Sia Sinisa Mihajlovic (squalificato, non siederà in panchina contro la sua grande ex dopo aver già saltato la partita contro la Lazio: al suo posto il secondo Nenad Sakic) che Walter Mazzarri dovranno fare i conti con assenze pesanti: il tecnico serboè costretto a fare a meno di Gabbiadini e Gaetano Berardi, che dovrebbero tornare disponibili per la 34^ giornata.Anche l’infermeria nerazzurra, come detto, non è vuota: fermi a box ci sono Juan Jesus (per lui stagione finita, problemi al ginocchio) e Jonathan, anche se il terzino potrebbe recuperare in extremis visto che per lui si tratta solo di un affaticamento. Nessuna squalifica nelle fila delle due formazioni.



Alle ore 15 di oggi si gioca Sampdoria-Inter, partita valida per la 33^ giornata del campionato di Serie A 2013-2014. I nerazzurri non vincono da quattro partite e inseguono un posto in Europa League, mentre i blucerchiati ormai sono fuori dalla corsa per il sesto posto ma vogliono comunque chiudere la stagione nel miglior modo possibile. La partita di andata era stata la prima di Erick Thohir in tribuna come presidente: era finita 1-1, reti di Guarin e Renan. 



Sinisa Mihajlovic è squalificato e il suo vice Nenad Sakic lo ha sostituito anche nella conferenza stampa alla vigilia della partita: “Sono rimaste ancora due partite contro due grandi: con l’Inter e con il Napoli. Speriamo di vincerne almeno una delle due, sarebbe una soddisfazione. Sicuramente contro i nerazzurri non sarà una facile, come non lo è mai in Serie A. Dobbiamo però essere consapevoli delle nostre forze: scenderemo in campo attenti e concentrati, faremo una buona partita. Dall’andata a San Siro i ragazzi sono stati bravi a lavorare in maniera tosta, e bisogna dare loro merito. Sono giocatori che danno sempre il massimo e questo è un aspetto fondamentale per vincere le partite: se non si dà il massimo, si perde. Il modulo? Quando si è concentrati, giocare col 4-3-3 o 4-2-3-1 non cambia niente, perché tutto parte dalla testa. In casa non prendiamo gol dalla partita contro il Livorno, ma da quella contro il Sassuolo non siamo più riusciti a segnare. Il valore della squadra? Penso che questo gruppo possa dare ancora di più, sono giocatori validi che in futuro daranno ancora molto. Ognuno di loro deve dimostrare di poter rimanere qui il prossimo anno. Il gruppo è sereno e gli allenamenti a porte chiuse sono stati effettuati per preparare la partita al meglio . Questa settimana abbiamo avuto tanti ragazzi infortunati che solo ieri si sono aggregati in gruppo, a parte Gabbiadini e Berardi. Aspetteremo per valutare le condizioni di tutti. Il futuro? Sicuramente Mihajlovic ci tiene a fare una bella figura ma lui pensa solo alla Sampdoria e ciò che accadrà in seguito si vedrà”. Dovrebbe essere Maxi Lopez l’attaccante titolare, con Eder e Gianluca Sansone a sostegno; dietro di loro agiranno Soriano, Palombo e Krsticic nell’ormai classico 4-3-3 che il tecnico serbo della Sampdoria utilizza in questo periodo della stagione. Confermata la difesa, con Regini che torna sulla sinistra.



Stefano Okaka dunque va solo in panchina; per lui comunque un’ottima seconda parte di stagione, nella quale ha trovato minuti, continuità e soprattutto gol. E’ l’unica soluzione alternativa per l’attacco, considerando Wszolek e Sestu più degli esterni che possono comunque aumentare l’imprevedibilità della squadra. Per il centrocampo Obiang, passato da insostituibile a panchinaro; e Bjarnason, l’islandese che può mettere in campo tanto dinamismo.

