi di Dzeko, Morata e Torres, e soprattutto di Hamsik, un po’ sottotono a Napoli in questo periodo: «Ogni allenatore vorrebbe avere il meglio sulla qualità, ed è la qualità che scava il solco. Se c’è quella l’allenatore è sempre contento. Hamsik? No, non lo porto all’Inter… Del prossimo anno ne parleremo». Infine, Mazzarri fa capire che gradirebbe in un futuro non troppo lontano il ruolo di tecnico all’inglese, con compiti anche manageriali: «Oggi e in futuro l’allenatore dovrà vedere e guardare a tutto. Oggi sento e vedo come i giocatori mi stimano e mi seguono, compresi coloro che hanno vinto tutto. L’intesa che c’è, la sintonia, la voglia di seguirmi sono bellissime basi sulle quali fondare il futuro».