Dal ventre di San Siro Walter Mazzarri ha tratto le sue conclusioni stagionali, incalzato anche verso l’anno prossimo in cui sicuramente resterà al timone dell’Inter. Il mister è in scadenza di contratto nel 2015: nei prossimi giorni si parlerà dell’eventuale rinnovo. Tante domande anche sull’imminente calciomercato e Mazzarri ha provato a sbottonarsi, delineando nel brasiliano Luiz Gustavo (Wolfsburg, 26 anni) l’acquisto ideale per il centrocampo. I tempi correnti però impongono all’Inter di contenere le spese il più possibile: probabilmente per acquistare bisognerà cedere qualcuno. In tal senso Mazzarri ha dato degli indizi in conferenza, rispondendo in toni vaghi su Guarin e più calorosi verso Ranocchia. Per parlare delle dichiarazioni del mister e del calciomercato dell’Inter ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Gianluca Rossi, giornalista di Telelombardia vicino al mondo nerazzurro.
Mazzarri ha citato Luiz Gustavo come esempio di acquisto ideale: le voci parlano di Behrami che però sembra meno duttile, quale pensi possa essere il profilo giusto? In sostanza l’Inter sta cercando un Cambiasso giovane, uno che sia in grado di giocare in più modi e ruoli. Il problema è che un giocatore del genere, che possa già dare delle garanzie, non si trova sul calciomercato per quelle che sono le possibilità dell’Inter. Si punterà sulle occasioni, per esempio giocatori che giocano meno nelle loro squadre come Javi Garcia del Manchester City.
Riguardo al mister, credi che alla fine gli sarà rinnovato il contratto? Mi auguro di no, ormai un allenatore non può più lavorare tranquillo e pianificare un ciclo di due-tre stagioni. Ci sono troppe pressioni, lo abbiamo visto anche quest’anno: il pubblico mugugna al primo pareggio, è giusto che si vada avanti ragionando di anno in anno in un momento come questo.
Mazzarri ha comunque assicurato di poter lavorare serenamente anche in scadenza, come è successo a Napoli. Ed è meglio così, altrimenti si rischia di allungare un contratto che poi ti resta a bilancio se il rapporto si interrompe prima, cosa non impossibile visto che l’ambiente Inter si può anche stufare dopo pochi mesi. Siamo già caduti in questo errore con Stramaccioni che ancora dovrà essere pagato da Thohir. L’esempio di Allegri insegna.
In che senso? L’allenatore del Milan non piaceva alla proprietà rossonera ed è arrivato ad allenare in scadenza di contratto, senza rinnovare. Poi è stato comunque esonerato anzitempo ma salvo grossi imprevisti si sarebbe svincolato a fine stagione.
Per smuovere le acque in entrata ci vorrà probabilmente una cessione: Mazzarri è stato evasivo riguardo a Guarin, il colombiano rischia la cessione? Non vedo chi potrebbe investire per lui in questo momento. A gennaio l’Inter ha provato a cederlo, ma anche la Juventus che aveva creduto in lui adesso ci pensa due volte prima di acquistare Guarin, che ha avuto una seconda parte di stagione deludente. Non è un giocatore facile da piazzare: oggi nessuno spende 15 milioni per lui. Secondo me il 31 agosto saremo ancora qui a chiederci dove va Guarin, non è un discorso definitivo ma un timore fondato.
In conferenza il mister è stato più deciso su Ranocchia, definendolo parte della futura spina dorsale: bloccato anche lui? Sì anche per lo stesso discorso: adesso non vedo squadre che vogliano investire su Ranocchia, che l’Inter dovrebbe cedere ad almeno 15 milioni per quanto lo ha pagato. Meglio continuare a lavorare sul giocatore affinché migliori ancora, anche perché sul mercato non vedo difensori acquistabili che siano così più forti di lui.
Dovendo indicare un giocatore cedibile per fare cassa, si finisce inevitabilmente a parlare di Handanovic?
Non credo perché lo stesso Barcellona, che è stato più volte accostato a Samir, non spende 30 milioni per un portiere, non lo ha mai fatto perché i grossi colpi li riserva all’attacco. Senza contare che hanno già bloccato il tedesco Ter Stegen che è bravo e più giovane. In più l’Inter non avrebbe il sostituto perché Bardi non è pronto.
Con chi si può incassare dunque? L’Inter ha cinque giocatori che frutterebbero un buon incasso e che al tempo stesso sono incedibili: Handanovic, Hernanes, Kovacic, Icardi e Palacio. Cedendo uno di questi 15 milioni li si porta a casa, però poi saremmo da capo perché non è facile trovare sostituti all’altezza. L’idea di partenza è provare altre operazioni alla Vidic, senza esborso per il cartellino, oppure delle soluzioni di prestito con diritto di riscatto. A meno che poi Thohir non tiri fuori risorse inaspettate, cosa che al momento non risulta.
(Carlo Necchi)