La notizia era nell’aria ed ora è stato il diretto interessato, Javier Zanetti a renderla ufficiale: quella che sta terminando sarà l’ultima stagione da calciatore per il capitano dell’Inter, che al quotidiano argentino La Nacion ha ufficializzato il ritiro dai campi da gioco. Queste le parole del Tractor: “Sento che è arrivato il momento. Mi sento completo e realizzato. Ritirarsi a quasi 41 anni sentendosi ancora in forma non ha prezzo. Il calcio mi ha dato tantissimo e io mi sono goduto ogni attimo. Dopo l’infortunio al tendine d’Achille dello scorso aprile volevo dimostrare di poter tornare comunque ad essere competitivo e ci sono riuscito“. Zanetti ha parlato anche del suo prossimo futuro che si prospetta sempre nel mondo del calcio: “Nel nuovo ruolo di dirigente proverò a essere utile al club anche fuori dal campo. Camicia e cravatta? Spero che non saranno necessarie, ho sognato di chiudere la mia carriera all’Inter, la mia casa, ed è un orgoglio poterlo fare. Ho fatto una scelta di vita nel radicarmi in Italia e ora mi si apre un nuovo mondo, sono entusiasta di iniziare ad esplorarlo. Sento di avere mille cose da fare“. Il numero 4 nerazzurro ha ripercorso la lunghissima militanza milanese ricordando qualche highlights “Le partite che vorrei rigiocare sono due: la prima è la finale di Champions League nel 2010, per rivivere la notte magica del Bernabeu. Invece darei qualsiasi cosa per giocare e vincere la gara con la Svezia, che ci ha eliminato dai Mondiali in Giappone“. Questa seconda sfida risale al 12 giugno 2002, e terminò 1-1 con i gol di Anders Svensson ed Hernan Crespo. Zanetti ha nominato Ronaldo, Roberto Baggio e Messi come i miglior compagni di sempre e Giggs, Kakà e Zidane come gli avversari più onorevoli. L’argentino ha disputato 856 partite con la maglia dell’Inter dal 1995 ad oggi, e conta 157 presenze con la sua nazionale maggiore.



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