Oggi è il secondo anniversario del debutto di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’Inter, che avvenne in una pirotecnica partita vinta dai nerazzurri per 5-4 contro il Genoa. Sembra che molti abbiano nostalgia di Strama, magari ampliata dai risultati troppo altalenanti della squadra del suo successore Walter Mazzarri, che doveva portare all’Inter soprattutto maggiore solidità ed esperienza, doti che però allo stadio intitolato ad una leggenda della Grande Inter, il capitano Armando Picchi, sono clamorosamente mancate alla formazione nerazzurro. Nostalgia rilanciata dalla clamorosa notizia dell’esonero del tecnico livornese, che il presidente Erick Thohir avrebbe sostituito proprio con Strama. In realtà si è trattato solo di un pesce d’aprile (ricordate che giorno è oggi…), ma la nostalgia per il giovane tecnico romano si sta effettivamente diffondendo almeno in parte della tifoseria, che ricorda una squadra che probabilmente giocava meglio di quella attuale e che per gran parte della stagione – prima del clamoroso crollo finale – ottenne pure risultati migliori rispetto a quelli della stagione attuale.



Da titolare di coppa a titolare fisso: da Andrea Strmaccioni a Walter Mazzarri la vita di Jonathan Cicero Moreira è cambiata da così a così. In un’intervista rilasciata al quotidiano carioca Globo Esporte il terzino dell’Inter ha parlato anche del suo ex allenatore: “Stramaccioni era un allenatore strano perché io non potevo sbagliare. Se avessi sbagliato mi avrebbe sostituito subito dopo, sebbene avessi bisogno di continuità. E’ un allenatore molto competente, adesso non ha ancora esperienza né polso, ma sono sicuro che diventerà un grande“. Nella scorsa stagione Jonathan ha raccolto solo 8 presenze in campionato mentre tra Coppa Italia ed Europa League è sceso in campo 15 volte, segnando un gol nella semifinale di ritorno della Tim Cup contro la Roma. Quest’anno Mazzarri lo ha reso un cardine dell’undici nerazzurro e ha già totalizzato statistiche migliori: 29-3 in Serie A, 1-1 in Coppa Italia. Nell’intervista il brasiliano è tornato sulla possibilità di naturalizzarsi italiano, per poter vestire la maglia azzurra che probabilmente gli offre più chance di quella verdeoro: “La Seleçao? Credo di meritarmi una chance di allenarmi con il gruppo. Certamente non mi sento frustrato, non incolpo Scolari perché la concorrenza nella Seleçao è grande. Rispetto Scolari e le sue decisioni. Maicon e Dani Alves sono fantastici, con una grande storia nella nazionale brasiliana. L’Italia? Un giornalista mi domandò dopo il derby se avrei mai accettato di giocare per gli azzurri e gli risposi di sì. Credo di non poter rappresentare la Nazionale brasiliana prima del Mondiale e con quella italiana sarebbe altrettanto difficile. Senza dubbio, la mia volontà è quella di giocare per il Brasile, decisamente. Giocare per l’Italia sarebbe strano, ma è una questione di opportunità. E’ il mio lavoro, tutti sognano di giocare il Mondiale con una grande Nazionale. Aspetterò il Brasile, ma nel frattempo preparerò tutti i documenti che mancano per poter giocare con la Nazionale italiana“.

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