Pesante per Mihajlovic l’assenza di Manolo Gabbiadini, che ha una lesione di basso grado al flessore; fuori anche Gaetano Berardi per un problema al ginocchio, mentre non sono perfette le condizioni di Mustafi, Gastaldello ed Eder che però stringono i denti e ce la dovrebbero fare.

Così si è espresso Walter Mazzarri nella conferenza stampa alla vigilia della partita: “Gli errori delle ultime partite? Vanno corretti quelli di concetto per crescere. Poi sull’errore tecnico c’è poco da fare, semmai si lavora sui giocatori a livello psicologico. Comunque ce la possiamo giocare con tutti, dobbiamo lavorare soprattutto con noi stessi. Sul piano delle prestazioni non siamo stati particolarmente in sofferenza, ma abbiamo raccolto meno di quanto seminato. La prossima stagione proveremo anche la difesa a 4, ma questa squadra ha bisogno di certezze, adesso. Icardi? Abbiamo parlato. Sta crescendo dal punto di vista calcistico. Deve pensare solo a giocare. Kovacic? È un talento molto giovane, è migliorato come attenzione tattica, nelle conclusioni in porta, nella rifinitura. È un capitale dell’Inter anche per il prossimo anno. Sarà un giocatore importante della futura rosa. D’Ambrosio? Con me gli esterni giocano in modo diverso. Serve un processo di adattamento, ma il futuro è dalla sua parte. Hernanes da trequartista? Ma certo, però per impostare in una squadra di qualità non scegli due incontristi come mediani davanti alla difesa. Allora lo impiego lì. Moratti è venuto qui, ci ha fatto piacere averlo in visita vicino a noi. Siamo pronti al rush finale. Ma è un anno particolare. Dalle ultime due partite dovevamo portare a casa 4 punti in più, per dire. La squalifica di Mihajlovic? Io ho allenato a Genova. Lo stadio spinge i giocatori blucerchiati in partite così. Poi è chiaro che l’allenatore può incidere a gara in corso. Ma la partita si prepara prima. E’ sempre meglio essere in panchina, certo, ma non credo cambi tantissimo”. Si è detto in settimana che Icardi, vista la situazione sentimentale e certi suoi tweet, potrebbe iniziare dalla panchina; qui è anche un ex, ma dovrebbe essere titolare con Palacio al suo fianco, come al solito. Mazzarri sembra intenzionato a dare una possibilità a Kovacic in mezzo al campo, con Hernanes sul centrodestra e Cambiasso in mezzo. D’Ambrosio occupa la fascia destra, Nagatomo quella a sinistra; difesa con Ranocchia insieme a Samuel e Rolando.

Panchina per l’altro ex Hugo Campagnaro, che a Genova ha iniziato il suo apprendistato con Walter Mazzarri; fuori anche Guarin e Ricky Alvarez che potrebbero comunque tornare utili per il secondo tempo, torna a disposizione Ruben Botta che in settimana ha giocato il derby in Primavera (1-1); Diego Milito è chiamato al riscatto dopo aver sbagliato il rigore negli ultimi minuti della partita contro il Bologna (non segna da settembre).

Sono solo due, ma sono assenze pesanti: Juan Jesus ha terminato in anticipo la sua stagione per la lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio, mentre Jonathan ha un affaticamento all’adduttore.

1 Da Costa; 29 De Silvestri, 8 Mustafi, 28 Gastaldello, 19 Regini; 21 Soriano, 17 Palombo, 10 Krsticic; 12 G. Sansone, 7 Maxi Lopez, Eder. All. Sakic

In panchina: 30 Fiorillo, 3 Costa, 4 Salamon, 44 Fornasier, 14 Obiang, 22 Bjarnason, 77 Sestu, 6 M.Rodriguez, 15 Wszolek, 5 Renan, 9 Okaka

Squalificati: Mihajlovic (allenatore)

Diffidati: Gastaldello, Obiang, Sestu, Wszolek, Soriano, Okaka

Indisponibili: G.Berardi, Gabbiadini

1 Handanovic; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 35 Rolando; 33 D’Ambrosio, 10 Kovacic, 19 Cambiasso, 88 Hernanes, 55 Nagatomo; 8 Palacio, 9 Icardi. All. Mazzarri

In panchina: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 4 Zanetti, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 13 Guarin, 11 R.Alvarez, 20 Botta, 22 Milito

Squalificati: nessuno

Diffidati: Rolando, Ranocchia, J.Jesus, Jonathan, Nagatomo, Cambiasso, Taider, R.Alvarez, Palacio

Indisponibili: J.Jesus, Jonathan

 

Arbitro: Valeri

Una delle partite in programma per la trentatreesima giornata di campionato è quella tra Sampdoria ed Inter: squadre in campo domenica 13 aprile alle ore 15:00, allo stadio Luigi Ferraris di Genova. L’arbitro del match sarà il signor Valeri. La partita di andata, giocata a San Siro lo scorso 1 dicembre, si concluse con il risultato di 1-1: in gol Guarin nel primo tempo e Renan nel finale. Un girone dopo l’Inter si trova al quinto posto in classifica, a parimerito con il Parma a quota 50 punti: la Fiorentina quarta è a +5, la Lazio settima a -2. La Sampdoria invece ha 41 punti ed è già salva. 

Sinisa Mihajlovic è ancora squalificato ed assisterà alla partita dalle tribune di Marassi: in panchina il vice Nenad Sakic. Gli indisponibili per infortunio sono il difensore Gaetano Berardi e l’attaccante Manolo Gabbiadini; quest’ultimo è il secondo marcatore (8) ed assistman (3) di squadra alle spalle di Eder (9 gol e 4 assist per il brasiliano). Il ballottaggio principale riguarda il ruolo di unica punta: Maxi Lopez è in vantaggio su Okaka per il posto da titolare. Modulo 4-2-3-1 con Da Costa in porta e difesa a quattro composta da De Silvestri a destra, Regini a sinistra e coppia centrale Mustafi-Fornasier. A centrocampo dovrebbe giocare Renan che punì i nerazzurri nella partita di andata, al fianco di Palombo; in alternativa dentro Obiang. I trequartisti saranno Eder a destra, Soriano a sinistra e Kristicic in mezzo. Il serbo potrebbe anche essere arretrato nel duo di centrocampo: in tal caso dentro Nicola Sansone e squadra più offensiva. Mediamente la Sampdoria attacca meno rispetto all’Inter (8’58” a partita contro i 13’42” dell’Inter) ma effettua lo stesso numero di conclusioni o quasi, 13 (di cui 5 nello specchio avversario) a 14 (6).

I nerazzurri dovranno fare a meno di Juan Jesus per il resto della stagione: il difensore si è lesionato un legamento collaterale. Indisponibile anche l’altro brasiliano Jonathan che però dovrebbe tornare a disposizione in settimana. Nessun giocatore squalificato ma una marea di diffidati per Walter Mazzarri: sono Ranocchia, Rolando, Nagatomo, Cambiasso, Taider, Ricky Alvarez e Palacio oltre ai due indisponibili di cui sopra. Modulo 3-5-2 con Handanovic in porta e trio difensivo composto da Ranocchia, Samuel e Rolando: il ballottaggio riguarda Ranocchia che però parte favorito su Campagnaro. A centrocampo confermati D’Ambrosio a destra e Nagatomo a sinistra e trio centrale formato da Kovacic, Cambiasso ed Hernanes. Guarin dovrebbe partire dalla panchina. In attacco Palacio e Icardi sono ormai intoccabili: il primo è il top scorer nerazzurro con 14 gol in campionato (+ 5 assist vincenti), il secondo è in crescita e reduce dalla doppietta contro il Bologna, che lo ha portato a quota 6 in classifica marcatori (17 presenze per 974 minuti). I nerazzurri sono la quarta squadra del torneo per indice di pericolosità medio (56,6%, meglio solo Juventus Roma e Napoli) e quella che spende più minuti all’attacco, 13’42” di media: dovranno cercare di essere più attenti in difesa e cinici sottorete per tornare alla vittoria.